Mazara, Nicola Cristaldi (Futuristi): "Che delusione amico mio..."

Un messaggio, a tratti criptico, del già due volte Sindaco rivolto probabilmente ad un suo giovane ex sostenitore

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
12 Ottobre 2025 12:35
Mazara, Nicola Cristaldi (Futuristi):

Pubblichiamo un testo dal titolo "Che delusione amico mio" del già due volte sindaco di Mazara del Vallo, già presidente dell'ARS e più volte deputato, nonchè fondatore e presidente del movimento politico-culturale "Futuristi", Nicola Cristaldi (in una foto scattata dal giornalista Giovanni Franco). Si tratta di un messaggio, a tratti criptico, rivolto forse a qualcuno in particolare, o probabilmente in generale ai giovani mazaresi. Ecco quanto si legge:

"Che delusione, amico mio. Avevo creduto, con la forza ingenua di chi ancora spera, che in questa città potesse nascere una nuova classe dirigente. Avevo intravisto nei volti di alcuni giovani la scintilla di un rinnovamento possibile, la passione autentica di chi si emoziona davanti a un’idea, di chi vibra ascoltando parole che non sono slogan, ma visioni di futuro. Li avevo visti ai miei comizi, con gli occhi accesi e il cuore pronto. Ripetevano le mie frasi gridate nelle piazze, e in quel coro avevo letto il segno di un risveglio, la promessa di un’epoca diversa.

Credevo che quelle emozioni fossero la prima pietra di un grande edificio fondato sull’onestà intellettuale, sul coraggio di lanciare sassi contro l’ipocrisia, l’avidità, e il servilismo che da troppo tempo soffocano la nostra comunità. Ho immaginato che voi, giovani di Mazara del Vallo, poteste essere la guida di un cammino nuovo, la continuità di un sogno nato da un’idea e destinato a restituire dignità a una società piegata ai piccoli interessi, alle feste di paese, ai panini con la salsiccia e ai provincialismi di chi non ha spina dorsale né visione.

E invece, tu, proprio tu, hai scelto la strada più facile. Ti sei confuso tra le file di chi un tempo combattevi. Hai venduto la tua anima al compromesso, e nel farlo hai tradito non solo te stesso, ma anche la speranza di chi aveva creduto in te. Vai avanti, ragazzo. Adesso marci con l’esercito della maggioranza. Ma non illuderti: nulla è rimasto com’era. Non sei più l’uomo di ieri. Hai oltrepassato la linea invisibile che separa i sognatori dai conformisti, i costruttori dai demolitori.

Oggi sei esattamente come quelli che avevi giurato di combattere".

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