Parco eolico offshore, armatori mazaresi incontrano il Vescovo della Diocesi

Mons. Angelo Giurdanella esprime vicinanza al comparto pesca. Proposte degli armatori alla società del mega-impianto

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
19 Novembre 2022 10:35
Parco eolico offshore, armatori mazaresi incontrano il Vescovo della Diocesi

“La Chiesa e la mia persona sono vicine a voi pescatori. Importanti sono le energie rinnovabili e la sostenibilità ambientale ma anche il presente ed il futuro dei lavoratori e delle famiglie che vivono grazie alla pesca”. Queste le parole rivolte dal Vescovo della Diocesi di Mazara del Vallo, mons. Angelo Giurdanella, nel corso dell’incontro, avvenuto ieri presso il palazzo vescovile, con un gruppo di armatori della marineria di Mazara del Vallo i quali hanno illustrato al Prelato le ripercussioni sul settore della pesca con la realizzazione del progetto MedWind, il mega parco eolico marino, targato “Renexia” (controllata della Toto Holding Spa), che sorgerà al largo delle Isole Egadi; nella pescosa zona GSA16, ma non solo visto che vi sono altri progetti promossi da altre società in altre zone del Canale di Sicilia.

Nel corso del cordiale incontro, il primo del nuovo Vescovo con esponenti della marineria mazarese, gli armatori, pur ribadendo di non essere contro il progetto, anzi a favore delle energie rinnovabili, hanno sottolineato le grosse perdite in termini economici e il conseguente concentramento dell’attività di pesca in un areale del Canale di Sicilia sempre più ristretto a causa anche del divieto di pesca imposto dal Governo italiano nelle acque internazionali davanti alla Libia ove storicamente i pescherecci di Mazara del Vallo hanno iniziato la pesca del gambero rosso.

In merito alla stessa questione, qualche giorno fa, il gruppo i armatori aveva incontrato rappresentanti dei sindacati, Tonino Russo e Giovanni Di Dia per la Flai Cgil, Tommaso Macaddino e Nino Pensabene per la Uila Pesca, Giovanni Basciano per l’Agci Pesca, per discutere la redazione di una piattaforma di richieste da sottoporre alla società realizzatrice del mega impianto eolico offshore. I rappresentanti delle associazioni di categoria hanno invitato le società armatrici a coinvolgere tutto l’armamento, compresi i rappresentanti delle organizzazioni datoriali, e a formulare in maniera unitaria una serie di proposte concrete in linea con strumenti legislativi nazionali ed europei.

Fra le proposte anche quella della riapertura alla pesca del suddetto areale internazionale davanti la Libia, la zona di pesca GSA21, e anche la possibilità di tornare a pescare anche nelle aree del Tirreno (GSA 9,10,11) ove non garantite più quote ai pescherecci di Mazara del Vallo. Altre proposte messe sul piatto: diversificazione delle attività, fra queste anche quelle relative al recupero delle plastiche in mare, riconversione in modalità sostenibile delle imbarcazioni da pesca, misure compensative per far fronte al caro gasolio, garanzie occupazionali per lavoratori del mare, risarcimento per mancato fatturato; sottolineata anche la necessità di garantire ai consumatori il prodotto pescato la cui qualità, internazionalmente riconosciuta, rappresenta la forza del sistema pesca mazarese.

Infine i partecipanti all’incontro, dandosi un appuntamento nel breve termine, hanno sottolineato il loro diniego a qualsiasi forma di ristoro, inteso come aiuto temporaneo, ma la necessità di armonizzare le esigenze della transizione ecologica con la garanzia di sopravvivenza di un grosso comparto economico che ha contribuito allo sviluppo, anche “identitario”, della Città di Mazara del Vallo, e della Sicilia in generale, e di una filiera lunga formata da centinaia di imprese.

Francesco Mezzapelle 

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