“Mercato del Porto Nuovo”, ecco le aziende alle quali assegnate i boxes. Non solo ittico ed ortofrutta, un “mercato futuristico”?

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
04 Febbraio 2018 09:24
“Mercato del Porto Nuovo”, ecco le aziende alle quali assegnate i boxes. Non solo ittico ed ortofrutta, un “mercato futuristico”?

Qualche giorno fa, il 2 febbraio, dal Comune di Mazara del Vallo è stata diramata una nota con la quale si informava la cittadinanza dell’as-segnazione, seppur provvisoria, dei boxes mercato Agro- Alimentare (realizzato nei pressi del porto peschereccio e mai aperto) che ancora risultavano liberi.

“A seguito della riapertura dei termini mediante selezione pubblica, la commissione di gara, presieduta dal Tecnico Comunale Francesco Pernice –si legge nella nota inviata dal Comune- ha provveduto ad assegnare 7 boxes, sugli 8 disponibili, che vanno ad aggiungersi ai tre che già erano stati aggiudicati”.

Ovviamente nella stessa nota non mancava una dichiarazione del sindaco Nicola Cristaldi che ha annunciato l’assegnazione, in via provvisoria, dei 7 boxes, così si legge: “A seguito di una mia specifica direttiva abbiamo dato la possibilità agli operatori dei settori ittici e ortofrutticoli di poter presentare nuova istanza per l’assegnazione di boxes all’interno del Mercato, prevedendo inoltre che qualora le richieste delle due categorie previste non fossero state sufficienti a occupare le aree previste fosse data la possibilità ad altre attività commerciali, comunque non in contrasto con le attività di vendita di prodotto agricoli e ittici e previo parere positivo dell’ufficiale Sanitario, di poter fare richiesta dei locali non assegnati”.

In pratica lo stesso primo cittadino ammette la possibilità che il mercato ospiti attività di vendita di prodotti non specificatamente agroalimentari. Ricordiamo che gli 8 boxes da assegnare sono stati suddivisi in 5 (n.1-2-3-4-5) per la vendita all’ingrosso e al dettaglio dei prodotti ittici, e 3 (n.6-7-8) per la vendita al dettaglio e all’ingrosso nel settore ortofrutta, almeno questo è quanto si legge nel bando di selezione pubblica emanato a seguito della determina del dirigente del II Settore comunale dello scorso 14 dicembre.

Abbiamo visionato i verbali della gara di appalto espletata (il 22 ed il 29 gennaio) presso lo stesso Ufficio Comunale Gare e Appalti. Si evince che sono state sette le offerte pervenute presso l’Ufficio. Ad essere ammesse alla gara soltanto 6; una delle ditte non avrebbe osservato alcune modalità nella presentazione dell’offerta. Uno dei criteri per l’attribuzione del punteggio è stata l’anzianità maggiore dell’iscrizione delle ditte al registro delle Imprese (ogni anno equivalente a 1,20 punti, un mese 0,10 punti).

Pertanto ecco quali sono le 6 ditte ed il relativo punteggio con il quale sono assicurati i boxes.Per quanto riguarda il settore ortofrutta è risultata ammessa con punteggio di 14,20 la ditta Europa Alimentari Srl (Villabate)di Gaetano d’Ignoti .Per quanto riguarda il settore ittico sono risultati ammesse due ditte, entrambi di Mazara del Vallo: la Gi.Pe.Ar Pesca di Nicolò Arena & C. sas (punteggio 33,20) e Siciliana Fish di Nicola Boccellato (punteggio 21,90);infine il Presidente di gara, il geom.

Pernice, ha classificato le altre 3 ditte (tutte mazaresi), non operanti specificatamente nei settori dell’ittico e dell’ortofrutta, assegnatarie dei box rimanenti:la ditta Ecolmare sas di Antonella Gancitano, specializzata nella vendita di olio e di provviste di bordo per motopesca (punteggio 22,30); la ditta Bono Paolo, specializzata in prodotti di panetteria e alimentare al minuto (punteggio 21,70); la ditta Ambiente srl di Nicolò Asaro, specializzata nella vendita di olio e di provviste di bordo per motopesca (punteggio 2,10).

Leggendo ancora il verbale di gara del 29 gennaio i boxes assegnati, seppur provvisoriamente, sono 7 in quanto alla ditta Boccellato, è stato assegnato, a seguito interesse manifestato dalla stessa ditta, un ulteriore box rimasto disponibile. Trascorsi i tempi tecnici necessari ed effettuati gli accertamenti previsti si procederà all’assegnazione definitiva dei boxes alle suddette 6 ditte (in foto n.2 una planimetria del Mercato del Porto Nuovo).

