Pesca, in arrivo altre misure restrittive, marineria di Mazara in agitazione

Il Mipaaf, secondo Regolamento Ue, vuole diminuire giornate di pesca. Armatori mazaresi pronti a manifestare a Roma

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
30 Novembre 2021 09:28
Pesca, in arrivo altre misure restrittive, marineria di Mazara in agitazione

E’ in stato di agitazione il comparto della pesca di Mazara del Vallo a causa della concreta possibilità di ulteriori misure restrittive alla pesca a strascico. Per l’anno 2022  il Mipaaf ha previsto, rifacendosi al Regolamento Ue, una drastica riduzione delle giornate di pesca.

Qualora la risoluzione del Mipaaf fosse approvata definitivamente potrebbe davvero rappresentare un altro grosso colpo all'attività di pesca di molte imprese armatrici mazaresi. La situazione è allarmante e già altre marinerie siciliane che adottano sistemi a strascico sono in stato di agitazione. “L’Ue e lo Stato italiano ci stanno di fatto vietando la pesca del gambero rosso nel Mediterraneo, e la chiusura alle nostre barche, oltre i 24 metri, delle GSA 9,10 e 11 va in questa direzione.

Siamo sull’orlo del fallimento”–ha dichiarato l’armatore mazarese Costantino Giacalone proprietario di due pescherecci, che lavorano anche in quegli areali internazionali del Tirreno soggetti alla prossima risoluzione. “Se non peschiamo noi in quelle acque –ha sottolineato l’armatore-lo fanno le marinerie di Paesi mediterranei extraeuropei per i quali non varrà il divieto. Non è vero che si stanno riducendo gli stock ittici, oltretutto ricordo che peschiamo in fondali fangosi, siamo gli unici che lo facciamo, soltanto da aprile ad agosto. Peschiamo soltanto 210 giorni l’anno, recuperiamo i sabato e domenica quando ci fermiamo; adesso invece prevedono 80 giorni per la pesca demersale e 8 per la pesca del gambero di profondità, è assurdo.

I pescatori mazaresi –ha concluso Giacalone- sono rispettosi del mare e vogliano far dismettere le nostre attività in cambio di contributi-elemosina?”.

Una delegazione di circa 15 armatori e pescatori di Mazara del Vallo è pronta a recarsi a Roma dove domani è prevista una riunione allo stesso Ministero delle Politiche Agricole (che ha delega sulla pesca) per discutere la risoluzione da presentare successivamente il 12 e 13 dicembre a Bruxelles. Gli armatori mazaresi sono molto preoccupati in quanto la chiusura di quelle aree di pesca del Mediterraneo centrale e Tirreno potrebbero determinare gravi problemi alla flotta peschereccia che si troverebbe a pescare tutta in un fazzoletto di mare con grosse ripercussioni a livello non economico ma anche ambientale. Pertanto la delegazione mazarese, insieme altre delegazioni siciliane, sono pronte a manifestare, pacificamente, affinchè sia adottata una proposta accettabile per la sopravvivenza delle loro attività.

Alla riunione al Mipaaf dovrebbe partecipare anche l'assessore regionale all’Agricoltura e Pesca, Toni Scilla, il quale già in alcuni incontri con rappresentanti delle principali marinerie siciliane ha definito “inaccettabile” la risoluzione chiedendo una proroga al fine di approntare una proposta che soddisfi sia il Regolamento europeo che i pescatori; Scilla dovrebbe convocare per il 9 dicembre il Consiglio della Consulta Pesca Regionale per affrontare il problema.

Di seguito riportiamo il verbale dell’esito della riunione del Tavolo di Consultazione della Pesca e dell’Acquacoltura (Mipaaf) svoltasi lo scorso 24 novembre:

“Si è tenuto oggi il Tavolo di Consultazione della Pesca e dell’Acquacoltura dal quale è emersa la proposta di sostituire, per l’annualità 2022, l’attribuzione di giorni aggiuntivi al periodo continuativo di arresto temporaneo obbligatorio con l’attribuzione ad ogni peschereccio di un plafond di giornate massime di attività di pesca all’anno.

Prima di passare in rassegna le proposte avanzate oggi al Tavolo Pesca dal Mipaaf, occorre ricordare che il numero massimo delle giornate di pesca per le GSA 17 e 18 è già stato definito nel corso della sessione CGPM appena conclusa; per le altre GSA occorrerà invece attendere gli esiti del Consiglio dei Ministri Ue della pesca in programma il 12 e 13 dicembre.

