“Progetto Ulisse”: quando la vela incoraggia l’integrazione sociale

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
29 Maggio 2013 07:02
“Progetto Ulisse”: quando la vela incoraggia l’integrazione sociale

Il Centro Mediterraneo di studi interculturali (Cemsi) in collaborazione col Circolo velico Mazara Joshua hanno promosso il progetto "Ulisse" che coinvolge circa 50 ragazzi della scuole cittadine. Si tratta di un progetto di inclusione sociale per incoraggiare lo spirito di squadra, incrementando la qualità della vita e per rafforzare sempre di più il dialogo anche tra bambini di diverse religioni (cattolici, musulmani e ortodossi). Il progetto segue un percorso combinato con lezioni teoriche e sedute pratiche a mare.

Il primo laboratorio "Alla scoperta di Ulisse" è rivolto ai bambini dai 6 ai 10 anni, il secondo "Mare dentro" per i ragazzi dagli 11 ai 13 anni. Il viaggio di Ulisse sarà il filo conduttore delle attività svolte. "Alla fine del laboratorio –ha spiegato Mariangela Lisma che sta seguendo le lezioni teoriche negli istituti- i ragazzi avranno sperimentato l'importanza del lavoro di gruppo e il confronto costruttivo tra diverse culture e ambienti di provenienza". Seguirà, come detto, il corso pratico di vela per i minori dagli 11 ai 13 anni e la regata costiera Mazara del Vallo-Marsala (prevista per il 23 giugno) che faciliterà l'incontro e la cooperazione tra i minori che saranno i protagonisti attivi dell' evento sportivo.

Una tappa sarà anche dedicata ai bambini di Pantelleria, che avranno a disposizione un'imbarcazione a vela per il periplo della "Perla nera". "Lo stretto rapporto con il mare, che verrà instaurato, permetterà ai ragazzi di proiettarsi in una dimensione futura fatta di alternative –ha affermato Giovanni Calandrino, skipper e presidente del circolo velico Cvmj– ma sprona anche la creatività, le capacità di immaginazione, lo spirito di aggregazione, la cooperazione e la comunicazione. Insomma, il messaggio che vogliamo trasmettere ai ragazzi mira alla scoperta di un percorso di vita alternativo rispetto agli stili di vita devianti o poco costruttivi, come alcol, individualismo, tendenze sociali ricalcate su modelli televisivi negativi, danni collaterali dei social network".

Il progetto "Ulisse" è stato fortemente voluto dal vescovo della Diocesi, Domenico Mogavero, che del Cemsi è anche presidente: "il "Progetto Ulisse" è nato guardando questo mare Mediterraneo che ci troviamo di fronte e, volgendo le spalle, ai bambini di diverse religioni che a Mazara del Vallo giocano insieme –ha spiegato mons. Domenico Mogavero– e così abbiamo pensato alla vela e allo sport che con la sua funzione di collante sociale e di mezzo efficace di comunicazione, può costituire un'alternativa alla devianza e alla vita di strada, oltre a permettere un superamento delle differenze culturali.

Questo, siamo convinti, contribuirà alla crescita personale e all'acquisizione di una maggiore autostima e fiducia in se stessi ed agisce da stimolo per un confronto costruttivo".  

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