Mazara, Di Gregorio, “l’ultimo Futurista”, interroga l’Amministrazione su appalti pubblici. Sarà rispettato il nuovo Regolamento?

Redazione Prima Pagina Mazara
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10 Aprile 2015 11:21
Mazara, Di Gregorio, “l’ultimo Futurista”, interroga l’Amministrazione su appalti pubblici. Sarà rispettato il nuovo Regolamento?

Il consigliere comunale Giuseppe di Gregorio ha presentato un’inter- rogazione al sindaco Nicola Cristaldi ed al Presidente del Consiglio comunale, Vito Gancitano, che ha come oggetto: Modalità di affidamento lavori, beni e servizi.

Di Gregorio, ricordiamo, è rimasto l’ultimo dei Futuristi in Consiglio non avendo aderito al gruppo consiliare “Fratelli d’Italia”; al contrario di tutti gli altri consiglieri (eccetto Stefania Marascia) eletti nelle tre liste che appoggiavano la candidatura del sindaco Nicola Cristaldi alle scorse elezioni).

Di seguito il breve testo dell’interrogazione firmata l’1 aprile dal consigliere Di Gregorio. “Premesso che:-Che alcuni settori e/o uffici fanno ricorso con frequenza ad affidamento diretto per lavori e servizi;-Che, inoltre, nell’affidamento diretto, emerge che negli ultimi anni le ditte rimaste aggiudicatarie sono sempre le stesse, non risultando rispettato il criterio di rotazione e della concorrenza. Non è pensabile che sul mercato non esistono altre ditte capaci di effettuare lo stesso tipo di lavoro o di servizio, né si vuole pensare ad un atteggiamento premeditato, ma rispetto alle leggi vigenti il modus operandi della stazione appaltante potrebbe incorrere in contestazioni da parte di operatori non considerati, arrecando danni all’erario;-Che appare corretto normativamente che l’affidamento diretto avvenga nel rispetto dei criteri di economicità, efficienza, trasparenza e parità di trattamento".Così Di Gregorio (in foto n.1) interroga l'Amministrazione (con richiesta di risposta scritta ed orale nei tempi e modi previsti dalla vigente regolamentazione) per sapere, a partire dall’anno 2010 ad oggi:

"-In quali settori e per quali lavori, opere, prestazioni e servizi vengono (e sono stati) utilizzati soggetti esterni all’Amministrazione comunale con la procedura dell’affidamento diretto;-Quali sono i soggetti privati beneficiari degli affidamenti diretti;-Quali criteri sono stati adottati nella scelta dei soggetti privati per lavori, opere, prestazioni e servizi svolti in affidamento diretto;-Quali sono singolarmente gli affidamenti di lavori, opere, prestazioni e servizi in affidamento diretto e, per ogni singolo lavoro, opera, prestazione e servizio il relativo soggetto affidatario in affidamento diretto;-L’elenco delle ditte di fiducia inscritte regolarmente all’albo comunale di tutti i settori dal 2010 in poi;-Se tali ditte sono in possesso delle certificazioni previste per legge, per espletare lavori pubblici in affidamento diretto (DURC – Certificato antimafia ec..) e se esse non hanno contenzioso con il Comune né debiti verso lo stesso”.

A proposito di appalti comunali, lo scorso 2 aprile nel corso di una seduta del Consiglio comunale è stato approvato il “Regolamento comunale per l’acquisizione in economia di lavori, beni e servizi” ed il “Codice etico per gli appalti comunali”. Entrambi sono stati presentati dal I settore Affari Generali, Sociali e Culturali in un’unica delibera (vedi foto n.2), ci chiediamo il perché visto che un consigliere comunale poteva essere d’accordo sul Codice Etico e non sul Regolamento, o viceversa. Comunque la delibera è stata approvata all’unanimità dei presenti, determinate ancora una volta la maggioranza, costituita dal gruppo “Fratelli d’Italia”, che sostiene l’Amministrazione Cristaldi.

A votare la delibera sono stati: Giuseppe Tumbiolo, Nicola Norrito, Sara Provenzano, Nino Zizzo, Isidonia Giacalone, Pietro Ingargiola, Giorgio Randazzo, Giuseppe Gaiazzo, Vito Foderà, Viviana Impeduglia, Joselita D’Annibale, Giampaolo Caruso, Tonia Pernice, Vito Gancitano (Presidente del consiglio comunale) e Stefania Marascia.

Ma hanno dato voto favorevole anche consiglieri dell’opposizione: Nino Arena, Andrea Burzotta, Giacomo Cangemi, Valeria Alestra e Francesco Foggia.