Di seguito riportiamo quello che ad oggi risulta essere un possibile scenario di gestione della pesca per il 2022

GSA 9, 10 e 11

Il calcolo è stato fatto tenendo conto del numero massimo di giorni di sforzo di pesca fissati dallabozza di regolamento Tac & Quota Mediterraneo 2022 sia per i demersali che per i gamberi di profondità, elaborata dalla Commissione europea cui spetta l’iniziativa legislativa in ambito Ue.

E’stata elaborata una tabella con i giorni di attività per le unità con specie target i demersali ed un’altra tabella con i giorni di attività per le unità con specie target i gamberi di profondità, utilizzando come base per il calcolo i pescherecci autorizzati alla pesca con il sistema a strascico. (nella tabella LFT sta a significare: lunghezza dell’imbarcazione fuori tutto

Ad oggi sono state escluse dal conteggio solo quelle unità per le quali, da logbook, l’attività riferibile allo strascico risulta nulla.

GSA 9, 10 e 11 = Giornate strascico/specie bersagli demersali

LFT<12 47g
12= 136g
18= 138g
LFT>=24 86g

GSA 9, 10 e11 = Giornate strascico gamberi di profondità (ARA e ARS)

LFT<12 102g
12= 31g
18= 36g
LFT>=24 8g
  • GSA 17 e 18

Il calcolo è stato fatto sulla base del plafond stabilito l’ultima riunione della CGPM.

Sono state elaborate due tabelle distinte: una per i pescherecci che utilizzano le reti trainate (OTB e OTT) ed una per quelle che utilizzano sfogliare e rapidi.

GSA 17 e 18 = Giornate strascico

LFT≤12 167g
12 109g
LFT>24 150g

GSA 17-18 = Giornate sfogliare/rapidi

LFT<12 67g
12= 120g
LFT>=24 162g
  • GSA 16 e 19

Il calcolo è stato fatto tenendo in considerazione le riduzioni previste per il 2022 sulla base di quanto comunicato a Bruxelles a febbraio 2019: riduzione del 3% per la GSA 16 e dell’8% per la GSA 19.

GSA 16= Giornate strascico

LFT≤12 97g
12 117g
LFT>24 161g

GSA 19= Giornate strascico

LFT≤18 105g
LFT>18 100g

I giorni di attività assegnati sono provvisori perché in base a quanto previsto dal decreto fermo pesca2021 le unità che non hanno effettuato il fermo pesca saranno escluse dalle liste di quelle autorizzate a pescare a strascico.

I giorni di attività sono stati attribuiti per segmenti suddividendo i giorni massimi di sforzo di pesca previsti dal Regolamento Tac e Quote per le unità che dai dati logbookoperano a strascico.

Per quanto riguarda la pesca del gambero di profondità (ARS e ARA = gambero rosso e gambero viola) nelle GSA 9, 10 e 11, la Commissione Ue ha altresì avanzato l’ipotesi che la stessa possa essere regolata sulla base di un TAC (Totale Ammissibile di Cattura) che per il 2022 verrebbe calcolato applicato sui dati di sbarco del 2021 una riduzione del 21%, determinando un livello complessivo potenziale per il prossimo anno pari a 212 tonnellate per la specie gambero rosso (ARS) e 302 tonnellate per il gambero viola (ARA).

Tale quantitativo massimo catturabile andrebbe poi suddiviso fra le varie unità da pesca che optano per la pesca dei gamberi di profondità secondo criteri da definire e che potrebbero prendere in considerazione la storicità dei livelli di cattura registrati dalle singole unità e/o le dimensioni delle stesse imbarcazioni. E’ comunque tutto da definire poiché stiamo parlando di mere ipotesi di gestione che l’Ue ha messo sul tavolo del negoziato che si concluderà in occasione del Consiglio di fine anno in programma il 12 e 13 dicembre prossimo a Bruxelles.

In vista della prossima riunione del Tavolo Pesca, prevista per il giorno 1° dicembre alle ore 10:00, è stato chiesto ai vari membri presenti di valutare la possibilità di attribuire i giorni sul criterio della storicità relativa, barca per barca.

Viene altresì confermata la possibilità di autorizzare il trasferimentodi quota parte dei giorni di attività da un’unità ad un’altraappartenente allo stesso segmento.

Da ultimo è stata ricordato l’obbligo previsto dall’art. 9,Reg. (UE) 2019/1022[1], relativo alle GSA 9, 10 e 11, diun numero massimo 5 giorni di pesca settimanali e di 15 ore di pesca al giorno”.


[1]REGOLAMENTO (UE) 2019/1022 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 20 giugno 2019 che istituisce un piano pluriennale per le attività di pesca che sfruttano gli stock demersali nel Mar Mediterraneo occidentale e che modifica il regolamento (UE) n. 508/2014 

Francesco Mezzapelle

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