Mazara, la Città ed il suo “mal da rifiuti”. Cittadini si mobilitano. La differenziata unica via d’uscita

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
11 Luglio 2016 07:30
Mazara, la Città ed il suo “mal da rifiuti”.  Cittadini si mobilitano. La differenziata unica via d’uscita

Questa mattina abbiamo voluto verificare di persona il problema rifiuti che attanaglia la Città da diversi giorni. Abbiamo così raggiunto la via Forlì, per intenderci la via compresa fra via Diodoro Siculo e via Favara Scurto, accanto all’ex scalo della frutta adiacente allo stadio “Vaccara”. Per chi raggiunge la via Forlì da via Diodoro Siculo si trova di fronte, dopo la circa, una decina di cassonetti rifiuti.

Spessissimo in questo sito, come in altri,  negli ultimi mesi sono stati accatastati rifiuti di ogni genere, senza nessun ritegno, creando a causa della mancata raccolta, un vera discarica a cielo aperto tanto da infettare l’area e l’aria circostante; diversi residenti nelle vicinanze sono stati costretti a lasciare le proprie abitazioni facendosi ospitare da amici o raggiungendo seconde abitazioni.

Stamattina però quei cassonetti (vedi foto n.1) erano vuoti, ciò ci ha sorpreso positivamente. Abbiamo aspettato circa 10 minuti, ed in quei dieci minuti però abbiamo notato qualcosa che ci deve far riflettere. Sono transitate e fermate ben 10 auto i cui conducenti hanno buttato, nonostante abbiamo fatto notare ad alcuni di loro il comportamento non corretto, la spazzatura in quei cassonetti, ovvio che a fine giornata la spazzatura si sarebbe accatastata. Comprendiamo pertanto che rimane difficile inculcare una diversa mentalità ed anche le regole visto che l’immondizia si può conferire dopo le ore 21 e fino alle primissime ore del mattino (vi è un regolamento comunale ad hoc).

Al di là di questa constatazione e riflessione mattutina, l’emergenza rifiuti ed i relativi problemi sanitari ed ambientali permangono e di questo sono responsabili in primis le autorità competenti, ad ogni livello, regionale e locale, ognuno per la propria parte. E bene hanno fatto dei cittadini, vedi ad esempio Domenico Di Maria e Benedetto Apollo (ma altri hanno fatto e stanno facendo lo stesso), a sporgere querela (vedi foto n.2) contro ignoti per il disastro ambientale che sta mettendo in ginocchio il territorio mazarese forse in maniera determinante.

Riportiamo a proposito una nota del “Comitato Cittadino Mazara del Vallo”:

“A Mazara del Vallo è ormai assodata l’esistenza di una emergenza rifiuti che con il passare dei giorni , soprattutto in questo periodo di caldo africano , potrebbe trasformarsi degenerando in una emergenza sanitaria e in un serio problema per l’incolumità dei cittadini . Nessuno riesce ad indentificare le responsabilità di questo disastro; i cittadini sentono l’intero paese abbandonato dalle istituzioni che non fanno altro che attribuire uno all’atro le responsabilità dell’intera vicenda.

Nonostante ciò in città non accade nulla; il cittadino Mazarese continua tranquillamente a fare la propria vita, inconsapevole forse del rischio sanitario, e tra una passeggiata e l’altra, tra una fotografia postata su un social e la facciata sdegnata durante il transito davanti ai cumuli di rifiuti, si lamenta soltanto, puntando il dito nel vuoto per poi tornare alla propria vita, non curante del diritto violato. In realtà un piccolo gruppo di abitanti coscienziosi sembra aver iniziato una battaglia civica contro ignoti: su iniziativa di un loro concittadino una trentina circa di residenti Mazaresi si sono riuniti in una sorta di comitato cittadino , apolitico e apartitico e soltanto civico, nel tentativo di creare una voce unica unendosi all’azione legale iniziata dal loro compaesano Domenico DI Maria , perito assicurativo , che ha già presentato una querela alla Procura della Repubblica ai fini di individuare il responsabile della tragica situazione .

