Mazara, nuovo Ospedale “Ajello”: una grande “pagnotta elettorale”? E la Radioterapia complessa? Dubbi anche da parte dell’ex assessore Massimo Russo.

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
18 Ottobre 2016 05:56
Mazara, nuovo Ospedale “Ajello”: una grande “pagnotta elettorale”? E la Radioterapia complessa? Dubbi anche da parte dell’ex assessore Massimo Russo.

Venerdì 28 ottobre, alle 11, l’assessore regionale alla Salute Baldo Gucciardi, il direttore dell’Asp di Trapani Fabrizio De Nicola, il dirigente del settore tecnico dell'Asp Francesco Costa e il direttore dei lavori Antonio Sindoni apriranno la nuova struttura dell’Ospedale “A. Ajello” al sindaco della Città Nicola Cristaldi e alle autorità civili, militari e religiose, e incontreranno la stampa.

Così è stato annunciato nei giorni scorsi, attraverso una nota del Comune di Mazara, la fine dei lavori di ristrutturazione e adeguamento dell’ospedale Abele Ajello, affidati al consorzio Conscoop di Forlì e avviati il 30 luglio 2013.

L’impresa costruttrice ha infatti consegnato il nuovo ospedale di Mazara del Vallo all’Azienda Sanitaria Provinciale di Trapani. Per la realizzazione del complesso ospedaliero l’ASP ha usufruito di un finanziamento comunitario di 32,4 milioni di euro del piano operativo Fesr 2007/2013.

“Non si è trattato solo di lavori di ristrutturazione - ha spiegato direttore generale dell’ASP Fabrizio De Nicola - ma della realizzazione di una vera e propria nuova struttura ospedaliera, moderna e all’avanguardia. Abbiamo mantenuto – ha concluso- una promessa fatta ai mazaresi quando nel 2011 ci era stato imposto di chiudere l’ospedale per carenze in materia di sicurezza”.

L’inizio delle attività -si legge nella stessa nota- avverrà appena completati i collaudi già avviati e con il rilascio del certificato di agibilità. “Il nuovo ospedale – ha detto l’assessore regionale alla Salute Baldo Gucciardi – viene inoltre dotato di attrezzature e macchinari di ultima generazione, come quelle per la radioterapia. L’Abele Ajello è pronto così ad essere una struttura fiore all’occhiello della sanità regionale”.

Ma la questione radioterapia non è così semplice, infatti secondo le carte, cioè il Piano Ospedaliero regionale, il nuovo reparto mazarese di radioterapia, già dotato di acceleratore lineare (vedi foto) e di altri macchinari, non godrebbe della qualifica di Unità “complessa” bensì sarebbe “dipartimentale”, in sostanza dipenderebbe dal reparto di Radioterapia del Sant’Antonio Abate di Trapani che avrebbe già sulla carta la qualifica di unità “complessa”.

Tutto normale salvo il fatto che a Trapani il Reparto di Radioterapia ancora non esiste, ma sulla carta è già previsto a più alto livello rispetto a quello mazarese. Come è possibile? Semplice: potere della politica, in quanto l’ex capoluogo di Provincia godrebbe un maggior peso nei fragili equilibri politici regionali. Trapani è un terreno ed un serbatoio elettorale superiore a Mazara del Vallo, inoltre è anche sede dell’Asp territoriale. Su tale questione pertanto si registra l’imbarazzo, seppur non manifestato apertamente, da parte dello stesso assessore Gucciardi ma anche dell’On. Nino Oddo, e di qualche altro esponente politico, che non possono certamente perdere Trapani ma al tempo stesso devono tenere buoni i tanti elettori mazaresi conquistati in questi anni.

Sulla questione il Centro Studi “La Voce” aveva così scritto nei giorni scorsi: “Pietire un primo periodo di primariato a Mazara, in attesa che si realizzi a Trapani una struttura adeguata, sa di mortificante richiesta di una elemosina solo simbolica, perché transitoria.. Come dire: per le piccole beghe da campagna elettorale, cerchiamo di avere un contentino, a cui ciascun pretendente alla poltrona di Cristaldi, cercherà di appendere il suo bisunto cappello”.

Nel frattempo il mese scorso si è costituito ieri sera un comitato civico spontaneo “Pro Radioterapia a Mazara del Vallo” con l’obiettivo di organizzare una raccolta di firme per una petizione popolare a favore di una struttura complessa di radioterapia presso il Presidio Ospedaliero di Mazara del Vallo. Nel corso della primo incontro, al quale hanno partecipato circa 80 cittadini, si è deciso di promuovere la petizione nell’interesse di tutto il territorio della Provincia di Trapani e di coinvolgere il maggior numero di cittadini possibile.“Non ha senso – è stato sottolineato nel corso dell’incontro - istituire una struttura complessa di radioterapia presso l’Ospedale di Trapani-Erice, dove ancora non è stata realizzata nessuna opera, negandola invece al Presidio Ospedaliero di Mazara del Vallo dove tutto è già pronto e dove può essere realizzato un grande progetto che può anche divenire un rete oncologica”.

