E’ un problema che ormai attanaglia Mazara del Vallo, e, per la verità anche qualche realtà viciniora, da alcuni anni a questa parte: le lunghe file di auto in attesa davanti ai passaggi a livello che tagliano in due la città. Quello delle lunghe attese ai passaggi a livello è un problema che si ripete quasi quotidianamente e per il quale riceviamo segnalazioni continue da parte dei cittadini. Il problema si è acuito, molti cittadini, soprattutto nelle ore di punta, con file di auto e altri mezzi in lunghissime file a partire dalle barre dei passaggi a livello fra la via Salemi e piazza Matteotti, fra la via Castelvetrano e C/so A.
Diaz (in foto collage di copertina via Salemi e in C/so A. Diaz), fra via Roma e via Marsala, di via Madonna del Paradiso; punti nodali della città, provocando intasamenti mai visti considerato l’orario di chiusura degli esercizi e l’uscita degli studenti dalle scuole. Per non parlare anche dei passaggi a livello più “periferici”, quelli di Miragliano e viale Africa. Cresce la rabbia e amarezza di molti cittadini costretti ad aspettare molto tempo dietro ad un passaggio a livello cittadino.
In questi anni il problema è stato più volte sollevato dalla nostra redazione. Ricordiamo che il 31 marzo 2021, a seguito della demolizione dell’ex casello ferroviario di via Mongitore (il problema della strettoia non è stata completamente risolto), nel corso di un sopralluogo congiunto “Comune-Rete Ferroviaria Italiana” l’allora assessore all’Innovazione Vincenzo Giacalone, ribadì il disagio che automobilisti e centauri vivevano ogni giorno per i lunghi tempi di attesa dinanzi ai passaggi a livello in Città.
Lo stesso Giacalone annunciò la richiesta alla RFI dei tabulati dei tempi di chiusura degli ultimi anni per poter effettuare delle valutazioni e la successiva richiesta di un intervento per attenuare il disagio. Il Comune ha ricevuto i suddetti tabulati? E’ stata inoltrata la richiesta ufficiale alla RFI? Del problema è stato investito l’assessore regionale ai Trasporti Alessandro Aricò sulla criticità che persiste da tempo. Sappiamo che il problema del trasporto ferroviario è stato affrontato l’anno scorso, proprio di questi tempi , nel corso di una riunione fra il sindaco Salvatore Quinci ed il sindaco di Petrosino Giacomo Anastasi.
Così si attendeva una concreta soluzione al fine di risolvere una problematica che incide nella vita quotidiana dei cittadini mazaresi.
Il problema dei passaggi a livello in Città e della linea ferrata è stato spesso al centro del dibattito politico. Il progetto dell’eliminazione della linea ferrata Mazara-Campobello fu sostenuto dalla prima Amministrazione Cristaldi ma poi abbandonato, insieme a quello dell’eliminazione dei passaggi a livello che attraversavano la Città, a seguito dell’intervento dell’allora Ministro dei Trasporti Altero Matteoli che proprio a Mazara ribadì al primo cittadino mazarese l’impossibilità di eliminare la via ferrata perchè presente nelle carte militari.
L’idea di eliminare una parte della linea ferrata in città fu ripresa però dalla attuale Amministrazione comunale guidata da Salvatore Quinci. Lo si evince scorrendo il Piano Triennale delle Opere Pubbliche 2019-2021 approvato nel settembre 2019 dalla Giunta e poi dal Consiglio comunale. Nel Piano per il 2020 era prevista l’eliminazione, con un investimento da 24 milioni di euro, della linea ferrata dalla stazione di Campobello di Mazara alla nuova stazione di Mazara che verrebbe costruita in contrada Carmine con un investimento da 3 milioni di euro.
Probabilmente perché la nuova Amministrazione si era insediata da pochi mesi, non fu però indicata, così per tutte le opere previste nel Piano per il 2020 ed il 2021, la tipologia delle risorse da attingere. Riuscirà la prossima Amministrazione, quella che governerà la Città nel quinquennio 2024-2029 se non ad eliminare la ferrovia che attraversa la Città (ci sembra un progetto irrealizzabile) almeno a trovare una soluzione per evitare le lunghe attese ai passaggi a livello? Speriamo
Francesco Mezzapelle