Mazara, fallito il microcredito per i commercianti del centro (delusi) il Comune annuncia ancora una volta l’apertura di uno sportello.

Redazione Prima Pagina Mazara
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15 Gennaio 2015 07:24
Mazara, fallito il microcredito per i commercianti del centro (delusi) il Comune annuncia ancora una volta l’apertura di uno sportello.

Attraverso una nota, ieri mattina l'Ammi- nistrazione Cristaldi ha annunciato l'apertura, grazie al progetto "Micro Work: fare rete con il microcredito e l'autoimpiego", di uno sportello informativo di microcredito presso l'Ufficio Politiche Comunitarie di via Emanuele Sansone n. 4. Già il 30 dicembre del 2013, attraverso una nota,

l'assessore comunale al Bilancio e Politiche Sociali Vito Billardello annunciò che a partire dal 9 gennaio 2014 sarebbe stato operativo, sempre grazie un finanziamento del fondo sociale europeo, uno sportello informativo, di orientamento e accompagnamento per il microcredito.

"Il nostro Comune –dichiarò Billardello- è stato ammesso nella graduatoria finale per l'apertura di uno sportello informativo sul microcredito. In quest'ottica, lo sportello di Mazara del Vallo rappresenterà un punto di contatto e assistenza per l'accompagnamento alla progettazione e gestione del bilancio familiare e accesso al progetto microcredito per i cittadini".

Anche quello sportello, ubicato sempre presso l'Ufficio Politiche Comunitarie del Comune, doveva assistere gli utenti non bancabili in condizione di povertà e/o emarginazione, colpiti da situazioni di emergenza, con basse capacità di reddito ed impossibilitati a far fronte agli impegni economici di base o a chi volesse intraprendere una iniziativa imprenditoriale.

Ricordiamo però che già nel novembre del 2010 l'Amministrazione Cristaldi aveva avviato il progetto "Il Comune e il piccolo credito" rivolto alle piccole imprese operanti nell'artigianato, nel commercio, nei servizi e nel turismo. Il progetto prevedeva un deposito iniziale, presso una banca convenzionata, da parte del Comune di 50.000 quale fondo di garanzia per finanziamenti sino all'importo massimo di 7.000 euro (da rimborsare fino a 10 anni ad un tasso di interesse agevolato), che potevano essere richiesti da imprese che operavano o che intendevano insediarsi nel centro storico, l'area compresa tra piazza della Repubblica, via XX Settembre, piazza Plebiscito, via Carmine, piazzale G.B.Quinci, via Molo Caito, piazza Regina, via G.G.

Adria, corso Vittorio Veneto, corso Umberto I e via San Giuseppe. Così il 20 gennaio 2012, grazie all'intercessione del consigliere comunale Francesco Di Liberti, che nel frattempo era passato all'opposizione, funzionario presso lo sportello mazarese di Banca Nuova, il Comune siglò un protocollo d'intesa con i vertici della filiale provinciale e mazarese.

I prestiti erano destinati a ditte di persone fisiche e non a società di capitali. Così a seguito di un bando, erano pervenute al Comune numerose istanze, corredate da numero di partita Iva e iscrizione alla Camera di Commercio, unitamente ai progetti di investimento. Un commissione, nominata ad hoc, di esperti esterni, aveva successivamente valutato le istanze e stilato una classifica ed indicato una ventina di progetti finanziabili. Così Banca Nuova, dopo aver chiesto ai beneficiari di accendere un conto corrente, ha istruito le pratiche per l'erogazione che però si sono bloccate in quanto è mancata la copertura del fondo di garanzia di 50.000 euro da parte del Comune.

Delusi i soggetti beneficiari, fra i quali diversi giovani che avevano deciso di investire nelle loro attività del centro storico e che non hanno ricevuto il prestito. Così una ventina di loro avevano dichiarato: "abbiamo compiuto molti sforzi per attivare le nostre attività e produrre la certificazione richiesta, dobbiamo chiudere i conti correnti avendo già pagato i bolli? Abbiamo prodotto una grossa documentazione per essere ammessi, abbiamo acceso un conto corrente in banca ma dopo mesi non possiamo usufruire del finanziamento promesso dall'Amministrazione comunale".

A seguito di qualche problema sorto con Banca Nuova (l'istituto bancario chiedeva al Comune il deposito cauzionale), l'Amministrazione comunale sembrava orientata a portare avanti il progetto con un altro istituto bancario, probabilmente la Banca Carige che gestisce la tesoreria comunale, ma anche questo tentativo fallì. Adesso però arriva un altro annuncio di uno sportello informativo comunale sul microcredito.

Francesco Mezzapelle

15-01-2015 8,20

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