Operazione “Sugar”, diversi i mazaresi coinvolti

Nuovi particolari dalla maxi operazione antidroga condotta dalla Guardia di Finanza con epicentro Mazara del Vallo

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
03 Dicembre 2022 09:18
Operazione “Sugar”, diversi i mazaresi coinvolti

Nei giorni scorsi i finanzieri del Comando Provinciale di Palermo hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali e reali emessa dal G.I.P. del locale Tribunale su richiesta della Procura della Repubblica - Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 21 soggetti, di cui 13 colpiti della misura del divieto di dimora nelle province di Palermo, Trapani e Agrigento e 8 destinatari dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria; sequestrate somme e beni per un valore di oltre 220 mila euro. Gli indagati sono indiziati, a vario titolo, per i reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti e autoriciclaggio.

Le indagini, condotte dagli specialisti del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Palermo - G.I.C.O., hanno evidenziato l’esistenza di due gruppi che avrebbero gestito due distinte piazze di spaccio attive a Mazara del Vallo e con epicentro il popoloso quartiere di Mazara Due, attraverso una capillare rete di distribuzione in grado di perfezionare quotidianamente molteplici cessioni di sostanza stupefacente, diversificandone l’offerta dal crack, alla marijuna, all’hashish e alla cocaina.

Ecco i nomi di tutti gli indagati (fra di essi purtroppo molti giovani) dell'operazione antidroga della Guardia di Finanza la quale -attraverso un comunicato- precisa che “il provvedimento è stato emesso sulla scorta degli elementi probatori acquisiti in fase di indagine preliminare e che, pertanto, in attesa di giudizio definitivo, sussiste la presunzione di innocenza”: Salvatore Addolorato (46 anni, nato a Mazara del Vallo); Mario Carmelo (24 anni, nato a Mazara del Vallo); Francesco Addolorato (22 anni, nato a Mazara del Vallo); Gianluca Addolorato (30 anni, nato a Mazara del Vallo); Francesca Nadia Barbera (35 anni, nata a Mazara del Vallo); Giuseppe Addolorato (41 anni, nato a Mazara del Vallo); Diego Addolorato (43 anni, nato a Mazara del Vallo); Cristian Vito Peraino (34 anni, nato a Marsala); Alex Salerno (22 anni, nato a Mazara del Vallo); Pietro (alias Piero) Cannavò (39 anni, nato a Mazara del Vallo); Stefan Daniel Mihaescu (28 anni, nato in Romania); Alessandro (alias Banana) Accardi (40 anni, nato a Mazara del Vallo); Roberto Culicchia (42 anni, nato a Mazara del Vallo); Michele Alfano (52 anni, nato a Palermo); Rachela Maria Addolorato (47 anni, nata a Pantelleria), Pietro Perniciaro (48 anni, nato a Mazara del Vallo); Clara Policardo (71 anni, nata a Trapani); Giuseppe Perniciaro (22 anni, nato a Mazara del Vallo); Paola Perniciaro (24 anni, nata a Mazara del Vallo); Salvatore Addolorato (27 anni, nato a Mazara del Vallo); Francesca Pizzo (25 anni, nata a Mazara del Vallo).

Secondo gli investigatori un primo nucleo della rete di spaccio avrebbe fatto capo a Salvatore Addolorato (46 anni), successivamente si sarebbe costituito un secondo gruppo con a capo Rachela Maria Addolorato (47 anni), cugina di Salvatore, che si sarebbe messa in proprio costituendo una propria rete autonoma. Come carattere comune ai due sodalizi investigati, sarebbe emerso –si legge sempre nella nota della Guardia di Finanza- il sistematico ricorso a un linguaggio criptico per dissimulare la compravendita di sostanze stupefacenti che, a tal fine, venivano denominate “ricci”, “pesci”, “magliette bianche o scure”, in relazione alle differenti tipologie di droghe trattate.

Le vicende oggetto di approfondimento investigativo sono state valorizzate anche in chiave economico patrimoniale, acquisendo elementi indiziari che hanno permesso di ipotizzare, in capo a uno dei principali indagati, il reato di autoriciclaggio, in quanto lo stesso avrebbe reinvestito parte del denaro frutto dell’attività illecita nell’acquisto di un motopeschereccio, che fa parte dei beni oggetto del provvedimento di sequestro. Sette dei destinatari delle misure cautelari, infine, sono risultati percettori, direttamente o tramite il proprio nucleo familiare, del “reddito di cittadinanza”; le fiamme gialle hanno pertanto sottolineato come, in conformità alle disposizioni vigenti, tale circostanza sarà oggetto di comunicazione all’INPS al fine dell’immediata sospensione del beneficio.

La suddetta operazione conferma come Mazara del Vallo costituisca una delle piazze trapanesi più importanti sia per lo spaccio che per il consumo variegato di stupefacenti; consumatori di ogni età di diversi tipi di droga, da quelle considerate più leggere a quelle nuove, ancor più pesanti. Il “mercato” locale fa gola ai “grossisti”, per la forte domanda che ricevono e che viene soddisfatta attraverso piccoli e medi spacciatori locali che rivendono la droga a piccole dosi. La droga leggera e pesante arriva in Città in auto, e qualche volta anche in pullman, e poi spacciata, anche in altri centri viciniori. Numerose le operazioni condotte dalle forze dell’ordine in questi anni, gli investigatori, grazie a intercettazioni telefoniche ed ambientali, qualche anno fa riuscirono anche a risalire ai vertici di una ramificata organizzazione che da Palermo aveva esteso la propria zona di influenza fino a Mazara del Vallo.

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