Far decadere la Commissione consiliare Statutaria della quale Giorgio Randazzo è presidente. Sarebbe questo l’obiettivo della maggioranza che sostiene Salvatore Quinci. Probabilmente il tanto chiacchierato servizio andato in onda giovedì scorso su Rete4 nel corso di “Dritto e rovescio” in merito alla “questione delle bollette Tari” (scoppiata il 28 settembre e che ha riguardato oltre al primo cittadino mazarese anche altri assessori comunali) starebbe producendo le prime “ritorsioni” da parte dellamaggioranza che sostiene il sindaco Salvatore Quinci nei confronti dello stesso consigliere comunale della Lega reo –secondo il vasto entourage che sostiene l’Amministrazione Quinci- di aver portato la stessa questione anche a livello nazionale.
Abbiamo avuto notizia infatti che i consiglieri comunali Antonio Colicchia (X Mazara), Arianna D'Alfio (Partecipazione Politica), Nino Zizzo (Forza Italia) e Giuseppe Palermo (SiAmo Mazara) si siano ieri dimessi dalla Commissione Statutaria per farla cadere e far così “saltare” Randazzo come presidente. Le dimissioni presentate dai quattro consiglieri sarebbero motivate –così si legge nelle dimissioni di uno dei quattro consiglieri- per “l’inadeguatezza ed il comportamento che il presidente della stessa Commissione consiliare sta adottando, ledendo l’immagine della Città”.
In carica alla Commissione Statutaria sono rimasti oltre allo stesso Randazzo, i consiglieri di opposizione Antonella Coronetta (M5S) e Giovanni Iacono Fullone (Libera Intesa). Appresa la notizia abbiamo chiesto allo stesso Giorgio Randazzo un commento. Randazzo ha detto di volersi riservare la possibilità di una replica nelle prossime ore. “In questo momento –ha però sottolineato- si registra il fatto che i quattro consiglieri comunali hanno disertato la seduta della Commissione nella quale si doveva approvare definitivamente la mia proposta di “Modifica del Regolamento Cimiteriale” da portare poi in Consiglio comunale per la definitiva approvazione.
Potevano almeno prima approvare la modifica tanto attesa da cittadini e operatori”. Ricordiamo che nel corso dell’ultima seduta di Consiglio comunale, quella dell'8 ottobre, che ha visto l’approvazione del Rendiconto di Gestione 2018, la maggioranza dei consiglieri aveva deciso, a seguito di votazione, di non trattare la mozione, presentata da Giorgio Randazzo e Giovanni Iacono Fullone (vedi in copertina entrambi nella foto scattata nel corso della stessa seduta), relativa ad una presunta incompatibilità di sindaco e assessori; nella stessa seduta consiliare il Segretario Generale, Antonella Marascia, aveva dichiarato improponibile la mozione in quanto “non di competenza dello stesso Consiglio”.
Francesco Mezzapelle
