Ha destato non poco clamore, e ovviamente commozione, il post di Piera Maggio che questa mattina ha postato sui social la tessera sanitaria di sua figlia Denise Pipitone che le è stata recapitata oggi (vedi foto-collage di copertina). Nonostante sia scomparsa da 18 anni, per lo Stato e per l’agenzia delle entrate, l’ormai donna mazarese è ancora viva. Un atto dovuto, semplice prassi della burocrazia italiana, che per la madre però assume un significato particolare dichiarando: “da una parte tanta amarezza dall’altra lo Stato italiano ci fa sentire la presenza di nostra figlia. Perlomeno – conclude Piera Maggio – con il codice fiscale che era in scadenza. Denise c’è fino a prova contraria”.
Denise Pipitone è scomparsa a Mazara del Vallo il 1° settembre 2004, rapita davanti la sua abitazione di via Domenico La Bruna. Aveva meno di 4 anni e da allora nessuno l'ha più rivista. Tanti i commenti di gente commossa sotto il suo post, qualcuno anche polemico in merito alla mancata scoperta della verità sul caso. In tutti questi anni non si è trovato il colpevole, o i colpevoli della sparizione della piccola Denise; nei mesi scorsi era stata avviata un’altra indagine poi però archiviata dalla Procura di Marsala. Nella precedente Legislatura era stato avviato un iter per l’istituzione di una Commissione d’inchiesta parlamentare sul caso Denise, l’iter si era però dimostrato lungo e complicato del previsto: dei lavori della stessa Commissione, prima dello scioglimento del precedente Parlamento, lo scorso agosto, non vi è stata traccia. Si spera che nella nuova Legislatura quella a seguito delle elezioni del 25 settembre l’iter possa esser ripreso.
Francesco Mezzapelle
