Mazara, porto canale, rimossi 4 relitti. Si attende l’avvio del tanto atteso dragaggio. Forse novità… Restano interrogativi

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
22 Novembre 2019 17:14
Mazara, porto canale, rimossi 4 relitti. Si attende l’avvio del tanto atteso dragaggio. Forse novità… Restano interrogativi

Negli ultimi giorni abbiamo ricevuto diverse domande da parte di cittadini in merito allo stato dell’arte dei lavori per la rimozione di 4 relitti nel porto canale e sia per il conseguente avvio dei tanto attesi lavori di dragaggio. Molti di loro lamentano che ad oggi non si registra nessun movimento di operai e mezzi di lavoro lungo le banchine del porto canale e più in generale del fiume Mazaro. Ricordiamo che lo scorso 30 ottobre vennero avviati i lavori  eseguiti dalla ditta Pacos di Naro (Ag), in collaborazione con la ditta mazarese Ambiente srl (che si è occupata dei rifiuti e dell’aspetto ambientale in merito all’intervento), per la rimozione del primo dei 4 relitti presenti nel tratto di fiume Mazaro compreso tra il piazzale Quinci ed il primo ponte (vedi ordinanza n.

48/2019 firmata dal Comandante della Capitaneria di Porto di Mazara del Vallo C.F. Vincenzo Cascio relativa a “Interventi di somma urgenza per la rimozione di quattro relitti all’interno del porto canale. Questi lavori –ripetiamo- necessari e propedeutici al dragaggio del fiume i cui lavori sono stati consegnati il 29 ottobre alla ditta alla ditta Ecol2000 di Messina nel corso di una pubblica cerimonia nella Capitaneria di Porto di Mazara. Abbiamo pertanto contatto il Comandante della locale Capitaneria di Porto, Vincenzo Cascio, il quale ci ha informato che i lavori per la rimozione dei 4 relitti, sotto la supervisione dei tecnici del Genio Civile diretto dall’ing.

Giancarlo Teresi, sono stati completati prima del tempo previsto. Questi lavori, qualora arrivasse autorizzazione dalla Regione e da altri enti di competenza potrebbero riguardare altri relitti, ce ne sono diversi, presenti all’interno del porto canale. Nicola Asaro, titolare di Ambiente srl, ci ha confermato la concreta possibilità che nei prossimi giorni possano essere rimossi altri 6 relitti (piccoli natanti affondati nell’alluvione del 10 novembre 2018) all’interno del porto canale. Un altro relitto, già da tempo nello stesso bacino, potrebbe essere rimosso a seguito di un iter ministeriale che prevede la rimozione anche di alcuni pescherecci affondati nel porto peschereccio, il cosiddetto “porto nuovo” di Mazara del Vallo La rimozione di questi relitti, alcuni presenti da tempo nell’intero bacino portuale, potrebbe –anche a parere dei tecnici- agevolare ancor di più i lavori di dragaggio che secondo quanto annunciato nel corso della conferenza stampa, alla presenza del Governatore Musumeci, lo scorso 29 ottobre, sarebbero dovuti iniziare entro la fine di novembre e che –secondo il titolare della Ecol2000, Pino Micali- potrebbero durare anche meno di 200 giorni.

All’inizio potrebbero esserci delle novità. I lavori di dragaggio del porto canale di Mazara del vallo -per un costo totale di 2 milioni di euro- riguarderanno –come ha spiegato lo stesso presidente della Regione- la bonifica e l’escavazione del porto canale, suddiviso in zone. Saranno dapprima tolti i rifiuti ingombranti dai fondali (cavi di acciaio, reti da pesca, sartiame, cavi di diversa natura, copertoni in gomma, legno, vetro, plastica, batterie esauste), poi, nel tratto compreso tra il ponte vicino lo stadio e il mercato ittico, si riporterà il fondale a -3 metri; dal mercato del pesce sino all’altezza del piazzale G.B.

Quinci a -4 metri; da piazzale Quinci e sino all’imbocco del porto a -6 metri; insomma un intervento per una superficie di circa 180 mila metri quadrati. L’ing. Teresi – sempre il 29 ottobre scorso- sottolineò che i fanghi prelevati, a seguito del carotaggio effettuato pochi mesi fa, per buona parte dovrebbero essere conferiti nella cosiddetta “Colmata B”, zona adiacente al porto di ponente; altri tipi di rifiuti e materiali speciali sarebbero conferiti invece in apposita discarica.

I lavori di dragaggio, a seguito ribasso d’asta, costeranno poco più di 836 mila euro, il resto saranno somme a disposizione per eventuali varianti). Premettiamo che i lavori rappresentano un primo stralcio, altra cosa la pulizia di tutto il tratto urbano del fiume Mazaro. Ricordiamo pure però che lo scorso dicembre, in una riunione politica al Rivoli, lo stesso Presidente Musumeci assicurò l’avvio di un progetto, con un fondo 15 milioni di euro circa, di “soil-washing” per ripulire, attraverso una “grossa lavatrice” i fanghi del porto canale, al fine di superare l’ostacolo (creato da alcuni ambientalisti ed avallato da alcune istituzioni) dello sversamento dei fanghi prelevati nell’area di “Colmata B” che ad oggi, in verità, nonostante gli stessi ambientalisti la proclamino area di interesse naturale, è ridotta ad una pattumiera.

Ovviamente con la cifra messa a disposizione per l’intervento, poco più di 800 mila euro, bisogna capire quale sarà la reale consistenza e l’efficacia dei lavori che saranno effettuati: saranno adeguati rispetto alle effettive necessità dei diversi operatori economici, in primis quelli del comparto peschereccio, che esercitano la loro attività lungo le stesse banchine del porto canale? Oppure sarà soltanto un lavoro superficiale? Ovviamente lo scopriremo a lavori ultimati. Altri due nostri interrogativi riguardano sia il livello della nuova analisi dei fanghi presenti nello stesso porto canale (non è esclusa infatti la presenza di metalli pesanti) che il trattamento e il conferimento dei fanghi che, a quanto sembra, andranno depositati in “vasca di colmata”, ci riferiamo, ovviamente, alla sopracitata “colmata B”, una questione non di poco conto e a causa della quale si sono persi, in dispute e conflitti con qualche associazione ambientalistica, tanti anni.

Francesco Mezzapelle

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