Mazara, misteriosi avvelenamenti di gatti nei pressi di via Santa Ninfa

Una signora racconta di aver visto morire il proprio gattino avvelenato a pochi metri dalla sua casa

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
22 Luglio 2022 08:41
Mazara, misteriosi avvelenamenti di gatti nei pressi di via Santa Ninfa

“Ho visto morire il mio gattino Rico avvelenato”. Questo quanto racconta con le lacrime agli occhi la signora Semia Loussaief raccontando quanto accaduto nella serata del 9 luglio nei pressi di via Santa Ninfa, traversa di via Marsala. “Erano circa le ore 20.30 quando il mio gattino Rico, dopo aver mangiato è uscito di casa. Dopo un po’ –racconta Semia- mentre stavamo cenando abbiamo sentito miagolare fortissimo, siamo usciti fuori e a pochi metri dalla nostra abitazione abbiamo visto Rico per terra che schiumava dalla bocca e poi gli usciva anche sangue, dopo pochissimo è morto fra le mie mani.

Ho provato e provo ancora un dolore fortissimo, è come se ci fosse morto qualcuno in famiglia, era da un anno con noi. Mio figlio si è sentito male. Rico è stato avvelenato certamente da qualcuno, non è la prima volta che accade in questa zona”. Semia infatti sottolinea: “nel giro di tre mesi tre gatti della zona sono morti alla stessa maniera, c’è qualche criminale che si diverte ad avvelenare i gatti. Spero che questa persona sia individuata e paghi per questi reati”. (in foto collage di copertina: a sx il gattino Rico e a dx il luogo ove è morto avvelenato).

In italia l’uccisione o il maltrattamento di un’animale ha ripercussioni sia penali che civili. Chi uccide un animale senza che ve ne sia alcuna necessità (l’eutanasia degli animali è ammessa) è punito dalla legge con la reclusione. L’articolo 544 bis del codice penale, rubricato “uccisione di animali” recita: “Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da quattro mesi a due anni”. Ma non solo. Chi uccide un animale d’affezione è tenuto anche a pagare il risarcimento dei danni al proprietario oppure alle associazioni poste a tutela degli animali.

Francesco Mezzapelle 

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