Mazara, si è tenuta la cerimonia “Un ulivo per ricordare” dedicata al Capo Scout Francesco Asaro

Durante l’evento è stata scoperta una stele commemorativa. Presenti diversi scout e non solo

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
29 Aprile 2024 21:04
Mazara, si è tenuta la cerimonia “Un ulivo per ricordare” dedicata al Capo Scout Francesco Asaro

Si è tenuta domenica 28 aprile, presso la base scout “Antalbo”, la cerimonia “Un ulivo per ricordare” organizzata del Gruppo Scout FSE Mazara 2. L’evento è stato dedicato al ricordo dello storico Capo scout Francesco Asaro, venuto a mancare il 30 aprile del 2023. Durante la manifestazione è stata scoperta una stele commemorativa sotto un albero di ulivo dedicato a Francesco, uomo di grande valore etico e morale che ha dedicato la sua vita allo scoutismo formando e ispirando generazioni di giovani. Alla cerimonia hanno preso parte, oltre alla famiglia del Capo Ciccio Asaro, diversi Gruppi Scout, tra cui: i Masci del Mazara del Vallo 1, del Palermo 1, Palermo 3, Menfi 1, Menfi 2, Porto Empedocle, Agrigento e gli Agesci del Gruppo Mazara 4, ma anche gli scout che negli anni hanno fatto strada con Francesco e che non frequentano più attivamente il gruppo.

La cerimonia ha preso il via alle ore 16.00 con il saluto del presidente della “Buona Azione” Filippo Rubino e con il messaggio di benvenuto della Capo Gruppo Mary Chirco, che ha detto: “Carissimi, questo pomeriggio ci siamo riuniti in questo luogo, che ormai sta diventando signi­ficativo per lo scoutismo Mazarese, per ricordare la ­figura di un uomo, un educatore, un cristiano, un capo: Francesco Asaro. Molti di noi hanno avuto la possibilità di conoscerlo personalmente, altri ne hanno sentito solamente parlare, mentre altri ancora non hanno avuto questa occasione.

Il nostro Capo Ciccio è stato, per me e per tanti altri, un esempio, un punto di riferimento, una persona che è stata capace di farmi e farci innamorare dello scoutismo. Nel suo operare ci ha dimostrato quanto è importante l’attenzione all’altro, il rispetto dell’altro. È stato un Capo che con devozione, sapienza e lungimiranza ha guidato diverse generazioni, mostrando con il suo esempio la vera via da seguire e il vero senso del Servizio. Se oggi lo scoutismo nella nostra città ha raggiunto un’ottima considerazione come strumento educativo, apprezzato dalle famiglie, dalle parrocchie e dalla società civile, sicuramente possiamo attribuire questo merito al contributo di diverse personalità, ma fuor di ogni dubbio, la visione, la tenacia e la determinazione di Francesco ha dato a tutti noi la possibilità di trovarci oggi qui a professare i validi valori dello scoutismo e gli ideali che esso professa e che mai tramonteranno.

Per questo come capo gruppo del Mazara 2, che oggi si trova indegnamente a succedergli, rivolgo a tutti i presenti un caloroso benvenuto e allo stesso tempo un ringraziamento per la vostra presenza. In particolare, il mio caro saluto va a Maria e Paolo e, anche se non è presente ­fisicamente, alla cara signora Antonia, la mamma del nostro attuale Cerchio “La Lanterna”. Perché è proprio grazie al suo Eccomi che, ancora oggi, le nostre Coccinelle scoprono, fanno propria la gioia vera per poi essere pronte a donarla agli altri.

A tutti voi che avete voluto condividere con noi questo momento di ricordo per un uomo che ha contribuito alla nostra formazione mettendo nel nostro cuore quel seme di speranza e di amore che ci ha fatto diventare quelli che adesso siamo, grazie”. La cerimonia è continuata con la santa messa celebrata da Don Giacinto Leone. Successivamente, il Capo Clan Tonino Margiotta ha voluto ricordare Francesco sottolineando la fedeltà alla promessa scout attraverso queste parole: “Avere creduto che lo scoutismo potesse essere il mezzo per indirizzare la propria vita al servizio di Dio e del prossimo ha posto davanti agli occhi di Francesco la possibilità di potere contribuire alla costruzione di un mondo migliore.

In un periodo in cui tutto era da ricostruire dagli edifici alle coscienze, il lavoro da fare era tanto, ed ecco… la visione, il sogno da inseguire, inizia a concretizzarsi, vedendo in questo sogno la chiamata ad una missione da svolgere; un mezzo, un ideale, occorre solo impegnarsi e mantenere fede e fidarsi di Dio. Ed è così che fidandosi di questa chiamata, avvenuta nel 1949, poco dopo la ripresa dello scoutismo a Mazara, decide che quella dello scoutismo, quella della formazione delle giovani generazioni sarebbe stata la missione della propria vita.

[…] Caro Francesco ci hai guidati lungo le strade della vita facendoti specchio, riflettendo sempre lo sguardo di chi ti guardava con ammirazione verso quel Dio che hai cercato, hai trovato, hai amato e hai seguito indicandocelo come unica vera meta da raggiungere. Chi ha avuto il piacere di conoscerti, chi ha avuto la gioia di vederti al bagliore della fiamma dei bivacchi, Dio nella natura che ci circonda, chi ha avuto il piacere di cantare insieme a te le canzoni della vita, chi ha avuto il piacere di essere svegliato dal tuo canto, chi ha avuto la fortuna di incrociare la propria strada con la tua ha ricevuto in dono una delle cose più belle che si possano ricevere: la passione per questo magnifico gioco chiamato scoutismo.

Buona strada Francesco! Adesso che sei seduto fra i bivacchi dei beati intorno al nostro Signore ricordati di noi, perché noi di te fieri sarem. E quando la sera, attorno ai fuochi di campo guarderemo le stelle, saremo sicuri che fra i nostri santi e i nostri beati ci sarai anche tu ad intercedere per noi presso DIO. […]” Dopo questo discorso, che abbiamo riportato solo in parte, è iniziata la cerimonia d’intitolazione dell’albero di ulivo a Francesco Asaro con la scopertura della stele commemorativa in cui si legge la seguente frase: “Siate nella gioia ma cercate la felicità, perciò: pregate sempre, amate sempre, servite sempre”.

Sotto quest’ultima è stata posta la data di nascita e di morte di Francesco accostata ai segni di pista scout che rappresentano l’inizio e la fine, in questo caso, del suo percorso di vita. Infine, gli scout presenti hanno rinnovato la loro promessa. L’albero di ulivo scelto per ricordarlo ha tre rami che rappresentano i tre punti della promessa scout. L'intitolazione di quest’ultimo a Francesco Asaro rappresenta un gesto concreto per mantenere vivo il suo ricordo e per trasmettere alle nuove generazioni di scout i valori che egli ha sempre incarnato.

L'albero, piantato nel cuore della base scout "Antalbo", diventerà un luogo di ritrovo e di riflessione, un simbolo permanente della dedizione e della passione di Francesco Asaro per lo scoutismo.

Di seguito riportiamo un piccolo filmato della cerimonia e un video ricordo realizzato da Michele Mezzapelle dedicato a Francesco Asaro. 

Caterina Mezzapelle

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