Nitrati nell’acqua, “gravi ritardi per la soluzione del problema”

Intervento del Comitato Tutela Risorse Idriche sui disagi dei cittadini e sul progetto del potabilizzatore comunale

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
02 Ottobre 2021 08:42
Nitrati nell’acqua, “gravi ritardi per la soluzione del problema”

Riceviamo e pubblichiamo una nota, a firma della sua presidente Silvana Mannone, del Comitato Cittadino per la Tutela delle Risorse Idriche e Ambientali del Territorio di Mazara del Vallo che ritorna ad intervenire sul problema dell'altissimo valore dei nitrati dell'acqua dei pozzi di Ramisella,. Ecco il testo della nota:

Il Comitato Cittadino per la Tutela delle Risorse Idriche e Ambientali del Territorio di Mazara del Vallo ha chiesto a se stesso quale è la funzione che le amministrazioni comunali debbono assolvere per progettare lo sviluppo della città che amministrano e prioritariamente per risolvere le criticità e i problemi più urgenti che travagliano la cittadinanza.

Nel nostro caso specifico abbiamo dovuto constatare che l’amministrazione che abbiamo avuto la fortuna di eleggere con un voto democratico non ha assolto al dovere istituzionale per il quale era stata eletta. I cittadini mazaresi, nel caso in specie, senza elencare l’enorme quantità di criticità irrisolte, hanno chiesto che si procedesse prioritariamente a risolvere la mancanza cronica dell’acqua in tutti i quartieri della città e nel contempo fornire acqua potabile non inquinata.

Nessuno dei due problemi è stato affrontato in modo serio e risolto in modo accettabile. Dalla lettura delle numerose segnalazioni, che raccoglie la pagina facebook Mazara asciutta, abbiamo verificato che in alcuni quartieri della città e in particolare nei quartieri Trasmazzaro e Tonnarella manca ripetutamente l’acqua , senza che l’amministrazione provveda, come da suo dovere istituzionale, utilizzando mezzi alternativi alle condotte insufficienti.

Dalla verifica, invece, della salubrità dell’acqua, si è dovuto constatare che il tasso di inquinamento da sostanze chimiche (nitrato e altro) è aumentato in progressione geometrica, tant’è che l’amministrazione e il sindaco per sollevarsi da ogni responsabilità hano ritenuto con loro provvedimento di diffidare i cittadini dei quartieri Trasmazzaro e Tonnarella a consumare e/o utilizzare ad uso umano l’acqua che a mezzo della rete idrica comunale viene distribuita ai cittadini.

Dal suddetto provvedimento inibitorio nulla è stato più fatto. I cittadini dei quartieri interessati sono costretti a non utilizzare più l’acqua, elemento indispensabile per la loro sopravvivenza.

Data la superiore premessa, dopo aver individuato le suddette gravissime criticità, dobbiamo obbligatoriamente osservare e tenere conto che la città di Mazara del Vallo, unitamente a quella di Strasatti, Marsala e Campobello, galleggia su un infinito lago sotterraneo, inesauribile per la sua natura, atto a fornire abbondantemente le acque necessarie alle necessità dei cittadini delle città suddette. Incredibilmente però questo mare d’acqua non viene razionalmente prelevato e distribuito, tant’è che, come detto prima, alcuni quartieri della nostra città rimangono inspiegabilmente senza acqua.

Questa enorme quantità di acqua giacente nel nostro sottosuolo è per sua natura pura perché assolutamente priva d sostanze chimiche inquinanti.

Il comportamento criminale di alcune entità che gestiscono la coltivazione di prodotti agricoli e/o la trasformazione industriale degli stessi ha prodotto il gravissimo inquinamento che è stato testé denunciato senza che le amministrazioni e in particolare quella mazarese provvedesse a limitare e nel contempo a individuare i responsabili di tale comportamento criminale, facendo in tal modo cessare le cause dell’inquinamento che ha reso inservibile e inutilizzabile per fini umani l’acqua soprammenzionata (domanda d’obbligo perché non si vogliono individuare e perseguire i responsabili dell’inquinamento? Chi li protegge?).