Il Codice Etico degli Appalti Comunali, imposto dal Decreto Legislativo n.163 del 12 aprile 2006, ha come finalità di assicurare la libera concorrenza fra le imprese che partecipano a gare di appalto per opere pubbliche o per fornitura di beni e servizi e garantire la massima trasparenza dell’azione amministrativa. Il Codice Etico, suddiviso in tre capitoli, detta norme di comportamento per le imprese e norme di comportamento dei dipendenti comunali impegnati nella gare di appalto o di affidamento di lavori pubblici o per l’acquisizione di beni e servizi per la pubblica utilità. Il Codice Etico regola in pratica i comportamenti delle Amministrazioni aggiudicatrici, dei concorrenti e degli aggiudicatari degli appalti di lavori, servizi e forniture e prevede l’obbligo per gli stessi di improntare i rispettivi comportamenti ai principi di lealtà, trasparenza e correttezza.

Il “Regolamento comunale per l’acquisizione in economia di lavori, beni e servizi”, suddiviso in 27 articoli, e già esecutivo dopo l’approvazione in Consiglio, permette al Comune di acquisire servizi o forniture di importo inferiore 40.000 con l’affidamento diretto da parte del responsabile del procedimento.

Alcuni dubbi sussistono, ad esempio all’art. 10 comma 2 del Regolamento è scritto: “Salvo diverso provvedimento del Rup si prescinde dalla richiesta della cauzione provvisoria e da quella relativa alla fideiussione a garanzia della rata di saldo”. Cioè, chi garantisce?

Ancor più dubbi sull’art. 22 comma 1: “I beni ed i servizi sono soggetti rispettivamente a verifica di conformità o attestazione di regolare esecuzione entro 45 giorni dall’acquisizione. Tali verifiche non sono necessarie per le spese di importo inferiore a 25.000 euro con esclusione dell’Iva”.

Al comma 6 dello stesso art. 22: “L’attestazione di regolare esecuzione potrà essere effettuata in forma semplificata, mediante visto di attestazione apposto direttamente sulla fattura”. Ci chiediamo: come si procederà con la nuova normativa della fatturazione elettronica, come sarà apposto il suddetto visto di attestazione”.

Ricapitolando, ecco le soglie per la gestione dei lavori pubblici e per l’acquisizione di beni e servizi stabilite nel Regolamento:1. Limite massimo di 100.000 euro per i lavori.2. Limite massimo di 75.000 euro per l’acquisizione di beni e servizi.3. Limite massimo inferiore a 40.000 euro per i lavori al di sotto dei quali è consentito l’affidamento diretto.4. Limite massimo inferiore a 25.000 euro per i lavori in amministrazione diretta.5.

Limite massimo inferiore a 25.000 euro per l’acquisizione di beni e servizi al di sotto dei quali è consentito l’affidamento diretto.6. Limite compreso fra 40.000 euro e 100.000 euro (il limite è compreso fra i 25.000 e 75.000 euro nel caso di l’acquisizione di beni e servizi) quale range entro il quale l’affidamento per i lavori avviene nel rispetto dei principi di trasparenza, rotazione, parità di trattamento, previa consultazione di almeno cinque operatori economici, se sussistono in tale numero soggetti idonei, individuati sulla base di indagini di mercato ovvero tramite elenchi di operatori economici predisposti dalla stazione appaltante (vedi l’Albo comunale delle imprese di fiduciarie).

Concludendo, si deve ammettere che in tutti i casi sopra descritti il Regolamento, nonostante preveda il cosiddetto “principio di rotazione” fra le aziende iscritte nell’Albo di fiducia del Comune, consente una ampia discrezionalità al Rup designato dall’Amministrazione nella scelta delle imprese alle quali affidare lavori o dalle quali acquisire beni e servizi.

Un esempio? Vedi la Delibera di Giunta n.42 del 27 marzo scorso (vedi foto n.3) ed avente come oggetto: “Promozione dell’immagine del Comune di Mazara del Vallo e dei prodotti del patrimonio culturale eno-gastronomico del territorio. Partecipazione ad Expo 2015 con l’utilizzo del corrispettivo annuale della tesoreria comunale. In pratica si tratta di selezionare tramite avviso pubblico -come scritto- nella delibera- un promotore di servizi che si faccia carico di organizzare una qualificata partecipazione all’evento di aziende mazaresi operanti nei settori compatibili con l’Expo 2015 da sostenere economicamente con il corrispettivo annuale (28.000 euro) della tesoreria comunale.

Francesco Mezzapelle

10-04-2015 13,15

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