Norma, Pirati e Orologi alla Bomboniera

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
07 Gennaio 2015 21:12
Norma, Pirati e Orologi alla Bomboniera

Entrando, ti accorgi subito quanta grandezza possa esserci in un teatro così piccolo. Il Teatro Garibaldi di Mazara del Vallo fa spesso quest'effetto; attraversi il piccolo atrio e ti ritrovi immerso in un microcosmo ottocentesco: il palco davanti a te, i palchetti intorno come una cornice, la piccionaia lassù per osservare da una prospettiva diversa, quell'odore di legno antico impregnato di arte e musica, molti da queste parti la chiamano "La Bomboniera". Facile capire il perchè.

Ti siedi tra volti amici e aspetti che inizi, poco dopo, tra luci di palcoscenico e scatti fotografici, entrano i due artisti, i due signori che hanno ideato questo concerto, se vogliamo natalizio, all'insegna della grande musica classica da camera; due musicisti con la M maiuscola, i due chitarristi.

Otticamente noti che siedono uno affianco dell'altro e le chitarre (che solitamente sono poste entrambe sulla sinistra) sono al centro del duo, come a sfiorarsi, a guardarsi; ciò è possibile perché uno dei due è mancino e visivamente questa cosa crea un effetto piacevole, simmetrico, ordinato.

Un occhio più esperto (non certo il mio) potrebbe addirittura notare che i due strumenti a corda sono perfettamente identici, gemelli; nati dallo stesso legno e per mano di Vincenzo Candela grande Liutaio e amico dei due musicisti (vedi foto di Salvino Martinciglio).

E' un'ora e mezza di grande musica, anche chi, come me, non è un grande intenditore percepisce il suono pulito delle note, nessuna sbavatura nell'esecuzione dei brani, le dita che sfiorano appena quelle corde, il respiro iniziale per darsi il tempo e gli occhi chiusi a metà tra ciò che conoscono a memoria e la trance artistica del momento. Ogni brano, viene prima presentato vocalmente dal duo (dalla voce leggermente emozionata), instaurando così un contatto e rendendo piccolissimo e invisibile quel muro che normalmente si erge tra il palcoscenico e la prima fila dei posti a sedere; dal libretto che ti hanno consegnato all'ingresso capisci stanno eseguendo Norma del Bellini e non poteva essere altrimenti; il giusto e doveroso ringraziamento per quegli anni passati a studiare nella "sua Catania" .

Tra un brano e l'altro s'insinua prepotentemente un Pirata, che col suo fare rude, volgare ma al contempo sensuale e curioso mostra come si possano produrre diversi suoni con quello strumento a corda: grattando sulla corda, battendo sul retro come fosse un tamburo, pizzicando le corde, fino a ticchettare con le unghia sul legno producendo il suono di un orologio. Una musica non dico disturbante ma insolita, ritmata, tambureggiante, calda rispetto ai grandi classici.

Ecco subito dopo arrivare perentorio Gioacchino Rossini, con la sua Gazza Ladra e Il Barbiere Di Siviglia avviene la piena, totale soddisfazione da parte del pubblico presente, lo capisci dai piccoli cenni che noti su te stesso e su chi ti sta affianco: muovere la testa a ritmo o dando il tempo col piede o perfino fischiettare il motivetto, sono segni di chi conosce brani famosissimi in tutto il mondo.

Quando il concerto finisce gli applausi, che durano più o meno quanto un intero brano eseguito poco prima, sono sinceri, vivi, sentiti, te ne accorgi da come tu stesso stai battendo le mani a questi due ragazzi eccezionali. Non c'è Capodanno senza concerto, anche qui nel nostro piccolo, con l'augurio che il Duo BlancoSinacori al Teatro Garibaldi non rimanga un evento unico e irripetibile, ma l'inizio di un appuntamento fisso per far risuonare ancora tante e tante note storiche tra i palchetti di quello che chiamano da questa parti "La Bomboniera".

Articolo redatto da Sergio Basilio per il suo blog Tago (https://blogtago.wordpress.com)

07-01-2015 22,00

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