Esiste un mercato nero a Mazara del Vallo per la vendita e acquisto dei motori d’acqua? Probabilmente si, visto che nell’ultimo periodo diversi cittadini ne lamentano il furto. Ignoti criminali sarebbero anche a conoscenza che si tratta di apparecchiature da poco acquistate. Forzano così gli sportelli esterni alle abitazioni e prelevano il motore dell’acqua. A supportare ciò il fatto che un cittadino ha cambiato per ben due volte il motorino dell’acqua e per altrettante volte gli è stato rubato.
“Visto quanto di veramente strano è accaduto –ci ha riferito- sono stato costretto a montare un vecchio motore dell’acqua, sperando che questi criminali non si freghino pure questo”. Il fenomeno non è certamente nuovo in passato, già qualche anno ad esser derubate del motorino dell’acqua furono anche le suore della Chiesa di Santa Caterina in pieno centro storico mazarese. Ignoti di notte si introdussero nel cortile retrostante l’istituto religioso, gestito dal gruppo delle Oblate al Divino Amore, e portarono via il motorino per la raccolta dell’acqua.
Davvero singolare che a subire il furto di un’apparecchiatura di primaria necessità siano state coloro che operano per il bene della comunità e che, nonostante tutto, non furono risparmiate del criminale e vile gesto. Il furto dei motori dell’acqua delle abitazioni, così come avvenuto in alcuni casi anche negli impianti dei pozzi comunali, rappresenta una cartina tornasole dell’imperversante microdelinquenza in Città.
Francesco Mezzapelle