Ritornando alla nota del Comune il primo cittadino ha così concluso la propria dichiarazione: “A breve il Mercato Agro Alimentare nella zona del Porto Nuovo aprirà i battenti e quell’area, grazie anche agli interventi in corso di realizzazione per il ripristino dell’illuminazione nell’intera area portuale, diventerà un centro vitale ed importantissimo per il nostro territorio. Sono in fase di ultimazione le procedure di gara per l’assegnazione dei boxes del mercato e entro alcune settimane apriremo la struttura”.

Quindi apprendiamo la notizia che entro alcune settimane verrà aperto finalmente l’immobile. Sarà ancora una volta uno dei tanti proclami lanciati in questi circa l’imminente apertura della struttura? Non si hanno ancora tempi certi, però certamente indicare “alcune settimane” è una notizia visto che lo stesso sindaco Nicola Cristaldi, nel corso del suo primo mandato, cambiò (forse perchè consapevole che i grossi commercianti ittici mazaresi non avrebbero mai favorito la nascita di mercato del pesce all’ingrosso; d’altronde il progetto è rimasto nel cassetto dal 1956) la destinazione d’uso di quella grande struttura (realizzata dalla precedente Amministrazione di Giorgio Macaddino con un finanziamento nel 2005 da parte dell’allora Governo regionale di Totò Cuffaro) che doveva ospitare originariamente il tanto atteso (da più di 50 anni) mercato ittico all’ingrosso.

L’Amministrazione Cristaldi decise di destinare quella struttura anche agli operatori ortofrutticoli. Nonostante questo il mercato all’ingrosso costato più di 10 milioni di euro rimase ancora inattivo, anzi chiuso, abbandonato a se stesso e all’azione di vandali. Vedi anche gli infissi e la recinzione in cattivo stato (vedi foto collage di copertina): prima dell’apertura si spera che vengano eseguiti lavori di manutenzione per rendere la struttura più decorosa. Ci sarà da verificare anche l’impianto elettrico, con la speranza che i cacciatori di rame non abbiano compiuto in questi anni (approfittando dell’area portuale non illuminata) la loro azione criminosa.

Dobbiamo pure ricordare che negli ultimi anni il Comune ha emanato dei bandi al fine di concedere dei box ai grossisti di frutta che erano allocati nel mercato frutta dietro lo Stadio “Vaccara” (da circa due anni chiuso ed ancora in evidente stato di degrado; nel progetto dell’Amministrazione dovrebbe lì sorgere un parco giochi per bambini ed un teatro all’aperto), questi box –da quanto appreso- non erano stati giudicati adeguati per le loro attività e così questi hanno preferito, dividendosi, continuare l’attività in altri immobili, privati, della Città.

Quindi, riassumendo, originariamente la struttura doveva essere una grande mercato ittico all’ingrosso (scordatevi quindi l’annessa borsa telematica per la compravendita online del pesce sbarcato come avviene a San Benedetto del Tronto ed in realtà marinare ancor più piccole).Poi è stato snaturato il progetto e la struttura è stata predisposta per un mercato oltre che ittico anche ortofrutticolo, adesso prevede anche la possibilità di vendita al suo interno di prodotti di panetteria alimentare e al minuto e di olio e di provviste di bordo per motopesca. Insomma l’Amministrazione Cristaldi è pronta, pur di aprire finalmente la struttura, di metterci dentro diverse attività, e non soltanto dell’agroalimentare.

Senza nulla togliere alle aziende assegnatarie dei boxes, tutte rispettabilissime e specializzate nel proprio settore, il rischio, alquanto serio è che la struttura rimanga, una volta aperta, una cattedrale nel deserto associabile allo stesso deserto politico che ha condannato la marineria mazarese (a causa della miopia negli ultimi decenni del suo ceto imprenditoriale, incapace di diversificare le attività e creare industrie del pesce a terra, lasciando invece in mano l’economia ai rigattieri) a rimanere ancorata a vecchie pratiche (con relative logiche elettorali) quali fermo biologico e demolizioni di pescherecci.

Per le suddette ragioni da oggi in poi parleremo genericamente di “Mercato del Porto Nuovo”. Ribadiamo: per l’Amministrazione Cristaldi riuscire ad aprire ad ogni costo e ad ogni modo quella struttura, un mercato variegato, sarebbe un bel mezzo di propaganda (si scriverebbe: “Questa Amministrazione è riuscita… dopo decenni di attesa…”); un biglietto da visita elettorale… Ma sarà una “struttura futuristica”?

Francesco Mezzapelle

04-02-2018 10,00

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