Abbiamo detto che la funzione primaria delle amministrazioni, oltre a quella di tracciare le linee di sviluppo del paese che rappresentano, è obbligatoriamente quella di dare una soluzione immediata ai problemi più urgenti che travagliano la cittadinanza.

La nostra amministrazione, anche se sollecitata ripetutamente dai cittadini, non ha risolto o voluto risolvere il problema della crisi idrica e, cosa assai più grave, non ha tentato di risolvere seriamente il problema dell’inquinamento idrico che impedisce l’uso dell’acqua pubblica e costringe i cittadini a caricarsi di una spesa notevolissima per fornirsi periodicamente dell’acqua potabile a mezzo di quella in bottiglia che viene distribuita con profitti impensabili da parte delle ditte che la producono e dei supermercati che la vendono.

L’amministrazione, nella totale incapacità dimostrata a risolvere i problemi suddetti, ha indicato delle soluzioni che sembravano la panacea di tutti i mali. In particolare, prima ha pensato e detto pubblicamente a mezzo del sindaco che avrebbe risolto il problema dell’inquinamento fornendo nell’immediatezza acqua potabile alla città a mezzo della società privata Siciliacque, successivamente, smentendo se stessa, l’amministrazione a mezzo del sindaco ha detto che avrebbe installato un potabilizzatore ad osmosi inversa da collocare in prossimità dei pozzi dai quali preleviamo l’acqua pubblica, detto progetto doveva essere utilizzato in tempi brevissimi e comunque entro l’inizio dell’autunno. Ma non è finita qua.

Sempre l’amministrazione a mezzo del sindaco, in occasione del consiglio comunale aperto, tenutosi in data 27.04.2021,ha smentito ancora se stesso e pubblicamente ha dichiarato di avere dato incarico a mezzo di bando pubblico ad un ingegnere che viene dal Veneto per la progettazione di un potabilizzatore a scambio ionico che avrebbe, a suo dire, risolto il problema dell’inquinamento idrico in tempi brevissimi.

Il tecnico, come sopra incaricato, vincitore del bando pubblico in questione, ha presentato, nello stesso consiglio comunale aperto, il progetto con dovizia di particolari per l’impianto di denitrificazione a scambio ionico che doveva essere realizzato nella nostra città (detto incarico progettuale ha avuto un costo pari a circa 50 mila euro).

Allo stato attuale, anche se il progetto, come detto, era già pronto perché chiarito e presentato nel consiglio comunale in questione, non ha, a quanto pare, prodotto alcun risultato, tant’è che è stato presentato con modifiche e pubblicato nel sito del comune, con gravissimo ritardo sulle date risolutive promesse.

Per finire, i problemi e le criticità denunciati dai cittadini mazaresi debbono obbligatoriamente essere affrontati e risolti in tempi umanamente accettabili, non si può costringere una popolazione a privarsi di un bene indispensabile come l’acqua pubblica per un periodo di tempo così lungo che ha avuto come risultato l’incancrenirsi in modo devastante della questione.

Vista la confusione e l’incapacità dell’amministrazione a risolvere un problema primario che è quello della distribuzione dell’acqua pubblica e dell’acqua potabile, si conferma che questa amministrazione è inadeguata, priva di idee e di progetti che dovrebbero disegnare il futuro della nostra città e nel contempo risolvere con immediatezza e con determinazione i problemi più urgenti e vitali che allo stato sono rimasti irrisolti”.

Saremo ben lieti di pubblicare una replica da parte dell'Amministrazione comunale alla suddetta nota.  

Ti piacciono i nostri articoli?

Non perderti le notizie più importanti. Ricevi una mail alle 19.00 con tutte le notizie del giorno iscrivendoti alla nostra rassegna via email.

In evidenza