Pantelleria, in pieno centro una bomba inesplosa della II Guerra Mondiale

L’ordigno ritrovato in via Roma nel corso dei lavori per la realizzazione di un asilo comunale

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
23 Gennaio 2024 12:44
Pantelleria, in pieno centro una bomba inesplosa della II Guerra Mondiale

Un bomba di fabbricazione americana risalente alla II guerra mondiale è stata ritrovata nel centro urbano di Pantelleria nel corso dei lavori per la realizzazione di un asilo al posto di un vecchio edificio mai completato, ed oggi fatiscente, che avrebbe dovuto ospitare una casa di riposo per anziani. È l’edificio che tutti conoscono come “ecomostro” che, ai tempi della costruzione, avrebbe dovuto ospitare una casa di riposo per anziani. L’edificio, costato un miliardo di lire, non fu mai completato, suscitando non poche polemiche e indignazione.

Sono stati gli operai dell’impresa che sta eseguendo i lavori di demolizione dell’edificio risalente agli anni ‘80 a scoprire l’ordigno bellico di 500 libbre (vedi foto da noi scattata dell’area dove scoperta la bomba). Sono stati così sospesi i lavori, promossi dal Comune con i fondi del PNRR, in attesa che la bomba inesplosa sia rimossa; fuori dal cantiere un presidio fisso da parte dei Carabinieri dell’Ufficio di Pantelleria blocca l’ingresso per motivi di sicurezza. La bomba dovrà ora essere rimossa e fatta brillare dagli artificieri del Genio Guastatori dell’Esercito.

Nel tardo pomeriggio di ieri si è tenuta una riunione operativa tra Ufficio Tecnico del Comune di Pantelleria, Prefettura di Trapani, Artificieri e Comandante dei Carabinieri per predisporre il piano di rimozione, brillamento ed evacuazione della popolazione. “Emerge la necessità di un ulteriore sopralluogo tecnico” sottolinea Fabrizio D’Ancona, Sindaco di Pantelleria “che verrà fatto mercoledì in prima mattinata a seguito del quale si dovrebbe capire se il raggio su cui intervenire in termini di evacuazione del territorio sarà dell’ordine di 500 metri o di gran lunga superiore.

Potrebbe addirittura arrivare a 900 metri. Subito dopo, giovedì mattina, ci sarà un incontro in presenza in Prefettura per stabilire il modus operandi per potere risolvere in via definitiva la problematica”. Il raggio di evacuazione è un punto molto delicato. Se dovesse essere superiore a 500 metri coinvolgerebbe non solo tutto il centro urbano, fatto di abitazioni, scuole, negozi, uffici di Comune, Vigili Urbani, Carabinieri, ecc., ma anche l’Ospedale Nagar, che dista poco più di 600 metri, e l’area del porto.

Ancora nessuna certezza in merito alla zona ove l’ordigno sarà fatto brillare in sicurezza, in contrada Mursia o in mare le zone più accreditate; la decisione sarà presa dopo un sopralluogo ed una riunione tecnica in Prefettura. Non è la prima volta che a Pantelleria, obiettivo strategico delle operazioni di guerra degli “Alleati” nel secondo conflitto mondiale (nell’Isola furono sganciate circa 20 mila bombe dalle forze anglo-americane), vengono scoperte bombe inesplose anche di dimensioni maggiori rispetto a quella appena ritrovata in via Roma.

Non sono mancate neanche le tragedie. Negli anni ‘70 in contrada Rekale morirono tre persone; un decennio prima nei pressi di Gadir cinque pescatori rimasero uccisi nel tentativo di estrarre della polvere da sparo da una bomba inesplosa. Circa un mese dopo la resa dell’Isola (avvenuta l’11 giugno 1943) avvenne quella che ancora oggi dai vecchi panteschi è ricordata come la “strage di Cannachi” nella quale 17 persone e 15 animali morirono dentro una galleria dove erano contenuti esplosivi.

Giuliana Raffaelli  

Ti piacciono i nostri articoli?

Non perderti le notizie più importanti. Ricevi una mail alle 19.00 con tutte le notizie del giorno iscrivendoti alla nostra rassegna via email.

In evidenza