Presentato il progetto di Realizzazione della rete acque nere a servizio delle frazioni di Tre Fontane, Torretta Granitola e Cartibubbo

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
28 Novembre 2015 09:31
Presentato il progetto di Realizzazione della rete acque nere a servizio delle frazioni di Tre Fontane, Torretta Granitola e Cartibubbo

Grandiosa opera di bonifica ambientale, grande conquista di civiltà per la comunità campobellese e importante traguardo per il sindaco Castiglione

«Una grandiosa opera di bonifica ambientale e una grande conquista di civiltà per la comunità campobellese». Così il sindaco Giuseppe Castiglione, stamattina, nell’ex chiesa dell’Addolorata, ha definito l’intervento di realizzazione della rete acque nere a servizio delle frazioni di Tre Fontane, Torretta Granitola e Cartibubbo il cui progetto definitivo è stato presentato alla cittadinanza campobellese dal team di progettisti degli studi “Hydro Engineering” ed “Etatec” che lo hanno redatto. Ad aprire i lavori è stato l’arch. Francesco Di Stefano, tecnico comunale, responsabile unico del procedimento.

Il progetto, che ha già ottenuto l’approvazione da parte del Ministero dell’Ambiente, è stato illustrato dal punto di vista tecnico, amministrativo e gestionale dagli ingegneri Damiano Galbo, Mirella Di Giovanni e Filippo Malingegno, componenti del gruppo di progettazione temporanea.

L’opera prevede la realizzazione di un sistema fognario dinamico con collettamento all’impianto di depurazione esclusivamente per le acque nere delle frazioni di Tre Fontane e di Torretta Granitola, nonché la possibilità di allaccio del “Villaggio Kartibubbo”, in contrada Cartibubbo.

L’intervento di salvaguardia ambientale consentirà finalmente di ripristinare le condizioni igienico-sanitarie dell’intera area, valorizzandola dal punto di vista turistico, dell’immagine, ma anche sotto il profilo del valore del patrimonio immobiliare.

La rete fognaria che servirà la fascia costiera campobellese si svilupperà su un percorso complessivo di circa 65 km; la popolazione estiva servita sarà pari a 25.500 abitanti, quella estiva fluttuante a 14.000 abitanti. 5200 sono invece gli allacci previsti dalle utenze.

La realizzazione dell’opera prevede l’utilizzo delle più moderne e sofisticate tecniche ingegneristiche. Sul lungomare, ad esempio, sarà utilizzata la tecnica del “micro tunneling”, che consente di evitare scavi a cielo aperto per la posa delle tubazioni.

Saranno inoltre realizzati tutti i pozzetti di allaccio a servizio delle utenze private, soluzione che eviterà nel futuro la necessità di dovere di volta in volta scavare la strada per ogni allaccio.

La condotta fognaria sarà collegata al sito del depuratore dove è previsto un ampliamento e il cui progetto è stato consegnato nel mese di maggio corso.

Il costo complessivo dell'opera è pari a 21.900.000 euro, coperto da un finanziamento previsto dalla deliberazione CIPE n. 60 del 30 aprile 2012, validata dall’Accordo di Programma Quadro (APQ) sottoscritto in data 30 gennaio 2013 tra i Ministeri dello sviluppo economico, dell’Ambiente, delle Infrastrutture e la Regione siciliana.

L’ampliamento del depuratore è coperto da analogo finanziamento pari a 10.000.000 di euro. La realizzazione delle due opere ha come obiettivo il superamento delle attuali criticità e l’adeguamento alle normative vigenti in materia ambientale. Grande soddisfazione è stata espressa dal sindaco Giuseppe Castiglione, che ha dichiarato: «Essere riuscito, nel primo anno del mio mandato, a consegnare alla città di Campobello questo importante progetto è un grande traguardo per la mia Amministrazione.

La dotazione di un sistema fognario in grado di drenare i reflui civili prodotti e di trasportarli a un sistema depurativo rappresenta infatti il simbolo della presenza dello Stato in un’area nata spontaneamente negli ultimi decenni e che ha creato tanti problemi economici e sociali.

Le opere progettate e che a breve saranno realizzate, dunque, appartengono ai cittadini e questi devono sentirle proprie, accettandole e rispettandole.

Questo intervento di risanamento ambientale rappresenta dunque un riscatto sociale per l’intero territorio e per la nostra comunità».

Comunicato stampa

28/11/2015

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