Mazara, giovane ladro in bicicletta mette a ferro e fuoco zona di Viale Africa. Agisce anche se proprietari in casa

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
09 Settembre 2016 10:13
Mazara, giovane ladro in bicicletta mette a ferro e fuoco zona di Viale Africa. Agisce anche se proprietari in casa

“Abbiamo le verande ed i bambini non possono giocarci perchè costretti a tenere chiuse le porte per paura di essere derubati a qualsiasi ora”. Questo è quanto sottolineato da una residente in via Giorgio Vasari, una delle tante piccole arterie stradali che si immettono in viale Africa. Da giorni diversi residenti in queste vie hanno subito dei furti nelle loro abitazioni.

Così ha raccontato la stessa residente in via Giorgio Vasari, strada senza uscita, dopo il furto subito ieri sera e per il quale stamattina nella stessa via è arrivata una pattuglia dei Carabinieri (vedi foto). “Questa mattina –racconta la signora- ci siamo accorti che in una dependance nella quale abita mia suocera mancavano il robottino elettronico per cucinare, il noto bimbi, un lettore dvd ed una cassa per pc. Il colpo sarebbe avvenuto ieri sera prima che noi rientrassimo a casa. Fortuna che nel nostro appartamento era attivo l’allarme altrimenti il ladro avrebbe colpito anche nella nostra residenza. Mi chiedo come abbia fatto a portarsi via quel materiale se era da solo? Forse ha un basista?”.

La residenza parla di un singolo ladro perché associa quanto a lei accaduto a quanto avvenuto sempre nella stessa via il 5 settembre ai danni di un’altra villetta. Le telecamere in quel caso avrebbero mostrato intorno alle 22,30 l’arrivo di un giovane ragazzo in maglietta bianca a bordo di una bicicletta che sarebbe stata nascosta dietro ad un cespuglio prima di compiere il colpo. Il giovane malvivente si sarebbe intrufolato nella villetta nonostante vi fossero i proprietari: “i miei zii si trovavano insieme ai nipoti in una veranda della villetta, il ladro sarebbe entrato dalla parte opposta, forse scavalcando il muro, ed in maniera veloce sarebbe entrato nelle zona delle camere da letto portando via portafogli e piccoli oggetti preziosi.

Le registrazioni sono state fornite alle forze dell’ordine che però ci hanno detto che per arrestare il criminale bisogna coglierlo sul fatto. Allora mi domando perché non predisporre una maggiore sorveglianza della zona in modo da prenderlo in flagranza di reato? Non si può certamente vivere con il terrore di essere derubati pure quando si sta dentro casa, che vita è questa? Abbiamo bisogno di sicurezza soprattutto per i nostri figli. In quanto mamma vorrei un po’ di tranquillità”.

Quanto descritto da il senso di quanto sta avvenendo in questi ultimi anni a Mazara del Vallo. Negli ultimi mesi, negli ultimi giorni, la situazione sta “sfuggendo di mano”. Non passa giorno che si registra un fatto di cronaca legato alla criminalità. Le notizie dimostrano quanto affermato, ma vi sono quei piccoli furti, quei “piccoli casi” che spesso non vengono denunciati, anche per stanchezza visto il reiterarsi degli stessi.

Sono quasi sempre gli stessi i malviventi che operano in Città, sembrano che facciano gara per far finire le loro foto sui giornali e sui siti online. Stanno assumendo la stessa “celebrità” di quei fuorilegge che imperversavano nel far west; d’altronde questo è il clima che si comincia respirare in Città, un clima da far west .

Insomma una serie incredibile di scippi di inaudita violenza nei confronti soprattutto di donne. Scippi ai danni di anziani avvengono regolarmente nel centro storico mazarese. Probabilmente vi è un vero “comitato del crimine”, chissà una banda “multietnica” della quale farebbero parte maghrebini, mazaresi e slavi. Chissà che non via sia un centro di smistamento della merce rubata in Città poi ricettata oppure trasferita con furgoni ed imbarcazioni verso altri mercati.

Ci chiediamo infine: viene utilizzato e quali risultati ha prodotto il sistema di videosorveglianza adottato, dopo un iter tortuoso, dall’Amministrazione comunale e costituito di circa una trentina di telecamere in alcuni punti nevralgici della Città? Ad esempio, attraverso quel sistema non è stato possibile neanche individuare i sempre più parcheggiatori abusivi che agiscono a partire da piazzale Quinci al lungomare ed in alcune piazze della Città? Eppure delle telecamere sono puntate in quei luoghi.

Francesco Mezzapelle

09-09-2016 11,30

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