Mazara, “gangs” di giovanissimi che minacciano coetanei chiedendo dei soldi

La delinquenza giovanile e la “malamovida” vanno affrontate a diversi livelli e integrando diversi strumenti

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
10 Settembre 2024 12:45
Mazara, “gangs” di giovanissimi che minacciano coetanei chiedendo dei soldi

Sono giovani sempre più spesso i protagonisti dei fatti di cronaca che avvengono a Mazara del Vallo, molti di questi legati anche all’acquisto e consumo di sostanze stupefacenti, in primis di crack. Nell’ultimo periodo “protagonisti” anche giovanissimi, ragazzi in fase adolescenziale, almeno da quanto si evince dalle diverse segnalazioni che pervengono da cittadini. Alcune di queste riguardano lo scorso weekend ed in particolare la presenza di gang di ragazzini, di origine maghrebina e autoctona, che in pieno centro storico, fra le vie e le piazze principali della città avvicinerebbero loro coetanei e puntando qualche coltellino o minacciando l’utilizzo di tirapugni chiedono dei soldi, anche pochissimi euro.

Ci sarebbe stata anche qualche denuncia in merito. Il fenomeno, non si tratta più di più bullismo ma di vera e propria delinquenza, non è certamente nuovo alle forze dell’ordine. Infatti circa un paio di mesi fa un 19enne mazarese e di un 18enne tunisino sono stati denunciati dai carabinieri in quanto responsabili di una rapina, una tentata rapina e un’estorsione. I due ragazzi, gravati da precedenti di polizia, avrebbero prima rapinato un coetaneo sotto minaccia di un coltello facendosi consegnare del denaro contante e poi chiesto ad altra vittima la somma di 30 euro per riconsegnare un telefono cellulare poco prima asportato mediante minaccia.

Nei giorni scorsi una coppia di turisti è stata avvicinata e derubata di circa 100 euro da un gruppo di ragazzi nel pieno centro della Città, in via San Giuseppe. Sempre nei giorni scorsi un gruppo di giovanissimi di notte hanno fatto irruzione in ristobar, sempre del centro storico, razziando suppellettili e portando via anche diverse bottiglie di alcool vario. Non accennano a ridursi i casi di microcriminalità in città ed in particolare di furti ai danni di diverse attività commerciali del centro urbano, e non solo, da bar a negozi di abbigliamento; le immagini delle varie telecamere di videosorveglianza dimostrano che a compiere spesso questi atti criminali siano dei giovani già noti alle forze dell'ordine.

La paura dei cittadini si accompagna al senso di impotenza di fronte a quanto accade quasi quotidianamente, anche per via di un sistema fin troppo “garantista” dinnanzi a certi reati. E’ innegabile che l’utilizzo di nuove telecamere -cosi come annunciato circa un mese fa dall’Amministrazione comunale- potrebbe supportare il contrasto della microcriminalità, come del resto il dispiegamento, in un territorio esteso come quello di Mazara del Vallo, di maggiori risorse in termini di mezzi e personale delle forze dell’ordine.

A supportare le forze dell’ordine già operanti nel territorio si potrebbero impiegare dei militari dell’Esercito, così come del resto già presenti nei weekend in alcune città viciniore. Perché non incentivare la “buona movida”? Una soluzione per animare piazze e strade del centro storico che quest’estate più che mai sono apparse talvolta deserte. Una delle questioni che interessano la buona movida è sicuramente quella della musica, sono tanti i gestori dei locali del centro storico che lamentano controlli stringenti, e verbali, a seguito pratiche sempre burocratizzate e limitazioni varie per potere offrire musica live ai loro clienti; così, in mancanza di certezze e di “soluzioni a metà” alcuni gestori di locali hanno ridimensionato, o addirittura interrotto la loro offerta musicale, e ciò alla faccia della tanto propagandata la vocazione turistica della Città.

Tornando al problema della delinquenza giovanile, crediamo –così come auspicato dalla nostra redazione ormai da più di un quinquennio- che nel medio e lungo periodo coloro che si occupano nel territorio comunale di “politiche giovanili e “politiche sociali” debbano implementare concrete iniziative e azioni per contrastare la recrudescenza della violenza e microcriminalità in Città ed in generale un diffuso disagio fra i giovani; non ci può limitare ad azioni sociali circoscritte ai quei servizi che trovano finanziamento in progetti (spesso finalizzati allo stesso loro orizzonte temporale e politico) o alle attività meramente repressive.

Francesco Mezzapelle 

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