Il problema della manutenzione del ponte sul fiume Arena, visibilmente in cattivo stato, è stato sollevato dalla nostra redazione più volte nel corso degli ultimi anni. Risollevammo il problema lo scorso 15 agosto a seguito della tragedia del crollo del ponte Morandi di Genova parlando nella necessitò di manutenzione periodica delle strutture. Le condizioni del ponte in acciaio sul fiume Arena destano molte preoccupazioni. Già l’8 aprile del 2018 la nostra redazione riportò la notizia della caduta in strada di alcune delle plafoniere della illuminazione poste sotto l’arcata del ponte ove transitano giornalmente migliaia di residenti nel quartiere e/o visitatori diretti verso Torretta Granitola o Tre Fontane.
Probabilmente avvertiti da cittadini miracolosamente scampati al rischio di essere colpiti dalle stesse vecchie plafoniere, intervennero Polizia Municipale e Vigili del Fuoco che chiusero il ponte per qualche ora per ripristinare condizioni di sicurezza per la viabilità. L’impianto si trovava già in precarie condizioni, con le plafoniere che mostravano penzolanti e che avrebbero ceduto a causa del forte vento che spira spesso dalle nostre parti. Ad essere state rimosse furono anche due dei supporti per l’illuminazione, posti in orizzontale sopra l’ingresso della rotatoria del Lungomare San Vito, che hanno subìto la stessa sorte della prima plafoniera, posta all’inizio dell’arcata in ferro, lato entrata SP38.
L’intervento ha scongiurato l’eventuale caduta delle luci, le quali in questo stato potevano seriamente, in caso di caduta, far male a qualcuno; soprattutto perché, specie con la bella stagione, proprio il ponte sul Fiume Arena è abbastanza frequentato da villeggianti della zona di Bocca Arena e Quarara e da amanti del jogging e delle domeniche fuori porta. Adesso infatti, si teme per le condizioni delle plafoniere rimaste appese (nella foto di copertina si nota la mancanza di alcune plafoniere cadute oltre che la ruggine in molte parti della stessa struttura ferrea).
Quella della possibilità di caduta delle plafoniere è soltanto una degli innumerevoli motivi di preoccupazione di un ponte che, dopo la sua realizzazione nel 2003, non ha quasi mai visto interventi di manutenzione e appare abbondantemente arrugginito (vedi foto n.2). Ricordiamo che l’organo istituzionale che ha competenza del ponte sul fiume Arena e il Libero Consorzio Comunale di Trapani, cioè l’ex Provincia Regionale di Trapani, al quale spetterebbe la manutenzione dello stesso (d’altronde il ponte rappresenta la parte iniziale della Strada Provinciale 38 che collega Mazara del vallo a Torretta Granitola i cui lavori di completamento e messa in sicurezza sono ripartirti pochi mesi fa dopo esser rimasti fermi più di 5 anni per intoppi di natura burocratica o politica).
Adesso sembra che la stessa ex Provincia si sia decisa ad avviare una manutenzione straordinaria del ponte: interventi di rimozione, pulizia e controllo delle parti ammalorate e di tutti gli interventi necessari ad un pieno ripristino funzionale per dare decoro, sicurezza e protezione contro i fenomeni corrosivi. Ad annunciarlo è stato il sindaco di Mazara del Vallo Salvatore Quinci informando la cittadinanza dell’approvazione da parte del Libero Consorzio di una determina dirigenziale n.
312/2019 nel quale delineate le procedure per l’affidamento dell’incarico professionale e di indagini conoscitive (controlli e prove) con completamento entro l’anno della progettazione e della sua approvazione. Il conferimento dell’ incarico professionale, per un importo di 129 mila euro, rappresenta la prima fase di un crono programma che porterà entro il 2021 ai lavori di “ripristino dello strato protettivo del ponte sul fiume Arena” con un investimento complessivo di 1 milione 150 mila euro già finanziati dal ministero Infrastrutture e Trasporti.
