Mazara, arriva l’estate e la Città rimane senza acqua: grossi disagi, nuovi interventi ed il “business” delle autobotti

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
29 Giugno 2020 13:46
Mazara, arriva l’estate e la Città rimane senza acqua: grossi disagi, nuovi interventi ed il “business” delle autobotti

Ci si risiamo, come era già avvenuto anche nella fase di piena emergenza covid-19, migliaia di cittadini mazaresi sono costretti in questi giorni a convivere con la mancanza d’acqua. Ci arrivano numerose segnalazioni da parte di cittadini che lamentano la mancanza di acqua Sin diverse zone della Città, ed in particolare nel centro storico, nel quartiere Makara, lungo il fiume Mazaro, nella zona dell’Ospedale e nella Borgata Costiera. Molti cittadini hanno chiamato più volte l’Ufficio Acquedotto del Comune (tel.

0923 671511/671521- cell. 3495413684/3479888782), in molti casi non ha risposto nessuno. Attraverso il gruppo face book “Mazara Asciutta”, una cittadina ha scritto che dopo esser riuscita a mettersi in contatto con un operatore le è stato detto che ci sarebbe un guasto ad una cabina e che tecnici sarebbero al lavoro per ripararlo; ad ogni modo qualora ciò avvenisse l’acqua ritornerebbe in circolo domattina. Ma sono ovviamente tutte ipotesi. Nel frattempo, come accade spesso in queste circoistanze, con intere famiglie senza acqua, molti cittadini, ed anche titolari di esercizi commerciali, sono ricorsi più volte ad autobotti private per rifornire d’acqua i propri serbatoi, spesso rimasti a secco, sostenendo costi esorbitanti; il prezzo di un’autobotte d’acqua si aggira sui 60 euro; un vero business! (in foto copertina autobotte privata presso borgata Costiera).

In condizioni di emergenza idrica le due autobotti comunali, usufruibili su richiesta (vedi numeri cellulari sopra, in funzione 7 giorni su 7, dalle ore 7 alle ore 19), non riescono a soddisfare le esigenze di un territorio esteso qual è quello mazarese. Se fino allo scorso anno il problema idrico era da imputare alla vetusta rete idrica cittadina, a guasti o a furti di materiale elettrico dai pozzi comunali, da alcuni mesi è pure riemerso il grave problema dei nitrati, ben oltre i 50mg/l, nell’acqua erogata dal pozzo n.3 di c/da Ramisella (Possibile che negli ultimi anni nessuno abbia sollevato questo problema? I valori dei nitrati si sono rialzati improvvisamente dall’estate scorsa?).

Da qui la sua chiusura a seguito di alcune note inviate all’Amministrazione dall’Ufficio Igiene dell’Asp. Pertanto la Giunta Quinci ha predisposto, dal 27 gennaio, una nuova turnazione dell’erogazione idrica la quale però spesso salta a seguito di continui, e quasi quotidiani, guasti alle rete e agli impianti gestiti dall’Ufficio Acquedotto del Comune. Ormai non si registrano più i disagi per le migliaia di residenti in diverse zone della Città: Mazara Due, Costiera, Makara, Santa Maria di Gesù e Trasmazaro A seguito della chiusura del pozzo di Ramisella causa nitrati la Città ha portata d’acqua limitata, poi ci si mettono i guasti elettrici.

Come se non bastasse, appena si riapre l’acqua il sistema ci mette un po’ ad andare in pressione per far arrivare l’acqua in alcune zone della Città; a Mazara, purtroppo, l’acqua si è costretti a tirarla non si riesce a farla arrivare per caduta e ciò anche per il mancato collaudo delle vasche. L’attuale miscelazione, con relativa turnazione, è una soluzione tampone. L’Amministrazione comunale ha intrapreso nell’ultimo mese alcune azioni per risolvere quasi definitivamente i problemi idrici.

E’ stato realizzato il “revamping” dei pozzi per acquisire 4-5 litri in più al secondo. Al tempo stesso sarebbe stato avviato, con uan spesa di circa 40milaeuro, un pozzo gemellare, nella zona Fiumara, per recuperare altri 10 litri di acqua al secondo. Vi è pure la possibilità che l’Amministrazione Quinci possa acquistare un denitrificatore: “servirebbero 500-700 mila euro, soldi che al momento –ha sottolineato qualche mese l’assessore ai servizi alla Città, Michele Reina- il Comune non ha, servirebbero fondi regionali”.

In una recente intervista alla nostra redazione lo stesso sindaco Quinci, sottolineando l’assurdità che Mazara del Vallo città sul mare avesse problemi di acqua, ha ipotizzato la realizzazione di un impianto di dissalazione; ipotesi avanzata anche nei primi mesi della prima sindacatura Cristaldi e poi svanita nel nulla… La sistemazione della fatiscente rete idrica cittadina, come del resto la messa in sicurezza dei pozzi comunali, spesso presi di mira dalla microminalità, erano stati fra i temi più battuti della scorsa campagna elettorale per le Amministrative; tutti i candidati a sindaco avevano nel loro programma la soluzione della crisi idrica cittadina.

Francesco Mezzapelle  

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