Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta di un cittadino mazarese, Andrea Asaro, che evidenzia una criticità nell'emissione delle bollette relative al servizio idrico comunale. Ecco quanto scrive:
"Illustrissimo Sig. Sindaco, Le scrivo per portare alla Sua attenzione una situazione che sta creando notevole disagio a molti cittadini di Mazara del Vallo, in merito alle fatture del servizio idrico. Nelle ultime settimane, infatti, l’ufficio competente ha inviato a numerosi utenti lettere di sollecito per presunti insoluti relativi ad anni precedenti .Ritengo giusto recuperare quanto dovuto da chi non ha regolarmente pagato, ma risulta piuttosto fastidioso che tali comunicazioni vengano inviate anche a cittadini che hanno puntualmente saldato le proprie utenze.
Questa mattina, mentre ero in attesa davanti all’ufficio idrico, ho assistito a un afflusso continuo di persone che si presentavano con lettere in cui veniva richiesto il pagamento di bollette in realtà già saldate negli anni passati, ma risultanti come non pagate. Tra loro pensionati, lavoratori che avevano preso un giorno di ferie, chi aveva chiesto un permesso o cambiato turno, tutti costretti a presentarsi per dimostrare la propria regolarità. C’era anche chi, non avendo più le ricevute, era in forte difficoltà; o chi, in qualità di erede, non sapeva dove fossero conservate.
Voglio pensare in buona fede e non essere diffidente, ma la sensazione è che questi invii “a raffica” possano finire per colpire chi non riesce più a reperire le quietanze, costringendolo a ripagare somme già versate. Inoltre, al di là del disagio arrecato, tutto ciò comporta uno spreco di carta e un costo di gestione delle consegne che per le casse comunali potrebbe essere evitate effettuando un controllo preliminare degli archivi prima dell’emissione di un sollecito. Sorge anche il dubbio che chi doveva registrare i pagamenti non lo abbia fatto correttamente, con il risultato che il cittadino perde ore di lavoro per rimediare a un errore non suo.
In più, dopo aver atteso due settimane per l’appuntamento, questa mattina mi sono recato all’ufficio idrico per mostrare le ricevute delle fatture indicate come insolute (alcune delle quali risultano addirittura “a ruolo”, quindi con ingiunzione tramite busta verde) ma non ho potuto risolvere nulla: l’unica incaricata in grado di accedere al vecchio sistema informatico era assente per malattia, così come l’altra persona abilitata. L’impiegata che mi ha accolto, alla quale rivolgo i miei complimenti per la gentilezza e la pazienza, mi ha spiegato che da qualche anno è cambiato il software gestionale e che i pagamenti relativi alle fatture precedenti al nuovo programma non risultano caricati.
Solo due dipendenti possono accedere al vecchio gestionale, ma entrambe sono assenti per malattia. E allora mi chiedo come sia possibile, in un contesto in cui si parla tanto di snellire la burocrazia, che non si sia provveduto a trasferire i dati nel nuovo sistema o ad abilitare altro personale. Così facendo, gli errori ricadono interamente sul cittadino, che si ritrova ingiustamente a perdere tempo e serenità. Spero che questo mio sfogo non venga ignorato, ma possa essere utile a individuare la radice del problema e, se vi sono responsabilità, a far sì che chi di dovere ne risponda.
Questa mattina ho scelto di usare pazienza e buon senso: sono uscito dall’ufficio con educazione e con la consapevolezza di dover tornare a gennaio nella speranza di risolvere. Ma non tutti riescono a mantenere la calma di fronte a tali disguidi, e comprensibilmente la tensione può crescere. La ringrazio per l’attenzione".
In merito alla questione evidenziata dal cittadino auspichiamo una risposta da parte degli organi di competenza.