Mazara, Il Museo del Satiro Danzante in un servizio de “Le Iene”: troppi custodi (18) e pochi servizi. “Bisogna far conoscere la bellezza!”

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
13 Marzo 2017 11:04
Mazara, Il Museo del Satiro Danzante in un servizio de “Le Iene”: troppi custodi (18) e pochi servizi. “Bisogna far conoscere la bellezza!”

Il Museo del Satiro di Mazara del Vallo è stato oggetto di un servizio andato in onda ieri sera nella trasmis- sione “Le Iene” in onda su Italia 1. La “iena” Gaetano Pecoraro nella sua inchiesta intitolata “La casta dei custodi museali siciliani” dopo essersi recato alla Casa-Museo di Luigi Pirandello ad Agrigento che ha addirittura 60 custodi mentre la Villa del Casale di Piazza Armerina pochissimi custodi (12) quando ne avrebbe bisogno di altri ancora. Fra i Musei in sovrannumero di custodi Gaetano Pecoraro ha visitato il Museo del Satiro di piazza Plebiscito.

 Nel servizio si è messo in evidenza la presenza di 18 custodi che a rotazione si alternano in un’area museale di pochi metri quadrati ove custodita la statua del Satiro Danzante ed altri pochi reperti. Sul Museo Satiro è stato "interrogato" anche l’attuale Assessore regionale ai beni Culturali ed Identità Siciliana, avv. Carlo Vermiglio, il quale, ammettendo che la sua nomina è stata prettamente politica (“Hanno chiesto un nominativo ed hanno scelto me”). In evidente stato di imbarazzo l'Assessore non ha saputo rispondere alla domanda sul Museo del Satiro (in foto copertina la facciata del Museo) ed in generale sulla dislocazione dei custodi nei musei siciliani di competenza della Regione Siciliana. 

Già qualche anno fa il nostro sito si occupò della questione della custodia del Museo del Satiro allorquando l’ex Soprintendente ai Beni Culturali di Trapani, Paola Misuraca, sottopose un piano di chiusure che scatenò la veemente reazione del sindaco Nicola Cristaldi che così si espresse: “Mi ha proposto di chiudere quattro domeniche, cinque sabati e il pomeriggio di Natale perché non ha personale! Cosa? Non stiamo parlando del Louvre: si tratta di un solo grande salone dotato per di più di sei telecamere (sei!) per la videosorveglianza! E ci lavorano in 25! Cioè 18 custodi più qualche altro dipendente part-time più i “pulizieri” dell’impresa esterna pagata a parte perché i custodi, se cade un fazzolettino lo lasciano lì perché non tocca a loro raccoglierlo…Non chiedo il licenziamento di nessuno chiedo che vi sia una più corretta e razionale utilizzazione del personale esistente che potrebbe assicurare, ad esempio, l'apertura dei siti museali sino alle ore 22,00 piuttosto che chiudere al pubblico alle 18,00.

Cristaldi rincarò la dose: “Visto che con meno custodi teniamo aperti tutti i giorni il teatro Garibaldi, la chiesa del Carmine, il museo del Collegio dei Gesuiti, la chiesa di Sant’Ignazio, la biblioteca Corridoni, la galleria d’Arte Contemporanea e il museo Mirabilia Urbis, ho detto alla Regione: datelo a noi, il Satiro. Voi risparmiate più di un milione di euro e noi teniamo aperto 365 giorni l’anno”.Il primo cittadino mazarese in aperto contrasto co n il presidente della Regione Crocetta, avvertì: “Non ce l’ho coi custodi: ce l’ho col loro contratto.

Insomma: non hanno studiato storia dell’arte, stanno lì e sanno solo dire: “niente fotografie!”, “niente fotografie!”, “niente fotografie!”. Non possono dare una scopata, non possono tenere puliti i bagni, non possono cambiare una lampadina”.

Al sindaco Cristaldi replicò il sindacato dei dipendenti regionali Cobas/Codir: "l'attacco nasconde forse l'intento di strumentalizzare i dipendenti regionali al solo fine di acquisire la gestione del Museo per scopi puramente politici e non certo turistici, fino ad oggi garantiti". Il Sindacato ribadì che il museo è rimasto aperto anche nei festivi ed in assenza di programmazione da parte dell'amministrazione dei Beni Culturali.

In quel periodo, ottobre 2014, era Assessore regionale ai Beni Culturali Maria Rita Sgarlata la quale sempre intervista da Gaetano Pecoraro nel suo servizio andato in onda ieri sera ha ammesso in un certo senso di esser stata fatta fuori dalla politica perché alla guida dell’Assessorato aveva provato a sistemare le cose. La Sgarlata ha evidenziato che nonostante si paghino molti custodi i musei di competenza della Regione manchino di servizi essenziali.

Più volte la nostra redazione si è posto l'interrogativo: può una statua di grande valore come quella del Satiro Danzante (in foto n.2 la sua collocazione nel Museo) - opera bronzea attribuita da Paolo Moreno a Prassitele – essere custodita in un museo non valorizzato con apposita segnaletica per i turisti e con scarso materiale informativo?

Il Satiro se la passa meglio quando va in giro per il mondo, che non quando sta a Mazara del Vallo dove le presenze turistiche sono diminuite, diciamo la verità. Ad avvalorare questa tesi è stato lo stesso Vittorio Sgarbi, che di arte ne capisce, eccome. L’11 settembre 2014 nel corso della trasmissione di Rai2 "Virus", condotta da Nicola Porro, Sgarbi, intervenendo sulla polemica della presenza o meno dei Bronzi di Riace all'Expo 2015 di Milano, così disse: "prendete ad esempio il Satiro Danzante di Mazara del Vallo che è stato esposto all'Expo di Aichi con 6 milioni di visitatori, poi a Parigi ed a Londra, questi numeri non li farà certamente nel museo di Mazara del Vallo: bisogna far conoscere la bellezza".

Francesco Mezzapelle

13-03-2017 11,30

{fshare} 

Ti piacciono i nostri articoli?

Non perderti le notizie più importanti. Ricevi una mail alle 19.00 con tutte le notizie del giorno iscrivendoti alla nostra rassegna via email.

In evidenza