Progetto Ecomarinvest, il Tar Lazio da ragione al Comune di Mazara

La decisione cautelare sul finanziamento di 590milaeuro. Avv. Petrucci "Ottime chance all’ente locale siciliano"

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
15 Novembre 2021 16:12
Progetto Ecomarinvest, il Tar Lazio da ragione al Comune di Mazara

Riceviamo e pubblichiamo nota del SLP Legal Consulting Starl. Ecco il testo: 

"La decisione non è definitiva ma il testo dell’ordinanza non lascia dubbi: al Comune di Mazara del Vallo spetta il finanziamento di 590mila euro. Ad affermarlo è il Tar del Lazio che in questi giorni si è pronunciato in via cautelare sul definanziamento del progetto Ecomarinvest.

In un primo momento, il progetto era stato accolto dal Ministero dell’Interno. Poi il dicastero ha avviato delle verifiche e ha deciso di revocare l’assegnazione. Il Comune siciliano ha dovuto, pertanto, presentare ricorso al Tar, affidandosi alla difesa dall’avvocato amministrativista Massimo Petrucci, managing partner di SLP Legal Consulting. Oggi, arriva una prima decisione. Per giudici amministrativi, viste le argomentazioni dell’Ente locale, c’è il serio dubbio che gli uffici ministeriali abbiano operato illegittimamente. Da qui la decisione di sospendere il definanziamento con la “possibilità per il Ministero dell’Interno di riconsiderare la posizione del Comune di Mazara del Vallo”.

Nel 2020 il Comune di Mazara del Vallo ha partecipato a un bando del Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del Ministero dell’Interno per la realizzazione di progetti di collaborazione internazionale con paesi terzi in materia di immigrazione ed asilo. In particolare, il progetto Econmarinvest, presentato dal Comune come capofila di un partenariato più ampio, ha ad oggetto la creazione di opportunità di lavoro nella città costiera tunisina di Mahdia, uno snodo importante per le migrazioni verso l’Europa per la sua prossimità a Lampedusa.

Come detto, inizialmente, il progetto era stato finanziato. Poi l’Ente aveva perso il finanziamento in quanto, pur non risultando pendenze in materia di contributi previdenziali e assistenziali, per il Ministero, il Comune risultava inadempiente presso l’Agenzia delle Entrate e della Riscossione, requisito quest’ultimo, fra l’altro, non previsto per l’ammissibilità del finanziamento o per la firma della convenzione quanto piuttosto per la sola erogazione delle risorse.

Con il ricorso la difesa del Comune ha argomentato sull’illegittimità della verifica, in quanto non prevista dall’Avviso, ed ha dimostrato l’infondatezza dell’assunto. Sono stati prodotti dei documenti in cui l’Agenzia delle Entrate afferma che l’Ente locale è “soggetto non inadempiente” e il Comune ha dimostrato di avere avviato il pagamento a rate delle cartelle esattoriali, fra l’altro non iscritte a ruolo da Riscossione Sicilia. Di fronte tutti questi elementi, il collegio composto dai magistrati Francesco Arzillo (presidente), Vincenzo Blanda (consigliere ed estensore) e Anna Maria Verlengia (consigliere) ha dato ragione al Comune di Mazara del Vallo, prevedendo la possibilità di un intervento in autotutela nelle more della prossima udienza di merito.

Dopo mesi di battaglia legale - ha commentato il sindaco di Mazara del Vallo Salvatore Quinci -, il Tar ci dà ragione e ‘sblocca’ il finanziamento di oltre 590.000 euro per il progetto Ecomarinvest, presentato nel settembre 2020. Sono estremamente soddisfatto da questa ordinanza, che riconosce la regolarità della nostra posizione e validità del nostro progetto. Un altro passo verso la giusta direzione, per vedere Mazara capitale e punto di riferimento del Mediterraneo”.

Soddisfazione dallo studio legale che ha seguito la vicenda e che è specializzato nel settore dei finanziamenti pubblici e nel diritto dell’immigrazione. “Sebbene non rappresenti la decisione definitiva del processo – commenta l’avvocato Massimo Petrucci – il Tar Lazio è inequivocabile sulla presenza di forti dubbi di legittimità nell’operato del Ministero non solo per l’inesistenza delle ragioni che hanno causato il definanziamento ma anche per l’assenza di legittimità dell’azione dell’Amministrazione sotto ulteriori profili. Occorre segnalare – aggiunge – che se il ministero avesse aperto un confronto con il Comune prima di decidere la mancata assegnazione si sarebbe potuto evitare il processo”. 

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