“C’è un ritardo inspiegabile, insopportabile per la ripresa dei lavori di dragaggio del porto canale, non riusciamo a comprendere cosa sta succedendo. Scriverò una lettera di fuoco alla Regione e mi recherò personalmente all’Ufficio del Commissario per il Rischio Idrogeologico che, ricordo, è la stazione appaltante dei lavori. L’Ufficio è da mesi senza una guida, a seguito delle vicende giudiziarie del dott. Maurizio Croce, pertanto mi rivolgerò al Presidente della Regione che dovrebbe nominare un responsabile.
Per quanto riguarda i lavori, sappiamo che vi è in corso una perizia di variante, l’ennesima. Ma ci vogliono mesi per farla? L’impresa deve tenere fede al contratto sottoscritto. Infine dico: se la Regione non vuole più occuparsene ci dia le risorse e ci pensiamo noi a completare i lavori”. Questo quanto risposto dal sindaco Salvatore Quinci nel corso della nostra trasmissione “Porto Franco” del 26 settembre in merito alla nostra domanda relativa aalla mancata ripresa dei lavori di dragaggio del porto canale di Mazara del Vallo.
Era il 14 dicembre del 2023 quando, finalmente, dopo anni di attesa e promesse sembrava partito il dragaggio del porto canale. Ricordiamo che come si legge nella nota stampa inviata dal Comune lo stesso 14 dicembre: “L'investimento complessivo dopo le perizie di variante è di circa 2milioni 700mila euro. L'importo netto dei lavori è di 1milione 152.079,55 al netto del ribasso d'asta del 34,3717% (€ 932.864,70), compreso costo della mano d'opera (€ 214.214,85) e oneri per la sicurezza (€ 5.000,00) non soggetti a ribasso”.
Si tratta ovviamente di un primo stralcio di lavori di escavazione del fiume Mazaro per il quale invece servirebbero in un prossimo futuro almeno una decina di milioni di euro per la sua completa riqualificazione; e poi resta ancora da capire quando e come saranno rimossi i diversi natanti in stato di abbandono ormeggiati lungo il porto canale. I primi interventi di escavazione a partire da metà dicembre vennero eseguiti con degli escavatori lungo i lati del fiume Mazaro, e secondo quanto si legge nell'ordinanza della Capitaneria di Porto, sarebbero dovuti terminare entro febbraio.
In una nota dello scorso 22 gennaio lo stesso sindaco Quinci faceva il punto sui lavori di dragaggio si legge: “Terminata l’escavazione lato cantieri navali, da stamattina si prosegue, come da crono-programma sulla sponda del Lungomazaro Ducezio. I lavori che, lungo l’argine consentiranno di arrivare ad una profondità di escavazione di 4 metri, dureranno circa quattro settimane. Successivamente entrerà in funzione la draga i cui interventi si concentreranno nella parte centrale del fiume”.
La “sorbona”, la grande draga che dovrebbe escavare la parte centrale del fiume sarebbe dovuta arrivare quindi a metà febbraio, ma da alcune dichiarazioni del sindaco Quinci abbiamo appreso che, a quanto pare, qualcuno avrebbe fatto di tutto (intervenendo presso gli uffici regionali) per fermare le operazioni di dragaggio e che quindi l'arrivo della grande draga avrebbe subito dei ritardi. La draga “Mazaro”, acquistata con fondi del Feamp ed inaugurata lo scorso 29 dicembre, si dovrebbe invece occupare della "normale e ordinaria manutenzione dei fondali del porto canale".
Nel corso di questi mesi diverse sono state le associazioni che hanno esposto i propri dubbi circa il corretto smaltimento dei fanghi nella colmata B. Inoltre, dalle immagini postate da noi lo scorso 9 aprile (clicca qui) si nota come il telone di alcune vasche di contenimento sia danneggiato. “C’è da chiedersi se è corretto movimentare i fanghi o i sedimenti dragati insieme a copertoni, contenitori vari in plastica, cordami ed altro materiale estraneo” si legge in una nota inviata dall'associazione Pro Capo Feto.
Su tale questione il sindaco Salvatore Quinci rassicurò la cittadinanza circa la ripresa dei lavori e la sistemazione anche delle vasche della “Colmata B” con la separazione del materiale prelevato insieme ai fanghi. Successivamente durante il comizio finale prima delle elezioni Amministrative dello scorso 8 e 9 giugno Salvatore Quinci dal palco di piazza Mokarta affermò: "Io vi garantisco una cosa, e ve la garantisco qui, e potete venire a trovarmi al palazzo di città: dal primo luglio in poi vedrete una draga grande e grossa con un pontone che dragherà il fiume Mazaro perchè le elezioni saranno finite.
Perchè Mazara è fatta da personaggi che non fanno, e che non hanno mai fatto niente e non lasciano fare". Ci chiediamo, si chiede l’intera Città, il perchè questa grande draga non sia ancora arrivata, quale sia il motivo di questo ennesimo ritardo. Speriamo che l’azione annunciata, davanti alle nostre telecamere, dal primo cittadino possa sortire al più presto l’effetto di sbloccare una vicenda che appare davvero intrigata (probabilmente c’è qualcosa che non sappiamo) con l’avvio finalmente dei lavori fino al loro completamento.
Francesco Mezzapelle