Certo , considerato che la città di Mazara del Vallo ha oltre 50000 abitanti , vedere solo trenta persone lottare per il proprio paese risulta essere veramente poca cosa. Onore allora a questi cittadini che hanno impiegato il proprio tempo togliendolo al lavoro, alle famiglie o al tempo libero mettendoci cuore e amore per una città come Mazara del Vallo che merita di essere alla ribalta della cronaca per la sua bellezza e non certo per questi fatti. I trenta “dissidenti” , se cosi possiamo chiamarli, auspicano che altri Mazaresi possano unirsi alla loro battaglia in difesa dei propri diritti attivandosi in azioni concrete e non solo in allegre e pseudo disgustate chiacchiere da bar”.

Nel frattempo per discutere sulla questione emergenza rifiuti è stata convocata, per stasera alle ore 21 presso Camera del Lavoro di Mazara del Vallo in Via Gian Giacomo Adria, una riunione aperta a tutti i cittadini.

Siamo altresi d’accordo che ci vogliamo nuove strategie in materia di raccolta rifiuti per arrivare, spesso, a tale situazione. Siamo pertanto d’accordo con quanto espresso negli ultimi giorni in materia dal M5S mazarese, e lo dichiariamo, e credo che lo siano anche altri moltissimi cittadini di diversa appartenenza politica, che la via d’uscita definitiva è il potenziamento della raccolta differenziata. Altre strategia ci appaiono dannose per diversi motivi, anche per la possibilità di interessi celati. Ecco la nota:

Chiediamo a gran voce la raccolta differenziata porta a porta in tutta la città! Già da diverso tempo viviamo in una città sommersa dai rifiuti e da ciò che ne consegue in termini di salubrità dell'aria, insetti, ratti e così via. Gli immensi disagi che la nostra città, il territorio provinciale e la nostra regione vivono, scaturiscono dalla saturazione delle discariche, ormai colme di rifiuti e quindi dalla riduzione della capacità di conferimento nelle stesse, in un sistema ormai al tracollo e totalmente fallimentare della gestione dei rifiuti.Una risoluzione europea indica chiaramente che entro il 2020 dovranno chiudersi sia le discariche che gli inceneritori, e assistiamo ancora nel 2016, allo scarico di responsabilità di una classe politica che non considera la “raccolta differenziata” la via maestra da seguire, ma discute di termovalorizzazione dei rifiuti nella nostra terra.

Da tempo si è compreso che gli obiettivi di una società lungimirante e rispettosa dell'ambiente, delle risorse e delle generazioni future non può fondarsi su questo paradigma errato.Bisogna prendere coscienza che l'ipotesi di termovalorizzare e bruciare i rifiuti è figlia di una logica ormai superata e deleteria per tutti.“Le condizioni igienico-sanitarie delle strade mazaresi – dichiara il portavoce in consiglio comunale Nicolò La Grutta - sono letteralmente inenarrabili! Non si perda ulteriore tempo.

L’amministrazione deve immediatamente attivarsi per effettuare in tutta la città la raccolta differenziata porta a porta, al fine di rendere Mazara indipendente dalle criticità inerenti il conferimento dei rifiuti indifferenziati in discarica.”Bisogna mettere in campo sistemi per azzerare i rifiuti, riutilizzare, riusare e riciclare tutto, introdurre una “tariffa puntuale” (chi più inquina o produce rifiuti più paga), e organizzare la raccolta porta a porta con la tracciabilità dei sacchetti.Solo così avremo città pulite, periferie pulite, falde acquifere al sicuro e l'indipendenza da discariche e da inceneritori mantenendo l’aria e l’ambiente puliti e salubri.“L'unica via possibile da seguire – dichiara il portavoce all'ARS Sergio Tancredi - è quella di applicare la strategia rifiuti zero”.Il nostro augurio è che nelle istituzioni si lavori affinché si possano creare le migliori condizioni possibili atte a semplificare la vita dei cittadini e non a complicarla ulteriormente.

Francesco Mezzapelle

11-07-2016 9,15

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