Mazara, Dragaggio porto canale, MDC torna a sollecitare l’avvio dei lavori

Il Movimento Difesa del Cittadino scrive agli organi competenti e avverte sui rischi relativi al mancato dragaggio

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
12 Agosto 2022 22:25
Mazara, Dragaggio porto canale, MDC torna a sollecitare l’avvio dei lavori

Torniamo a parlare dell’annosa questione del dragaggio del porto canale di Mazara del Vallo a seguito di una nota inviata dall’avvocato Fabrizio Misuraca (in foto), in qualità di responsabile dello sportello mazarese del Movimento Difesa del Cittadino, al dott. Giacomo Gargano (che ha preso il posto di Maurizio Croce), commissario di Governo per il Dissesto Idrogeologico nella Regione Siciliana, nonché soggetto attuatore dell’opera, e al Dipartimento della Protezione Civile di Palermo.

“Sollecito lavori di ripristino dei fondali del bacino portuale e del retrostante porto canale – I Stralcio – Zona Foce del Fiume Mazaro” è questo l’oggetto della lettera inviata dall’avv. Misuraca. Ecco il testo: 

Gentili Signori, con la presente il sottoscritto avv. Fabrizio Misuraca, nella sua qualità di responsabile della sede del Movimento difesa del Cittadino di Mazara del Vallo e fondatore del gruppo Facebook “Escavazione del porto di Mazara del Vallo”, Vi significa quanto segue. La telenovela relativa al dragaggio del fiume Mazaro sembra infinita. Ad oggi la situazione è sempre più critica e noi mazaresi siamo in attesa del cd. Deus ex machina che ponga rimedio a questa tragedia a tratti anche comica: per l‟ex Presidente della Regione On Nello Musumeci infatti i lavori al porto di Mazara sarebbero cosa fatta, tanto da dichiararlo all'interno nel report ufficiale dal titolo “Quattro anni di Governo Musumeci” reperibile online sul sito della Regione Sicilia! In riscontro al precedente sollecito relativo al mancato avvio dei lavori di escavazione la Protezione Civile con nota del 16/02/2022 prot n.

7679 rispondeva al sottoscritto avvocato meravigliandosi della mancata esecuzione dei suddetti lavori e sollecitando con urgenza il precedente Commissario Dott. Maurizio Croce invitandolo a redigere perizia di variante e suppletiva e a validare i risultati dei rilievi, indagini e carotaggi.

Ricordo alla S.V. che la Biosurvey Srl nel proprio report finale redatto a settembre 2019 assunto al protocollo dell‟Ufficio del Commissario di Governo al n. 6294 del 12/09/2019 relativo alle analisi dei sedimenti e alla loro successiva classificazione secondo D.Lgs 173/2016 aveva evidenziato “tossicità assente” e una classificazione A per tutti i campioni sub superficiali rilevati. Ricordo altresì che la Protezione Civile con ordinanza OCDPC 15/11/2018 n. 558 a dichiarato ce i lavori di escavazione dei fondali sono “urgenti e indifferibili” per la pubblica incolumità.

A breve inizierà la stagione delle piogge e i fenomeni atmosferici stanno diventando sempre più intensi e pericolosi. Durante le ultime due alluvioni abbiamo assistito alla distruzione di parecchie imbarcazioni e molte persone hanno rischiato la loro vita per cercare di salvare la loro unica fonte di sostentamento. A conti fatti la Regione Sicilia fra l'alluvione del 2018 e quella del 2021 dovrà risarcire circa 10 milioni di euro per i danni causati dal fiume Mazaro, un pò come accade per le buche stradali, si preferisce pagare i danni piuttosto che ripararle e molto spesso diventano oggetto di sciacallaggio.

Si potrebbe invocare anche l‟art 452 quater del Codice Penale rubricato Disastro ambientale che al punto n. 3 prevede “l'offesa alla pubblica incolumità in ragione della rilevanza del fatto per l'estensione della compromissione o dei suoi effetti lesivi ovvero per il numero delle persone offese o esposte a pericolo ”.

In merito al mancato avvio dei I stralcio dei lavori di dragaggio del porto canale mazarese, l’avv. Misuraca nella sua nota sottolinea: “ Ci risulta che la ditta Ares Srl non abbia ancora firmato il contratto appalto e forse il motivo potrebbe essere quello economico. Tanto per fare un confronto con altri porti della provincia di Trapani, a Castellammare del Golfo sono stati stanziati 14 milioni di euro per il dragaggio, a Trapani 60 milioni di euro, a Marsala 67 milioni di euro, a Valderice (porto di Bonagia) 31 milioni di euro: per il porto di Mazara del Vallo sono rimasti circa un milione di euro e 67000 tonnellate di fango da rimuovere, fatevi una domanda e datevi la risposta! Mazara non ha bisogno di un “dragaggio minimal”, occorre ripartire da zero con un progetto valido e all’avanguardia, oggi esistono draghe in grado di separare la sabbia dal fango; con l'intervento di dragaggio del fiume Mazaro si potrebbe ottenere anche il ripascimento della spiaggia di Tonnarella, non possiamo ancora temporeggiare.

Con l’auspicio che l’escavazione del porto di Mazara del Vallo non diventi argomento di campagna elettorale e che i lavori inizino al più presto colgo l‟occasione per porgerVi Distinti Saluti ”. 

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