E’ davvero triste, e anche difficile, pensare ad un territorio abbandonato dalle istituzioni e dalla burocrazia ma questo è di fatto il quartiere di Boccarena: oggi la situazione è molto chiara anzi per la verità scurissima visto che lo stesso quartiere, dal 9 settembre isolato dal resto della città a causa della chiusura del ponte sul fiume Arena, si trova completamente al buio.
Ieri sera risultava davvero pesante percorrere la SP38 in direzione Torretta, a partire dall’incrocio con la via California, ed accorgersi che l’intera strada provinciale era completante al buio (vedi foto scattata ieri sera), con l’impianto di illuminazione spento fino all’incrocio con la rotatoria per Torretta Granitola. Una vergogna considerato che quella strada, ufficialmente completata da un paio di anni, rappresenta in queste condizioni ancora più criticità rispetto a quando ancora non iniziati i lavori per la sua messa in sicurezza, cioè nel 2013. Il Libero Consorzio Comunale di Trapani (l’ex Provincia) annunciò la fine dei lavori relativi alla strada, già nell'estate 2020 segnalammo incompletezze a partire proprio dalla mancata illuminazione di alcuni tratti.
Oggi però l’ex Provincia si è superata: l’intero tratto della SP 38 è al buio. Vogliamo parlare anche del percorso alternativo per raggiungere il quartiere di Boccarena? Il tratto della Ss115, dalla discesa di c/da Zano è al buio oltreché che già di per se pericoloso. Non parliamo della SP66, altra strada provinciale, anch’essa al buio e piena di curve, unica illuminazione quella della semaforo rosso del passaggio a livello che nelle ore di punta, come avviene anche nel centro della Città di Mazara, blocca il traffico per almeno una ventina di minuti. Vi erano state promesse da più parti che quel tratto fino all’incrocio con la via Margi fosse stato messo in sicurezza. Ma quando mai? Provate a percorrerlo al buoi sperando di non trovare qualche bel masso pure in mezzo alla carreggiata come avvenuto qualche sera fa.
Il quartiere di Boccarena appare sempre più isolato ed in balia al proprio destino, e non servono certo i “se” o i “ma”. La verità è che il territorio subisce le decisioni senza un minimo di coinvolgimento, vedi in primis la discutibile modalità relativa alla chiusura del ponte del fiume Arena, l’emanazione di un’ordinanza la n. 11/2021 da parte dell’ attuale commissario Raimondo Cerami (ricordiamo che è stato nominato dalla Presidenza della Regione siciliana) senza il coinvolgimento della Città.
E’ vero il ponte va messo in sicurezza, questo non lo discutiamo certamente. Già ai primi di agosto era stato chiuso per due giorni per un’ispezione. Allora ci chiediamo: dalla fine di quell’ispezione (il cui esito risultava chiaro) che tipo di interlocuzione vi è stata fra l’ex Provincia ed il Comune di Mazara del Vallo prima dell’emanazione della suddetta ordinanza? Questo è l’interrogativo che ci poniamo da due mesi. I tecnici della Provincia, prima della chiusura del ponte, hanno interloquito con quelli comunali considerato che il ponte collega un quartiere con circa 3.000 residenti alla Città?
Ovviamente altri interrogativi riguardano: la fine dei lavori di messa in sicurezza del ponte che sono stimati in 300 giorni, ma partire ad quanto se i lavori sembrano di fatto ancora non iniziati? Il ponte alternativo (per il quale il Consiglio comunale qualche giorno fa ha dato via libera da una variazione di bilancio) è un’ipotesi percorribile nel breve termine? Senza pensare che un’eventuale piena del fiume Delia come quella avvenuta qualche giorno fa a causa del maltempo innesca più di qualche dubbio sulla stessa soluzione. Seguiremo l’evolversi delle vicende convinti, fin dalla prima ora, che bisogna dire “Basta” a decisioni da parte di chi non vive il territorio… Intelligenti pauca.
Francesco Mezzapelle