Mazara, tre spade di Damocle sull’Amministrazione Cristaldi: depuratore, dragaggio del porto canale e servizio raccolta rifiuti.

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
15 Ottobre 2014 06:39
Mazara, tre spade di Damocle sull’Amministrazione Cristaldi: depuratore, dragaggio del porto canale e servizio raccolta rifiuti.

Diciamo la verità, questi primi mesi del secondo mandato del sindaco Nicola Cristaldi non sono stati per niente facili, molte delle aspettative sono andate finora deluse.  In molti, passata la "sbornia elettorale" cominciano a pronunciare frasi del tipo "io lo sapevo", "era prevedibile" etc.

Insomma gli oracoli improvvisati e dell'ultima ora non mancano, bisogna vedere dove erano questi nel corso della campagna elettorale. Bisogna invece dire che i problemi sono rimasti gli stessi e non se ne vede al momento una soluzione, anzi molti dubbi cominciano ad insinuarsi sull'effettiva veridicità di alcuni proclami ed affermazioni. Beh diciamo che finchè questi si riferiscono a progetti "futuristici" potrebbero anche essere trascurati, il problema è di ben più vaste dimensioni se i proclami, le affermazioni ed i provvedimenti, alcuni dettati dall'istinto, riguardano la salute pubblica, cioè quella dei cittadini che un'Amministrazione ha il dovere, per legge, di garantire.

Ci riferiamo in particolare a tre questioni finora irrisolte ed i cui sviluppi non fanno certamente presagire niente di buono: mal funzionamento del depuratore comunale, mancato inizio dei lavori di dragaggio del porto canale, disservizi ed "imprevisti" nella gestione della raccolta dei rifiuti in Città. Spesso gli organi di informazione in questa città, quelli liberi, sono stati accusati dal Palazzo di "disfattismo", "allarmismo", "delazione", "bizzarria", insomma assimilati a delle "cassandre" e quindi forieri di sciagure.

Alla luce dei fatti però, considerati gli sviluppi delle questioni sollevate, qualcuno potrebbe anche ricredersi, ma potrebbe esser tardi... In un bel pannello di mattonelle di ceramica (vedi foto 1) davanti la scala del "serraglio" (meglio conosciuta come quella dei "puvireddra") è riportata una seducente storia riguardante la tradizione marinara mazarese, alla fine è riportata la frase "questa scala conduce in Paradiso": ad oggi nutriamo forti dubbi.

 

Depuratore. Nei giorni scorsi i colleghi di Televallo hanno reso noti i risultati dell'ispezione effettuata, il 15 luglio scorso, presso il depuratore comunale di contrada Bocca Arena (vedi foto n. 2) dal personale della sezione territoriale trapanese dell'Arpa e dai militari della locale Capitaneria di porto. E' risultato che al momento dell'ispezione l'impianto fosse sprovvisto di autorizzazione regionale allo scarico dei reflui in mare. Autorizzazione, come riferito in esclusiva da Televallo, concessa dalla Regione soltanto lo scorso 11 settembre, peraltro con alcune prescrizioni: dunque, per oltre sei mesi il depuratore è stato attivo nonostante mancasse il nulla osta da Palermo; inoltre l'Arpa ha ravvisato alcune gravi mancanze tecniche.

La domanda che ha posto l'emittente mazarese, e che facciamo anche nostra, è semplice: perché l'Amministrazione comunale ha deciso di attivare l'impianto anche senza la prevista e necessaria autorizzazione? Non vogliamo certo togliere dei meriti a chi è riuscito ad attivare il depuratore abbandonato per trent'anni, ma ad ogni modo la questione doveva essere gestita meglio. Chissà che le invettive contro privati, indicati come i responsabili dei cattivi odori provenienti dal depuratore, non siamo strumentali a distogliere l'attenzione dal fatto che la questione è approdata, a seguito dei controlli di Arpa e Capitaneria, alla Procura di Marsala.

Adesso la Città pagherà le sanzioni oltre la gestione straordinaria (per 45 giorni) dell'"affare depuratore".

Porto canale. Interrogativo: a che punto si trova la gara d'appalto per l'escavazione del porto canale (vedi foto n. 3) che, secondo quanto affermato lo scorso giugno dal sindaco Cristaldi, pochi giorni dopo essere stato rieletto, doveva essere indetta entro il mese di luglio dalla Regione dopo aver acquisito le ultime autorizzazioni? In quella stessa occasione il primo cittadino mazarese aveva confermato che la fase progettuale dei lavori di riqualificazione e dragaggio del porto canale (ridotto ad una fogna ed innavigabile per buona parte) era già terminata con il corredo delle analisi dei fanghi.

Nel corso della campagna elettorale era stato comunicato che il Provveditorato Interregionale Opere Pubbliche Sicilia-Calabria-Ufficio Opere Marittime per la Sicilia, diretto dall'ing. Pietro Viviano, acquisita dall'Iamc Cnr di Mazara del Vallo la relazione definitiva sui campionamenti e le analisi dei fanghi dei fondali del bacino portuale e del porto canale, aveva consegnato (sempre lo scorso maggio) al Comune gli elaborati progettuali del progetto esecutivo relativo al primo stralcio esecutivo di 2 milioni di euro per i lavori di ripristino dei fondali del bacino portuale e del retrostante porto canale; era prevista l'escavazione fino a 4 metri sotto il livello del mare.

Le analisi eseguite dal Cnr sulle acque e sul fondo del fiume Mazaro erano state concluse a fine aprile. L'esito delle analisi, mai reso noto ai cittadini, è stato finalizzato all'ottenimento dell'autorizzazione allo smaltimento o in colmata o in discarica dei fanghi. Le analisi per buona parte avrebbero dato riscontro positivo, mentre sarebbe risultata la presenza di materiale inquinante e tossico per una parte. Ciò potrebbe portare –torniamo a chiedere- ad una rimodulazione dei costi del progetto originario di escavazione del porto canale; altra lunga attesa per l'inizio dei lavori?

Servizio di raccolta rifiuti. si aspetta ancora passaggio della gestione dalla Belice Ambiente Spa, società in liquidazione da quasi due anni, alla nuova Aro comunale. L'Amministrazione, con il nuovo dirigente Stefano Bonaiuto, ha pronte le carte per la gara di appalto per affidare all'esterno la gestione comunale del servizio rifiuti? Nel frattempo assistiamo a continui disservizi (vedi foto n.3) a causa di mezzi di raccolta fuori uso (è in atto una guerra con i sindacati) ed all'affidamento straordinario del servizio i cui costi si andranno a conteggiare nel contenzioso fra la stessa Amministrazione e la Ato Belice Ambiente divenuta nel tempo, facile prevedersi, un carrozzone con milioni di debiti e strumento di campagne elettorali.

Altro capitolo importante sarà la gestione della raccolta differenziata che purtroppo negli ultimi 5 anni è stata quasi azzerata. Chi sarà a gestire questo servizio e secondo quali credenziali? La questione è già calda e non mancano le discussioni anche all'interno degli uffici comunali.

Francesco Mezzapelle

15-14-2014 8,30

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