Attraverso la Costituzione di questo Comitato Popolare si dà il via al coinvolgimento dei cittadini ed alla sottoscrizione della petizione attraverso la realizzazione di banchetti nelle piazze. Il Comitato ha predisposto il modello per la petizione a favore della radioterapia complessa a Mazara del Vallo.

Chissà forse la qualifica di radioterapia dipartimentale (e non complessa) per il reparto del nuovo “Ajello” è frutto di una regressione della stessa struttura ospedaliera? Il nuovo ospedale mazarese, quando sarà pienamente operativo (anche su questo bisognerà verificare) sarà una struttura di livello o di base, la speranza che non diventi soprattutto una struttura di lungodegenza. Le unità disseminate in altri ospedali viciniori, ad esempio cardiologia, ortopedia, chirurgia, torneranno a rivivere i fasti di un tempo quando all’Ospedale “Ajello” si effettuavano interventi di alto livello?

Concludiamo con quanto dichiarato lo scorso fine agosto, nel corso di una lunga intervista rilasciata all’emittente Televallo, da Massimo Russo . L’ex assessore regionale per la salute, vero e unico “deus ex machina” del maxi-finanziamento da oltre 30 milioni di euro per la ristrutturazione dell’ospedale Abele Ajello, ha voluto dire la propria, da “semplice cittadino”, sul nosocomio mazarese. Il magistrato, che dopo la “parentesi” politica nel governo guidato da Raffaele Lombardo adesso svolge l’incarico di giudice di sorveglianza in Campania.

Un confronto, al quale hanno preso parte anche il deputato regionale del Movimento 5 Stelle, Sergio Tancredi, e il consigliere comunale del Psi, Francesco Foggia, durante il quale l’ex assessore ha voluto dire la sua “verità” su quanto sta accadendo attorno all’Abele Ajello e, in particolare, attorno alla querelle sulla radioterapia. Ebbene, Russo ha definito “illogica e senza senso” la scelta di attivare una struttura complessa al Sant’Antonio Abate di Trapani, dove la radioterapia esiste soltanto sulla carta, e una struttura semplice dipartimentale a Mazara, dove, invece, è già stato installato l’acceleratore lineare.

Una scelta che per Russo pregiudica, di fatto, la possibilità di poter sviluppare un polo oncologico d’eccellenza all’Abele Ajello, come aveva “pensato” l’ex assessore mazarese. Da qui, l’appello ai cittadini e a tutta la politica mazarese affinché faccia fronte comune e spinga l’assessore regionale per la salute, Baldo Gucciardi, a tornare sui propri passi e per avere “un ospedale che abbia una dimensione diversa da quella del passato, non solo dal punto di vista architettonico, ma anche dei contenuti”.

D’altronde, ha evidenziato Russo durante la trasmissione, la differenza tra una struttura semplice e una complessa di radioterapia c’è e non è da poco, come il numero di medici e infermieri e l’autonomia organizzativa e finanziaria. “Così come prevede l’attuale piano di riordino”, ha affermato senza mezzi termini Russo, “l’ospedale di Mazara sarà soltanto una fotocopia dei nosocomi di Castelvetrano e Marsala”. “Se fossi stato ancora assessore”, ha aggiunto il magistrato, “non avrei fatto queste scelte”.

Dietro nostra sollecitazione, inoltre, Russo ha affermato che avrebbe votato contrario al piano approvato all’unanimità dalla conferenza dei sindaci del Trapanese. Come si ricorderà, invece, il comune di Mazara, rappresentato in quell’occasione dall’assessore Vito Billardello, ha votato favorevolmente al piano della rete ospedaliera predisposto dall’Asp. In pratica, secondo Russo del polo oncologico “pensato” alcuni addietro non sarebbe rimasto nulla.

“Soltanto attorno a una struttura radioterapica complessa”, ha sottolineato ancora l’ex assessore, “si può costruire un polo oncologico e far decollare un centro d’eccellenza”. Infine, Russo ha lanciato una proposta: in attesa che a Trapani venga realizzata la radioterapia, la struttura complessa venga attivata all’Abele Ajello. “Se non si parte dalla radioterapia complessa”, ha concluso Russo, “resterà soltanto un sogno quello di avere un polo oncologico a Mazara”.

Probabile che tocchi anche a Massimo Russo, come ad altri illustri mazaresi del passato, la sorte di non esser considerato "profeta in patria"? Quanti rappresentanti politici ed istituzionali, regionali e locali, piccoli e grandi, saliranno sul “carro del vincitore”? In quanti si spartiranno la “pagnotta elettorale” da giocarsi nelle relative sedi? Se ne ricorderanno i cittadini-elettori?

Francesco Mezzapelle

18-10-2016 7,30

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