Mazara, Pesca, la flotta in porto a causa del maltempo e non per il caro gasolio

Nei serbatoi ancora gasolio acquistato a minor prezzo ed utilizzabile per la bordata di pesca pre-pasquale

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
16 Marzo 2022 09:37
Mazara, Pesca, la flotta in porto a causa del maltempo e non per il caro gasolio

A giudicare da questi primi tre mesi, il 2022 non è iniziato bene, anzi malissimo, per la marineria di Mazara del Vallo. Alla grave crisi che attanaglia la pesca mediterranea, già da circa 15 anni progressivamente aumentata per cause di diversa natura, si aggiungono anche le variabili “impreviste” dell’aumento vertiginoso del prezzo del gasolio e dell’incessante maltempo.

Dopo la prima bordata annuale al momento si trovano ormeggiati in porto (vedi foto da noi scattata) i circa settanta pescherecci di Mazara del Vallo (questo è il numero odierno della flotta mazarese a seguito anche della nefasta politica delle demolizioni non accompagnata da una ristrutturazione sostenibile della flotta): sono bloccati dal maltempo di questi giorni e che, secondo previsioni, si protrarrà fino a domenica prossima.

Finito il maltempo i pescherecci riprenderanno il mare per effettuare la bordata di pesca prima delle festività pasquali. Qualcuno pensava che l’aumento del gasolio oltre il prezzo di un euro per litro, il doppio rispetto a qualche mese fa, avrebbe fermato anche la flotta peschereccia mazarese; molte marinerie italiane lo hanno fatto nei giorni scorsi per scioperare contro la “speculazione” paventata dallo stesso Ministro per la Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, e per la quale è stata aperta un’inchiesta. La marineria di Mazara del Vallo ha però delle specificità che la contraddistingue da altre marinerie, in primis relativa alla durata delle bordate; altra specificità, o meglio anomalia, già peraltro appurata in questi decenni, la mancanza di unità nel farsi portavoce delle proprie istanze, insomma il noto individualismo che connota il comparto pesca mazarese che non ha nessuna guida. 

Molti armatori mazaresi i cui pescherecci sono tornati in questi giorni in porto hanno preferito “rabboccare” i serbatoi ove ancora presente gasolio acquistato, diversi giorni fa, prima del vertiginoso aumento, e prepararsi per una nuova bordata finalizzata a rifornire il mercato di prodotti ittici in vista della Pasqua; tutto ciò con la speranza che dopo la pausa pasquale il prezzo del gasolio possa tornare a livelli più normale magari con l’intervento del Governo attraverso ristori o effetti calmieranti. In pratica a Mazara del Vallo il problema caro gasolio è stato rimandato con l’inizio della campagna di pesca di primavera e si aggiungerà a quello della progressiva riduzione, a causa di divieti imposti dal Governo italiano, degli areali di pesca che sta compromettendo l’attività di nel Mediterraneo centrale, ed in particolare per la pesca a gambero rosso nei fondali delle acque internazionali antistanti la Libia e del Tirreno.

Francesco Mezzapelle

Ti piacciono i nostri articoli?

Non perderti le notizie più importanti. Ricevi una mail alle 19.00 con tutte le notizie del giorno iscrivendoti alla nostra rassegna via email.

In evidenza