Mazara, le nuove frontiere del “Turismo Azzurro”: ittiturismo e pescaturismo

Interessante incontro sabato 15 marzo organizzato dal Gal Trapanese e dal Comune

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
16 Marzo 2025 12:20
Mazara, le nuove frontiere del “Turismo Azzurro”: ittiturismo e pescaturismo

Ittiturismo e pescaturismo come opportunità economiche per il settore della pesca di Mazara del Vallo, oltre che per l’intera Sicilia, per coniugare la valorizzazione delle tradizioni marinare con lo sviluppo di un turismo esperienziale autentico e sostenibile. Di questo si è discusso nella mattinata di sabato 15 marzo, presso il il Collegio dei Gesuiti, nell’incontro dal titolo “Ddl Turismo Regione Siciliana 2025 la Rivoluzione del turismo azzurro-Le Aziende Ittiche e la nuova frontiera dell'ospitalità" organizzato dal Gal Pesca Trapanese in collaborazione con il Comune di Mazara del Vallo e che ha visto la presenza di un discreto numero di operatori ittici interessati ad investire nel turismo (in foto-collage di copertina alcune nostre immagini dell'incontro).

A moderare i lavori è stato il direttore del Gal Pesca Trapanese, il dott. Giampiero Cappellino, il quale ha sottolineato l’importanza dell’evento: “Il settore della pesca siciliana compie un passo storico verso la diversificazione e l’integrazione con il turismo: con l’approvazione del nuovo DDL Turismo dell’Assemblea Regionale Siciliana, le aziende ittiche potranno offrire servizi di ospitalità, alla stregua delle altre strutture turistiche, sia presso le abitazioni a terra che a bordo delle proprie imbarcazioni.

L’inserimento di queste attività nel registro regionale del turismo azzurro, con l’assegnazione di un codice identificativo specifico che dal 1° gennaio 2025 – ha spiegato Cappellino- è un obbligo nazionale, rappresenta una garanzia di trasparenza e legalità, oltre che una leva strategica per attrarre nuovi flussi turistici ed offrire loro esperienze autentiche, alla scoperta delle tradizioni delle marinerie locali”. A portare i saluti del sindaco Salvatore Quinci è stata l’assessore al Turismo, Cultura ed Eventi, Germana Abbagnato, la quale si è detta entusiasta per le nuove possibilità offerte dalla nuova legge regionale n.6 del 25 febbraio scorso sottolineando: “lo sviluppo della Città passa attraverso la pesca.

Alla recente Bit di Milano abbiamo portato il nostro mare e le eccellenze legate ad esso. L’innovazione –ha aggiunto- è un’opportunità che dobbiamo cogliere. Questo è punto d’inizio di un bel percorso”. Il maestro chef Paolo Austero ha parlato dell’esperienza della Bit con il racconto della presentazione di un piatto tipico dei vecchi marinai, la cosiddetta “ghiotta ri pisci”. Successivamente è intervenuto Natale Amoroso, operatore ittico proprietario di un ittiturismo, “La Tramontana”, a Trapani che è stato in grado di cogliere le nuove possibilità offerte dalla “riforma”.

Amoroso, insieme al dott. Leonardo Catagnano, dirigente del Dipartimento Pesca del Mediterraneo, hanno illustrato il percorso legislativo che ha portato di recente l'Assemblea Regionale Siciliana ad approvare, all’unanimità, un emendamento alla legge sul turismo, proposto dall'on. Giuseppe Bica (FdI), che inserisce le aziende ittiche nell'elenco regionale delle strutture turistico-ricettive. Questa norma equipara gli imprenditori ittici agli agriturismi, permettendo loro di offrire servizi di alloggio sia a terra che in barca.

Dal 1° gennaio 2025, le strutture riceveranno un codice identificativo regionale (CIR) con valenza nazionale (CIN), garantendo trasparenza e legalità. L’iniziativa punta a rilanciare il settore della pesca attraverso la diversificazione, creando opportunità per giovani e donne nelle comunità costiere. Con l'emendamento presentato da Giuseppe Bica, deputato regionale di Fratelli d'Italia, la normativa siciliana sulla pesca si evolve, permettendo ai pescatori professionisti di ampliare le proprie attività al settore turistico con servizi di ospitalità e accoglienza, sia a terra che in barca.

Fino ad oggi, l'ittiturismo in Sicilia era possibile, ma limitato. La legge regionale del 2019 non prevedeva la possibilità per i pescatori di offrire un'ospitalità strutturata, come il pernottamento, e mancavano riferimenti normativi che permettessero una piena operatività nel settore turistico. Con il nuovo emendamento, questa lacuna viene colmata. A partire dal 1° gennaio 2025, sarà attivo un Codice Identificativo Regionale (CIR) per le strutture di alloggio in aziende ittiche, che avrà valenza nazionale grazie all'associazione con un Codice Identificativo Nazionale (CIN).

Le attività di ittiturismo e pescaturismo con servizi di alloggio verranno registrate nel nuovo "registro regionale del turismo azzurro". L'assegnazione del codice da parte del Dipartimento Regionale del Turismo garantirà maggiore trasparenza e legalità. Leonardo Catagnano ha assicurato che il prossimo passo della Regione sarà quello di destinare dei fondi, si pensa inizialmente a 2/3 milioni di euro, in un capitolo ad hoc con l’emanazione di bandi per potere favorire l’investimento nel settore.

Ad oggi in Sicilia vi sarebbero circa una quindicina di aziende di pescaturismo (una a Mazara del Vallo) e due di ittiturismo. E’ intervenuto l’on. Bica che ha sottolineato: “si tratta di un risultato importante che finalmente riconosce e valorizza il ruolo degli imprenditori ittici nel settore turistico-ricettivo. Con questo emendamento abbiamo colmato un vuoto normativo che penalizzava un comparto fondamentale per l'economia siciliana".

Il provvedimento apre nuovi scenari: i pescatori potranno ospitare turisti, organizzare esperienze di pescaturismo, attività didattiche e avviare servizi di ristorazione con prodotti locali.Le aziende ittiche potranno accedere a fondi sia per la pesca che per il turismo, ampliando le risorse per imbarcazioni, strutture e formazione. “Adesso –ha aggiunto Bica- bisogna lavorare sugli specifici decreti di attuazione delle nuove norme.

Questo lavoro rappresenta il risultato di una continua e attenta interlocuzione con il territorio e a favore dell’intera filiera. Oggi plaudiamo ad un metodo che è risultato vincente ma siamo solo all’inizio, pronti ad accogliere proposte e suggerimenti”.

Francesco Mezzapelle  

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