Mazara, continua la pratica incivile dell’abbandono delle reti e cime da pesca

Le reti e le cime da pesca non più utilizzabili sono rifiuti speciali e andrebbero smaltiti in apposita discarica

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
10 Giugno 2023 08:55
Mazara, continua la pratica incivile dell’abbandono delle reti e cime da pesca

Nonostante i numerosi appelli negli ultimi anni continua ad essere perpetrata la pratica incivile dell’abbandono abusivo di reti e cime da pesca nel territorio mazarese. Se fino a qualche anno fa il fenomeno, che più volte ha fatto scattare sanzioni da parte della locale Capitaneria di porto, era stato evidenziato nell’area del porto peschereccio, adesso, dopo che la stessa area è stata dotata di di un sistema di videosorveglianza, le attrezzature vetuste da pesca vengono abbandonate nelle aree adiacenti allo stesso porto; vedi alcune reti e cime da pesca abbandonate, una vera discarica abusiva) sul ciglio della strada, ben visibili, nel tratto del lungomare Fatamorgana successivo all’incrocio con via Luigi Vaccara, in pratica la strada che porta verso i cantieri navali (in copertina foto da noi scattata alcune ore fa).

Da tempo cumuli di reti e di cime, già utilizzate da natanti adibiti per la pesca d’altura e costiera, sono infatti abbandonate nell’area sottostante il tratto di atterraggio della sopraelevata che collega lungomare Fatamorgana alla Ss115; il materiale abbandonato, verosimilmente nelle ore notturne, è ben visibile agli automobilisti che transitano in quel tratto che conduce alla zona balneare di Tonnarella. L’abbandono di reti e cime da pesca si verifica anche all’interno della stessa oasi naturale protetta di Capo Feto.

Le reti e le cime da pesca non più utilizzabili sono rifiuti speciali e pertanto andrebbero per legge smaltiti in apposita discarica attraverso regolare convenzione con società specializzate.

Francesco Mezzapelle 

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