Mazara, vicenda paziente mazarese affetta da Sla: “Quando la sensibilità è una parola sconosciuta…”

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
29 Gennaio 2015 14:04
Mazara, vicenda paziente mazarese affetta da Sla: “Quando la sensibilità è una parola sconosciuta…”

Carolina D’Annibale, familiare della paziente affetta da Sla, la cui vicenda è stata sollevata attraverso un’inter- rogazione all’Ars del Movimento 5 Stelle, ha così risposto al comunicato stampa ASP. “in merito alla "vexata quaestio" della consegna dei prodotti alimentari a distanza di un mese volevo sottolineare che: i prodotti

sono stati prelevati dal nipote della paziente, giunto da Milano con volo Ryanair per provvedere all'operazione ritiro in maniera tempestiva, la telefonata giunta alla sottoscritta alla chiusura dell'ufficio non avrebbe potuto consentire tale operazione.

Inviterei i redattori del comunicato a controllare i tabulati telefonici per verificare la veridicità di quanto da me dichiarato. Si sottolinea che come da telegramma inviato dalla sottoscritta all'ufficio in questione, la scrivente non avrebbe potuto essere presente di persona in quanto impegnata in assistenza alla signora malata e bisognosa di quei prodotti alimentari. La paziente in questione si trova infatti a lottare tra la vita e la morte nel reparto di animazione dell'Ospedale S. Antonio di Trapani da domenica 25 gennaio. Si invita l'ASP a non fornire notizie non veritiere in quanto:

1. Nessuno dell'ufficio mi ha informato in data 29 dicembre della "cortesia " che mi avrebbero fatto a fornirmi tali prodotti non obbligati a concedere, hanno solo invece dichiarato che i tempi sarebbero stati lunghi e imprecisati in quanto alcuni impiegati erano in ferie e che la burocrazia è comunque lunga e farraginosa;

2. La sottoscritta ha personalmente conferito col presidente nazionale dell'Aisla che le ha confermato che tali prodotti vengono distribuiti gratuitamente da tutte le ASP italiane;

3 .I farmaci relativi all'alimentazione sono AUTOMATICAMENTE dei salvavita se ci si alimenta esclusivamente con PEG;

4. Mi sarei aspettata da chi svolge un lavoro che dovrebbe essere al servizio dei malati una maggiore sensibilità, una felicità per il risultato raggiunto e non un inutile e sterile spirito polemico”.

(in foto Stefano Borgonovo, noto calciatore deceduto il 13 giugno a causa della Sla ed uno dei simboli della lotta contro la stessa malattia)  

Francesco Mezzapelle

29-01-2015 14,45

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