Gravissimo errore di storia dell'arte mazarese. Lo scandaloso depauperamento del prezioso patrimonio pittorico - artistico dei giganteschi murales lungo la parete d'ingresso dello stadio di Mazara del Vallo. Il degrado ha staccato e stacca le piccole tessere di pittura degli affreschi e immagini che scompaiono. Amareggiati e interdetti la pluralità dei cittadini. Tutte opere create da pittori e artisti italiani e stranieri, protagonisti o ospiti nelle edizioni degli Incontri dei Popoli del Mediterraneo. Eventi di notevole rilievo a Mazara del Vallo che ebbero interesse e attenzione dalla cultura e stampa italiana ma anche francese, inglese e americana.
Murales omaggio alle bellezze di Mazara, al suo azzurro mare, al lavoro dei pescatori fra barche, reti, anfore, Santi Protettori e splendide chiese. Una delicatezza fiabesca su aspetti paesaggistici, umani, artistici della città, di grande fascino ed emozioni. Uno dei luoghi, sui muri delle strade di Sicilia di grande valore d'arte popolare - scrisse in un saggio il Rettore dell'Accademia di Belle Arti di Palermo di allora. Osservatori ed esperti dell'istituto di ricerca Il Duemila ritengono i grandi murales del quartiere Trasmazzaro, bene pubblico da tutelare e battaglia di cultura e di arte, aperto al dialogo civico il loro recupero e restauro.
Non è più accettabile, ulteriore colpevole disattenzione ai murales del Tasmazzaro che stanno sciaguratamente perdendo dignità e bellezza. La Mazara d'arte oggi non è solo e solo ceramica. C'è necessità di tutelare e conservare anche l'arte popolare che adorna e abbellisce i muri della città tra cui le piccolissime edicole sacre di Santi e Madonne. Chi guida la città adotti la decisione per "motivi gravi e urgenti" di intervento per il recupero e restauro dei murales del Trasmazzaro.
La pubblica amministrazione, propone Il Duemila, possibilmente affidi il restauro alla sapiente ed esperta cura di docenti e studenti dell'istituto Regionale d'Arte collaborazione utile a chilometri zero.
Comunicato stampa6/4/2017{fshare}
