Potrebbero prestissimo cessare i grossi disagi vissuti nell’ultimo anno dalle migliaia di residenti del popoloso quartiere Boccarena-Quarara. Siamo stati contattati dal rappresentante del Comitato Boccarena, Antonino Burgio, il quale ci ha riferito che oggi il sindaco Salvatore Quinci gli ha assicurato per mercoledì 21 settembre la riapertura asenso unico alternato del ponte sul fiume Arena/Delia. “La comunicazione, per via ufficiosa, che abbiamo ricevuto dal Sindaco ci rassicura, la riapertura del ponte, anche se parziale, viene accolta con soddisfazione dal nostro Comitato e dall’Associazione “Quarara” del presidente Antonio Marino; entrambi abbiamo lavorato in questi mesi sinergicamente con il solo fine di dare risposte concrete ai residenti”.
In questi giorni ci sarebbe stata un’interlocuzione fra il Comune di Mazara ed il Libero Consorzio Comunale; la riapertura parziale del ponte, richiesta reiterata dal Comune in contemporanea con l’avvio dell’anno scolastico, comporterebbe modiche contrattuali (anche in termini di costi) relative ai lavori di manutenzione sulla stessa struttura.
E’ passato un anno dalla (improvvisa) chiusura, il 9 settembre dello scorso anno, del ponte sul fiume Arena i cui lavori di manutenzione sulla struttura (a causa dell’ammaloramento di 46 pendini) sono iniziati lo scorso 16 maggio e che –secondo crono programma- si dovevano concludere circa un mese fa, l’8 agosto. In questo anno si sono succedute dichiarazioni delle diverse parti, in primis del Libero Consorzio Comunale di Trapani, l’ente che ha la competenza sul ponte e sulla SP38 Mazara-Torretta Granitola, del Comune di Mazara del Vallo, onorevoli regionali, consiglieri comunali e i tre Comitati (“Boccarena”, “Associazione Quarara”, “Ponte Arena”) dei residenti nel popoloso quartiere Boccarena/Quarara.
Ci sono state polemiche circa la chiusura totale del ponte, sul mancato inizio dei lavori, sullo stato di pericolosità persistente nel percorso alternativo (la SP66) utilizzato da migliaia di residenti per raggiungere la Città o tornare a casa; immaginiamo i disagi (vedi i costi aggiuntivi di carburante gravanti in un’economia familiare nel corso di questo anno) ed anche i pericoli (con l’approssimarsi della stagione delle piogge e con la scarsa sicurezza di alcuni tratti della stessa SP66 ove vi è il rischio di caduta massi da un costone quasi all’incrocio con la SS115) che potrebbero esser rivissuti dai cittadini qualora il ponte non fosse riaperto.
Più volte in questo anno l’ex Provincia, attraverso lo stesso commissario dell’ex Provincia, Raimondo Cerami, ha motivato il ritardo dell’inizio dei lavori a causa delle difficoltà di approvvigionamento delle materie prime da parte della ditta aggiudicatrice dell’appalto dei lavori di manutenzione del ponte. Lo stesso Cerami qualche giorno fa, il 6 settembre, ha parlato nuovamente di difficoltà nel reperimento delle materie prime annunciando lo slittamento (richiesto dalla ditta esecutrice) della fine dei lavori al 6 dicembre, ben quattro mesi dopo la data definita nel crono programma. Ad ogni modo però, considerato che il 31 agosto sono state effettuate le prove di carico sullo stesso ponte, sembra tutto pronto affinchè possa riprendere, seppur a senso unico alternato, il transito veicolare regolato da due semafori. Facciamo pertanto i dovuti scongiuri.
Francesco Mezzapelle
