Pantelleria dopo l’incendio: le dichiarazioni degli enti

Indispensabile potenziare uomini e mezzi, necessario ilcomportamento virtuoso dei cittadini

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
14 Maggio 2024 17:04
Pantelleria dopo l’incendio: le dichiarazioni degli enti

Pantelleria dopo l’incendio: le dichiarazioni degli enti

Indispensabile potenziare uomini e mezzi, necessario ilcomportamento virtuoso dei cittadini

Dopo l’incendio che ha nuovamente ferito di Pantelleria, colpendo la parte occidentale dell’isola (la zona tra Scauri e Sciuvechi), è iniziata la conta dei danni e l’accertamento delle cause che lo hanno scatenato. Si tratta, probabilmente, come nella maggior parte dei casi, della poca attenzione da parte di chi sta approfittando degli ultimi giorni prima dell’entrata in vigore del divieto di bruciare sterpaglie e resti di pulizia dei terreni in vista dell’estate. A questo si aggiunge anche il fatto che le azioni di prevenzione riguardanti il diserbo e la pulizia dei terreni, soprattutto di quelli incolti e boschivi, non viene fatta nelle modalità e nei tempi stabiliti dal Piano Regionale Antincendio e relative ordinanze. A Pantelleria durante gli incendi emergonoinoltre le criticità e le debolezze di un territorio lontano dalla terraferma che non può avere in tempi brevi gli aiuti necessari.

Si può tirare un respiro di sollievo pensando al fatto che da domani entreranno in vigore le ordinanze, a firma del Sindaco e del Commissario del Parco Nazionale, che riprendono disposizioni nazionali e regionali, che vietano di dare fuoco a sterpaglie e residui della potatura. Tali ordinanze hanno anticipato di un mese la campagna antincendio che quest’anno partirà il 15 maggio (anziché il 15 giugno) per terminare il 31 ottobre.

Numerose sono le riflessioni e le considerazioni da parte dei referenti delle Istituzioni presenti sul posto. Abbiamo sentito Adriano Minardi, Assessore all’Ambiente, e Sonia Anelli, direttrice del Parco Nazionale, che, in stretto contatto con il LucaFerlito, Comandante del Nucleo Operativo Forestale Regione Sicilia (NORAS), e Italo Cucci, Commissario del Parco, hanno seguito tutte le operazioni di contenimento e spegnimento dell’incendio.

Tutti d’accordo sull’importanza del lavoro di squadra, sull’adozione della Carta Antincendio redatta dal Parco Nazionale e sulla necessità di avere un elicottero fisso sull’isola che possa intervenire immediatamente prima dell’arrivo dei Canadair.

Quest’ultima tesi è stata sostenuta, in particolare, da Adriano Minardi che ha sottolineato come tale presenza “sarebbe molto utile per agire soprattutto nelle zone impervie non raggiungibili direttamente dai vigili del fuoco o dai forestali”.

Sonia Anelli ha rimarcato il ruolo del Parco nei casi di incendio e l’importanza della Carta Antincendio redatta dall’Ente. “Un documento obbligatorio che contiene tutte le informazioni necessarie ai Vigili del Fuoco, al Corpo Forestale, ai DOS per lo spegnimento degli incendi. In essa sono evidenziati, ad esempio, i punti di rifornimento, le strade per conoscere la viabilità, i cavidotti e così via. Il ruolo del Parco è infatti quello di coordinamento nella campagna antincendio, tutti gli anni facciamo riunioni specifiche affinché gli Enti che sono operativi e che entrano in gioco in caso di incendio siano informati per agire in sinergia.

È un lavoro molto utile perché si mettono in evidenza i punti di forza e di debolezza di ogni Ente e si attivano i conseguenti correttivi per far sì che ciascuno faccia la propria parte, considerando che comunque le operazioni di comando e di coordinamento per lo spegnimento sono sempre in capo al DOS. Solo in caso di sua assenza è possibile farlo dalla Centrale Operativa, come capitato quest’anno durante il primo incendio della stagione”.

Italo Cucci, in qualità di Commissario del Parco, che stava rientrando in aereo da Catania, ha detto di avere recentemente sollecitato il Ministero dell’Interno “per rimediare alle carenze che ci impediscono adeguate operazioni di prevenzione antincendio. Ed ora invierò anche la documentazione di questo ultimo triste episodio”.

Oggi è iniziata la conta dei danni che, per fortuna, non ha visto coinvolte vite umane e abitazioni ma andare in fumo ettari di terreni e macchia mediterranea di un Parco Nazionale giàgravemente ferito da numerosi incendi.

Giuliana Raffaelli

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