A seguito dell'approvazione in Consiglio comunale del Piano Tari 2017 con la rideterminazione delle tariffe della tassa di raccolta dei rifiuti, che ha registrato il voto contrario dei consiglieri del PD, il Partito democratico interviene sulla questione con ulteriori precisazioni.
“Risulta poco credibile – ribadisce infatti il consigliere Di Liberti – presentare un piano che preveda un abbassamento delle tariffe a fronte di un aumento complessivo del costo del servizio, proponendolo nell'ottica della volontà, da parte dell'amministrazione comunale, di riduzione del peso fiscale sui contribuenti quando sappiamo che la nostra città, dal 2009 ad oggi, ha visto aumentare l'addizionale comunale IRPEf al massimo, le aliquote IMU, gli oneri dei servizi cimiteriali e di urbanizzazione, e tutto ciò senza che si sia registrato un miglioramento dei servizi; anzi, al contrario, la città ha perduto importanti uffici periferici come quello della Camera di Commercio, dell'Agenzia delle Entrate e il Giudice di Pace”.
Il Partito democratico denuncia contestualmente l’eccessivo aumento del costo generale del servizio di raccolta rifiuti, quantificato in 13 milioni di euro per l’anno 2017 (rispetto ai 5 milioni del 2009 e ai circa 8 milioni di euro approvati nel 2014) .Un aumento dei costi che non riflette alcun miglioramento nel servizio di raccolta differenziata, che rimane a livelli molto bassi, relegandoci agli ultimi posti in provincia. Abbiamo quindi un costo della raccolta simile a quello dei grossi comuni come Trapani e Marsala ma con un livello di differenziata molto più basso, tanto che la nostra città ha sofferto più delle altre la grande emergenza estiva derivante dalle difficoltà di raccolta e conferimento in discarica degli rsu (essendo la quasi totalità dei nostri rifiuti di natura indifferenziata).IL PD ribadisce il proprio parere contrario alla delibera presentata dall'amministrazione e sottolinea come già l'estate scorsa avveva preannunciato, con una propria nota, come la gestione della raccolta dei rifiuti in emergenza avrebbe prodotto inevitabilmente una lievitazione dei costi.Posto ulteriormente che - a fronte di un notevole aumento del costo della raccolta - abbiamo una raccolta differenziata che non ha ancora dato risultati tangibili perchè non avviata col sistema del “porta a porta” che è l'unico che sensibilizza, motiva e responsabilizza la maggioranza dei cittadini, compresi i più “resistenti”, ma soprattutto che la riduzione delle tariffe prodotta in delibera sarebbe supportata da un ipotetico e potenziale incremento di introiti calcolato sulla base di una previsione di stima basata sulla presunta individuazione di più di 9.000 utenze fantasma, si materializzano due importanti questioni:9.780 utenze è un numero abnorme rispetto alla densità della popolazione mazarese.
Come è potuto accadere che un numero cosi alto di utenze domestiche, e non, possano essere sfuggite ad ogni tipo di controllo in questi anni? E, soprattutto, chi rimborserà i cittadini virtuosi che hanno pagato anche per altri e che si sono fatti carico per intero del costo di un servizio che avrebbe dovuto essere ripartito equamente tra tutti i cittadini?E se molte di queste utenze fantasma risultassero inesistenti perchè la gran parte ancora da verificare, portando quindi un gettito inferiore rispetto alla stima attesa, chi dovrebbe farsi carico a quel punto dell'aumento di circa 5 milioni dei costi di raccolta?Ed inoltre, se tra le utenze “emerse” figurano pure 4 ospedali e 32 stabilienti balneari, presenze e numeri assolutamente irreali per la nostra città, quale attendibilità può avere una siffatta operazione di “stanamento” ?
(in foto da sx segretario Pd Mazara Teresa Diadema e consigliere Francesco Di LIberti)
Comunicato stampa4/4/2017{fshare}
