Mazara, come e quando sarà risolto (definitivamente) il crollo della strada di Tonnarella?

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
07 Maggio 2015 19:01
Mazara, come e quando sarà risolto (definitivamente) il crollo della strada di Tonnarella?

Questa mattina dal Comune è arrivata una nota relativa alla stipula del protocollo d’intesa con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti-Provveditorato Interregionale Opere Pubbliche Sicila – Calabria. A firmare il protocollo sono stati il sindaco Nicola Cristaldi e, per l’organismo ministeriale, il dirigente ing. Giovanni Coppola. Questo è quanto dichiarato dal primo cittadino mazarese: “prosegue la stretta collaborazione tra il Comune di Mazara del Vallo ed il Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche Sicilia – Calabria, già Genio Civile Opere Marittime.

Con la firma del protocollo d’intesa il nostro Comune affida all’organismo ministeriale, dotato di eccelse professionalità, la progettazione e le attività di direzione lavori, verifica e collaudo degli interventi che il nostro Comune intende effettuare per il miglioramento delle strutture portuali, di difesa della fascia costiera e di contrasto all’erosione delle coste. Con questo nuovo protocollo –ha aggiunto il Sindaco di Mazara - intendiamo proseguire nella strada intrapresa che ci ha consentito, grazie al finanziamento di 2 milioni 200 mila euro che abbiamo ottenuto dal Ministero dell’Ambiente, di giungere alla fase definitiva dell’iter che dovrebbe finalmente consentire l’avvio degli interventi del primo stralcio di dragaggio del porto”.

Nella stessa nota poi è scritto che “nella programmazione comunale, che potrà essere attuata nell’ambito delle diverse competenze con altri organi preposti, sono previsti interventi di ripascimento protetto, approdo della nautica da diporto, aree protette per la balneazione e la revisione del piano regolatore portuale”. Infine è sottolineato che “anche questo protocollo sarà a costo zero per le casse comunali, in quanto gli oneri derivanti saranno attinti volta per volta dai finanziamenti che saranno intercettati”.

Con questo protocollo il Comune rinnova pertanto al sinergia con Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche Sicilia – Calabria (ex Genio Civile Opere Marittime) dal quale aveva ricevuto collaborazione già negli anni scorsi, dal 2010 al 2013, per i progetti relativi ai due stralci di lavori per la realizzazione di opere di protezione e difesa dell’ultimo tratto del Lungomare Fata Morgana crollato a causa del fenomeno dell’erosione acuito dalle straordinarie condizioni meteo-marine.

Purtroppo lo stesso problema si è ripetuto l’inverno appena trascorso in un punto successivo dello stesso tratto del lungomare Fatamorgana (vedi foto n.1). Così l’intervento effettuato negli anni scorsi, costato complessivamente circa 300mila euro, sarebbe risultato soltanto una soluzione tampone visto che la forza delle mareggiate ha provocato nuovi danni.

La stessa soluzione tampone si prospetta però nuovamente visto che lo scorso 3 aprile attraverso una nota l’Amministrazione comunale annunciò di aver dato incarico agli uffici tecnici comunali di attivarsi con urgenza per il ripristino della strada litoranea di Tonnarella crollata in seguito agli eventi calamitosi dello scorso inverno. “Si tratta –si legge in quella nota- di una spesa elevata ma necessaria senza la quale la stagione balneare alle porte sarebbe seriamente compromessa. Questi lavori saranno comunque parte di un progetto più ampio di sistemazione definitiva dell'intero litorale”.

L'assessore ai Lavori Pubblici Silvano Bonanno sottolineò: “abbiamo dovuto fare salti mortali per reperire le somme in bilancio stante che i trasferimenti da Stato e Regione sono sempre più esigui. Comunque, quelle che realizzeremo saranno opere importanti che ci consentiranno di proseguire sulla strada della salvaguardia delle nostre coste. Entro le stagione estiva -concluse Bonanno- i lavori saranno completati”.

Il problema dell’erosione delle coste mazaresi fu affrontato lo scorso dicembre nell'ambito di una giornata di studi sull'erosione dei litorali in Sicilia, organizzata dall'Ordine Regionale dei Geologi di Sicilia con il patrocinio del Comune di Mazara, dell'Assessorato regionale Territorio e Ambiente e dell'Università degli Studi di Palermo, e svoltasi al Teatro Garibaldi di Mazara.

In quell’occasione il geologo Roberto Gallo (componente della nuova Commissione Terremoto del Comune) parlò del problema ed avanzò la possibilità di una soluzione definitiva: frangiflutti artificiali capaci di smorzare le mareggiate ed al tempo stesso di ripascere la spiaggia di Tonnarella. “La prognosi è grave – disse Gallo enucleando i contenuti del proprio intervento sulla evoluzione morfodinamica delle spiagge di Mazara, già sottoposto all'attenzione dell'Amministrazione comunale e di altri enti competenti - La nostra spiaggia (Tonnarella ndr.) non era così, aveva tutt'altra forma.

Così ho cercato di capire che cosa sia successo, come si è evoluta questa spiaggia e perché. Grazie a Google Earth ho potuto guardare e analizzarla dall'alto, effettuando un analisi a ritroso nel tempo. Ho visto cosa è successo nel nostro litorale dal 2003 ad oggi. Non è un approccio scientifico ma basta a capire la problematica".

Il geologo Gallo (in foto n.2 durante il suo intervento), confrontando le diverse immagini satellitari che ritraggono la costa nel corso degli anni, partendo da lontano, spiegò come la costruzione del gasdotto che collega Algeria e Italia passando per la Tunisia - ed in particolare il punto in cui i fasci di tubi approdano sulla terraferma presso Capo Feto per dirigersi verso la centrale del gas - abbia contribuito, assieme alla costruzione del porto nuovo ad accelerare il fenomeno di erosione della spiaggia di Tonnarella.

A protezione delle condotte del gas è stato infatti costruito un vero e proprio pennello di pietra molto vasto in lungo e in largo e a quasi 50 cm dal livello dell'acqua che ha contribuito a proteggere dalle mareggiate di Scirocco il metanodotto e a preservare dall'erosione la spiaggia dunosa di Capo Feto a Ovest (qui non esiste erosione, anzi) ma, viceversa, ha fatto sì che le masse d'acqua si spostassero verso Est, frangendosi verso l'arco della spiaggia del Lungomare Fata Morgana.

E i risultati sono oggi sotto gli occhi di tutti: la costa che si assottiglia sempre di più, la sabbia scomparsa, il mare che avanza fagocitando muretti di protezione e strada, i continui recenti lavori di contenimento che per la prevenzione dell'erosione servono a poco, destinati unicamente a ripristinare la sede stradale danneggiata. "Oggi la spiaggia di Tonnarella è un sistema chiuso, stretto a Ponente e a Levante da metanodotto e Porto –affermò Gallo– ma con interventi organici ed integrati e con la collaborazione dei diversi Enti ed attori coinvolti potremmo fare qualcosa per far ritornare la vecchia spiaggia".

Francesco Mezzapelle

07-05-2015 20,45

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