L’opera è stata inserita nel piano triennale delle opere pubbliche provinciali 2019/2021. Il crono programma prevede infatti che gli interventi inizino non più tardi del luglio 2020 per concludersi non oltre il giugno 2021. Onestamente pensiamo che si tratti di tempi un po’ lunghi per l’avvio dei lavori considerato le cattive condizioni del ponte ed il rischio giornaliero per l’incolumità dei cittadini. Speriamo che non succeda niente prima dell’avvio, fra un anno, dei lavori. Inoltre spesso un Piano triennale, per qualsiasi Amministrazione, rappresenta un “libro dei sogni” Il sindaco Quinci ha così dichiarato: “Il ponte sul fiume Arena da anni versa in una situazione di degrado.
Appena insediati abbiamo subito sollevato il problema al Libero Consorzio comunale di Trapani che con l’avvio delle procedure di affidamento della progettazione, ha impresso una forte accelerazione all’iter che porterà agli interventi”. L’attuale ponte sul fiume Arena fu fatto costruire da Giulia Adamo allora Presidente della Provincia (Deliberazione di Giunta della Provincia Regionale di Trapani n. 165 del 17/05/2002). Il costo complessivo per la sua progettazione e costruzione si aggirarono sui 7 milioni di euro.
Il ponte fu inaugurato nel maggio del 2003, proprio alla vigilia delle nuove elezioni provinciali che videro la rielezione a presidente di Giulia Adamo che di questa struttura si è sempre vantata citandola sempre parlando del suo curriculum politico. La nuova struttura in acciaio ad arco con campata unica di circa 90 metri sostituì il precedente ponte realizzato dal Genio Civile costruito negli anni ’70 in sostituzione del vecchio ponte divenuto nel tempo pericolante ed inadeguato considerato l’aumento considerevole dei veicoli.
Della necessità di manutenzione del nuovo ponte in acciaio si è parlato sempre più spesso negli ultimi anni. Nella scorsa consiliatura l’opposizione stimolò più volte l’Amministrazione Cristaldi ed in particolare l’allora assessore ai Lavori Pubblici Silvano Bonanno ad intervenire veementemente (così come fatto per la vicenda della SP. 38) presso il Libero Consorzio per l’avvio di lavori di manutenzione e messa in sicurezza del ponte sul fiume Arena. D’altronde l’argomento interessò già Bonanno quando lo stesso fin dal 2008 quando da consigliere provinciale sollecitò al Governo provinciale un intervento di manutenzione sullo stesso ponte.
Bonanno con il passare del tempo rincarò la dose sulla questione inviando poi nel novembre 2010 una ulteriore nota di protesta e di chiarimento riguardante le condizioni del ponte sul fiume Arena. Bonanno parlò perfino di “vicenda dai lati oscuri” rivolgendosi all’allora Presidente della Provincia, Mimmo Turano, per segnalare lo stato di degrado e di pericolosità, per automobilisti e pedoni, del Ponte Bocca Arena di Mazara del Vallo. Quei lavori vennero svolti l’anno successivo, fra marzo e aprile 2011; ovviamente non abbiamo elementi per esprimerci sulla qualità di quei lavori ed in particolare sulla verniciatura antiruggine.
Oggi il ponte sul fiume Arena si presenta –come abbiamo più volte soittolineato- in cattive condizioni, in molte delle sue parti eroso dalla ruggine e quindi necessitante di immediata manutenzione, ma anche ancor più pericoloso vista la caduta dei pesanti fari di illuminazione. Quanto alto deve essere il pericolo per automobilisti e pedoni, prima che si torni ad intervenire per una adeguata manutenzione dello stesso ponte? O sia aspetta un suo cedimento strutturale? La vicenda –come avvenuto già per altre- in prossimità di elezioni provinciali dirette (possibilità evitata dalla sentenza della Corte Costituzionale circa un anno fa) rischiò di essere strumentalmente utilizzata per fini politici-elettorali… Adesso sembra che qualcosa si muova, vigileremo comunque sui tempi e modalità di intervento.
Francesco Mezzapelle