Mazara, detriti dal fiume Delia sulla spiaggia di Tonnarella. Chi ha controllato? Interverrà forse il “Gruppo Attila”?

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
03 Febbraio 2017 09:31
Mazara, detriti dal fiume Delia sulla spiaggia di Tonnarella. Chi ha controllato? Interverrà forse il “Gruppo Attila”?

E’ evidente quanto è avvenuto nelle scorse ore lungo tutto l’arenile di Tonnarella: una grande quantità di detriti, in particolare resti di arbusti e vegetazione, si sono accumulati lungo la riva della spiaggia. Una situazione davvero imbarazzante e che ovviamente fa sorgere degli interrogativi circa le responsabilità di ha permesso che ciò avvenisse e sulla necessità di rimozione degli stessi arbusti al fine di non farli depositare definitivamente ostacolando la pulizia e l’usufruizione della spiaggia nel periodo estivo.

L’origine dei detriti è abbastanza chiara, provengono dal fiume Delia e ciò perché nei giorni scorsi, a causa delle forti piogge, l'Ente gestore della diga Trinità ha deciso di aprire alcune saracinesche per fare defluire l'acqua in eccesso che così si è riversata sul fiume Delia. Purtroppo nel suo corso da Castelvetrano fino alla foce, all’incrocio fra il lungomare San Vito e contrada Boccarena, l’acqua ha trasportato una grande quantità di detriti ed arbusti che poi finiti in mare, per effetto delle correnti, ha raggiunto l’arenile di Tonnarella (vedi foto n.1 e n.2).

Eppure nei giorni scorsi era stato lo stesso primo cittadino mazarese aveva informato la cittadinanza dell’apertura della Diga Trinità ed avvertito sui rischi per coloro che abitano o lavorano nei pressi del fiume “prestino attenzione! La situazione –aveva assicura il sindaco Nicola Cristaldi- è sotto controllo: la Protezione civile del Comune vigila sui luoghi”.Forse però bisogna vigilare meglio e magari intervenire preventivamente (d’altronde gli organi tecnici a disposizione del Comune servono anche a questo), coinvolgendo magari l’Ente Gestore della Diga, al fine di evitare che questa grande quantità di arbusti finisse poi nella spiaggia di Tonnarella.

Ad onor del vero sappiamo però pure che le problematiche legate alla Diga Trinità sono già state affrontate e fatte presenti dal Vice Sindaco Bonanno e dall’ingegnere capo, Stefano Bonaiuto nel corso di una recente riunione in Prefettura. Da qui una nota del Sindaco all’Assessorato regionale Territorio ed Ambiente, lo stesso che aveva detto no allo sversamento dei fanghi del porto canale nella “colmata B”. La "guerra" continua…

“Gli inconvenienti –si legge nella nota del Comune- sono dovuti oltre che alla mancata manutenzione delle chiaviche, i canali di raccolta e smaltimento delle acque, dislocate lungo le sponde del fiume, anche dalla totale assenza di manutenzione dell’alveo che risulta invaso da sterpaglie e canneti che ne ostruiscono il regolare deflusso e dalla duna di sabbia che si è creata alla foce che rappresenta un tappo al normale scorrere delle acque”.

Adesso chi ripulirà la spiaggia? La Regione? Il Comune? Magari chissà potrebbe intervenire, addebitando però le spese al competente Assessorato regionale, il fantomatico “Gruppo Attila”, la task-force comunale dotata di mezzi incredibili e per tutte le stagioni, per potere riportare l’arenile alla normalità, d’altronde non è forse vero che “dove passa Attila non cresce più l’erba”?

Francesco Mezzapelle

03-02-2017 10,30

{fshare} 

Ti piacciono i nostri articoli?

Non perderti le notizie più importanti. Ricevi una mail alle 19.00 con tutte le notizie del giorno iscrivendoti alla nostra rassegna via email.

In evidenza