Mazara, Dragaggio Porto Canale: si spera nel “miracolo di San Vito”

I lavori di escavazione potrebbero iniziare proprio il 15 giugno. Nel frattempo si è dimesso il commissario Croce

Redazione Prima Pagina Mazara
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18 Maggio 2022 11:12
Mazara, Dragaggio Porto Canale: si spera nel “miracolo di San Vito”

Dopo mesi di silenzio qualcosa comincerebbe a muoversi per il dragaggio del porto canale di Mazara del Vallo i cui lavori, più volte quasi sul punto di iniziare e poi puntualmente rinviati, dovrebbero iniziare il prossimo 15 giugno. Una data importante per la Città di Mazara del Vallo in quanto quel giorno si festeggia San Vito, Patrono della città, il santo protettore dei pescatori il cui comparto anche a causa dell’innavigabilità del porto canale attraversa una crisi profonda. Il giorno di San Vito, la cui statua settecentesca campeggia proprio all'imboccatura del porto mazarese, è anche il giorno della prematura scomparsa, il 15 giugno 2018, di un illustre cittadino mazarese, Giovanni Tumbiolo, che da fondatore e presidente del Distretto della Pesca e Crescita Blu si battè molto affinchè nel 2016 si arrivasse alla gara di appalto per l’affidamento dei lavori; storico il corteo di pescatori e operatori dell’indotto della pesca che nella primavera del 2015 marciò dai cantieri navali a piazza Regina con in test lo stesso Tumbiolo e componenti dell’allora Coordinamento Filiera Ittica Mazarese che dopo la morte dello stesso Tumbiolo non si riunì più.

E quindi ipotizzabile che il 15 giugno la draga finalmente possa accendere i lavori? Non lo sappiamo ma la data del 15 giugno potrebbe essere quella giusta anche se dall’impresa che dovrà eseguire i lavori, non ci sono conferme o smentite. Inoltre si registra un’importante novità in questa intrigata e tortuosa vicenda. Si è infatti dimesso il dottor Maurizio Croce, Commissario per il contrasto del dissesto idrogeologico in Sicilia, nominato dal Presidente della Regione Nello Musumeci poco tempo dopo il suo insediamento. Il motivo delle dimissioni sarebbe legato alla candidatura a sindaco della Città di Messina nelle fila del centrodestra. Ancora non è stato nominato il suo sostituto, pertanto manca anche un interlocutore con il quale informarsi e fare chiarezza sullo stato dell’arte relativo ai lavori di dragaggio del porto canale di Mazara del Vallo.

Il dragaggio, finanziato dal Ministero con oltre due milioni di euro, costerà 836 mila euro, la cifra si evince dal decreto firmato lo scorso 22 marzo dal Commissario per il contrasto del dissesto idrogeologico in Sicilia, Maurizio Croce (allora in carica), che ha proceduto, quindi, all’aggiudicazione definitiva dei lavori in questionedopo quattro mesi utili per l’acquisizione della documentazione riguardante la Ares srl di Gioiosa Marea, la società che si era classificata al terzo posto nella graduatoria della garadi appalto che si è conclusa –come abbiamo ricordato- nel lontano mese di marzo del 2016.

Le altre somme sono state sperse per aggiornamenti sul progetto, perizie e nuove valutazioni sui lavori. L’impresa ora ha le carte in regola per iniziare i lavori anche perché sono terminati lo scorso 23 febbraio i rilievi batimetrici della società Geonautics S.r.l. (per conto della Ares) che li ha effettuati sia nel bacino portuale che in quello retrostante del porto canale. I risultati delle analisi non sono stati resi noti ma i materiali sabbiosi dovrebbero finire nella colmata B mentre quelli più pesanti, se ci sono, finiranno in cassoni e poi in discarica.

Ricordiamo che i lavori del dragaggio sono relativi al primo stralcio, dalla foce al tratto antistante ai cantieri navali, che sarebbero dovuti partire nell’autunno del 2019 e poi bloccati a causa della vicenda giudiziaria che ha coinvolto l’amministratore delegato della società Ecol2000, ditta aggiudicataria dell’appalto, ed il dirigente del Genio civile di Trapani.

Si spera pertanto che il mese di giugno sia quello buono per l’avvio del tanto atteso dragaggio del porto ormai innavigabile ed in stato di degrado da anni (in foto, scattata di recente, il tratto del porto canale davanti piazza Regina) con conseguenze nefaste per comparto peschereccio e per le attività ad esso collegate che adesso sperano nel “miracolo di San Vito”.

Francesco Mezzapelle 

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