Mazara, AC Diocesana incontra la presidenza nazionale

L'incontro si è svolto sabato 6 maggio 2023 presso la Casa Esercizi Spirituali dei Padri Passionisti di Mascalucia (CT).

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
10 Maggio 2023 11:38
Mazara, AC Diocesana incontra la presidenza nazionale

“Dal mare ai crateri, diario di chi (è) sale” è il titolo del Consiglio Regionale di Azione Cattolica che si è svolto sabato 6 maggio 2023 presso la Casa Esercizi Spirituali dei Padri Passionisti di Mascalucia (CT). 

Al Consiglio hanno partecipato la Presidente Diocesana Enza Luppino,  il Vicepresidente per il settore adulti Alberto ALAGNA, il Vicepresidenti per il settore giovani Michele COLICCHIA, la Vice Responsabile A.C.R. Antonietta VIVONA, i Consiglieri Salvatore GIANQUINTO e Anna RIGGIO e la Segretaria Piera FIMETTA. Il Consiglio è stato aperto con un momento di preghiera condotto da don Enzo SMRIGLIO Assistente Unitario della Delegazione Regionale sulla Prima lettera di Pietro 2,9 - 10 che ci ricorda che noi siamo un’associazione eletta della chiesa e siamo chiamati a proclamare le virtù di Colui che ci ha salvati dalle tenebre e quindi dobbiamo essere “riflesso” per portare luce agli altri.

Ad introdurre i lavori è stato Sebastiano DISTEFANO Delegato Regionale che salutando i Rappresentanti dei Consigli Diocesani ha espresso la propria gioia e di tutta la Delegazione nel presentare i membri della Presidenza Nazionale guidata dal Presidente Giuseppe NOTARSTEFANO dice Sebastiano. 

Il Presidente Nazionale Giuseppe NOTARDISTEFANO sottolinea che abbiamo bisogno di condividere i percorsi, le idee, le iniziative, mettere insieme le forze per alleggerire le fatiche che in questo tempo stanno caricando la nostra associazione. "Dobbiamo camminare insieme in compagnia del Signore e prendersi cura delle relazioni, delle persone, del bene comune, del territorio, dell’ambiente che ci circonda in questo tempo fragile post pandemia che ha bisogno di essere ri-vissuto, si adeguato al cambiamento, ma con rispetto".

Nell’occasione il Presidente Nazionale ha presentato il nuovo Assistente ecclesiastico Generale dell’Azione Cattolica Mons. Claudio GIULIODORI nominato da papa Francesco lo scorso 4 marzo 2023. Mons. Claudio, che è anche Assistente ecclesiastico Generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, ha voluto ringraziare l’accoglienza calorosa di tutta l’AC siciliana ricordando 3 tappe fondamentali da dove ripartire con un carico più leggero: - La fine dell’emergenza COVID-10 dichiarata il 6 maggio dal O.M.S.: impariamo da questa esperienza vissuta a capire veramente la bellezza delle relazioni; - La beatificazione di Armida Barelli del 22 aprile: fare memoria della vita associativa; - Il Sinodo che stiamo vivendo: la sinodalità, il camminare insieme, deve costituire la base portante del nostro cammino associativo. Mons.

Claudio ha chiuso il suo intervento donandoci una frase di Papa Francesco ricevuta il giorno della sua nomina ad Assistente Generale: “Devi dire all’AC di farsi sentire, devono fare chiasso”.

Tanti sono stati gli argomenti trattati durante l’incontro/dibattito: dai giovani “fuori sede” alle fatiche per capire un modo giusto per accogliere la mobilità come un contesto culturale trasversale; dagli assistenti “assenti” per i troppi incarichi, alla difficoltà a trovarne nuovi e capire come possiamo prenderci cura di loro; dalla consapevolezza che il percorso di inizializzazione cristiana dell’A.C.R. pur essendo integrato in molte parrocchie va comunque rivisto mettendo al centro la vita dei ragazzi, l’ascolto, lo sguardo, le loro preoccupazioni, la loro naturalezza i loro talenti e far capire che l’A.C.R.

è un luogo di vita dove si fa esperienza in compagnia di Gesù; dalla fatica delle programmazioni del settore adulti e a capire come fare a riacquistare le forze e se vale la pena impegnarsi in questo servizio di AC, all’interrogativo come posso essere credibile agli occhi di chi mi osserva da fuori; dalla fatica ad accettare le responsabilità alla consapevolezza che le attività vissute male, senza le motivazioni adeguate non attraggono più nessuno (EG. 82); dall’impegno politico dei soci all’importanza dell’accompagnamento concreto e il sostegno dell’associazione durante tutto l’impegno politico e sociale. 

In conclusione le fatiche sono tante e le energie non sono infinite. Bisogna individuare i punti di perdita come in una tubazione e cercare di ripararle. Abbiamo a disposizione delle risorse per poter alleggerire le fatiche tra cui: la formazione permanente, la comunicazione, i cammini formativi, le alleanze con altre realtà ecclesiali e non, i progetti che il centro nazionale ci propone. "Tutto quello che facciamo viene appreso in base a come noi lo proponiamo – dice Lorenzo Zardi Vicepresidente del settore Giovani - e con quali mezzi facciamo arrivare la notizia; il giusto linguaggio è la porta per costruire una AC più fraterna, facciamoci “invidiare” per essere felici e gioiosi" conclude.

La sera tutti i presenti hanno partecipato alla veglia di preghiera presso il Santuario della Madonna della Sciara di Mascalucia. La veglia è stata celebrata dall’Arcivescovo Metropolita di Catania Mons. Luigi RENNA. L’arcivescovo ha augurato all’AC di essere sempre terreno fertile anche quando sembra che le tante fatiche non portano frutti e ha portato l’esempio della pianta della Ginestra, che è un fiore che nasce proprio nelle “sciare” occupate dalle colate laviche dell’Etna, simbolo di vita che nasce dopo l’eruzione che distrugge tutto. La mattina di domenica 7 maggio la Presidenza Nazionale ha incontrato i Presidenti e i Consigli parrocchiali provenienti da tutta la Sicilia presso il Centro Congressi “Le Ciminiere” di Catania. Anche durante questo incontro sono stati affrontati gli argomenti trattati nel consiglio e che interessano tutti i settori, articolazioni e movimenti dell’associazione.

Il Presidente NORARDISTEFANO alla fine ha fatto una sintesi su come vede oggi l’AC: "Vedo l’AC come una voliera piena di volatili – dice il Presidente – dove all’interno predominano 3 tipi di uccelli: - Il colibrì, minuscolo uccello che fa tanta fatica per stare fermo; - L’upupa, che è considerato il re del popolo alato ma anche l’uccello del malaugurio a causa della monotonia del suo canto; - Lo struzzo, grande uccello che nasconde la testa al presentarsi delle difficoltà. Questi 3 uccelli rappresentano perfettamente lo stato della nostra associazione oggi.

E allora vi auguro di faticare ma per generare movimento, di non essere monotoni tirando fuori il detto “si è sempre fatto cosi”, e di non tirarvi indietro difronte alle difficoltà. Vorrei dentro la voliera, (Azione Cattolica), del domani tante rondini, piccoli uccelli dal corpo esile che si muovono in stormi esprimendo forme diverse ma compatte e che sopportano la fatica delle migrazioni, del cambiamento. Ecco vi auguro di essere uno stormo di rondini. – conclude il Presidente".

L’incontro si è concluso con la partecipazione alla celebrazione eucaristica presieduta dall’Assistente Generale Mons. Claudio e concelebrata insieme agli assistenti di settore nazionali, regionali e diocesani presenti.

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