“Marsala accoglie non rifiuta”. Lo sdegno del sindaco Di Girolamo sul caso della “Costa Deliziosa”

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
19 Aprile 2020 17:58
“Marsala accoglie non rifiuta”. Lo sdegno del sindaco Di Girolamo sul caso della “Costa Deliziosa”

Molto clamore aveva destato qualche giorno fa il trasferimento al Covid-Hospital “Paolo Borsellino” di Marsala di un passeggero a bordo della "Costa Deliziosa" ferma in rada davanti al porto di Marsala; il turista, un pensionato di 78 anni, era poi risultato negativo al primo tampone. Ecco cosa scritto in merito alla vicenda dal sindaco di Marsala, Alberto Di Girolamo: "Cari amici, a distanza di quasi 48 ore da quando la Costa Deliziosa ha lasciato le nostre acque e ripreso la navigazione, desidero dirvi che giovedì mi sono VERGOGNATO leggendo alcuni commenti al post in cui vi comunicavo che un uomo in gravi condizioni, dalla nave veniva trasferito nel nostro ospedale.

Sì avete letto bene, mi sono vergognato dell'egoismo e della cattiveria di alcuni marsalesi. E se quest'uomo fosse stato vostro padre, o vostro nonno, o foste stati voi stessi al suo posto? E non ditemi che la crociera si sarebbe dovuta fermare prima, che voi su quella nave non vi sareste mai trovati (vi ricordo che era partita i primi di gennaio per un giro del mondo). Questo non c'entra. Il punto è che secondo voi quest'uomo doveva essere lasciato morire sulla nave, senza alcun soccorso. Secondo voi io avrei dovuto impedire con tutte le mie forze che il crocerista venisse portato sulla terraferma e trasferito nel nostro ospedale.

Sareste stati contenti se avessi detto "per me quest'uomo può pure morire, ma nella mia città non mette piede". Questo, secondo alcuni di voi, sarebbe stato sinonimo di forza. Ma vi rendete conto della gravità di quanto chiedevate? La nave è rimasta al largo, senza attraccare. L'uomo arrivato sulla terraferma è stato immediatamente e direttamente trasferito nella Rianimazione del nostro ospedale, tra l'altro l'unico hospital Covid della provincia, e quindi pure attrezzato e preparato a gestire l'ingresso di pazienti eventualmente positivi al coronavirus.

Ditemi, che pericolo e rischio avrebbero corso i cittadini marsalesi? Qualcuno ha pure scritto che il sindaco di Messina avrebbe impedito tutto ciò. Ma io non sono De Luca, e tra l'altro sono contento di non esserlo. Per me Marsala dev'essere una città accogliente, pur nella tutela di tutta la collettività. Mentre leggevo le cattiverie scritte (fortunatamente poche rispetto agli altri commenti), ho provato a immaginare cosa stessero pensando dei marsalesi i tanti croceristi che leggevano quei messaggi e che magari avevano pensato di venire in vacanza nella nostra città quando l'emergenza sarà finita.

Quanti di noi sono andati nelle regioni del nord per curarsi, quanti hanno i figli che studiano fuori, quanti marsalesi lavorano nelle regioni "ricche"? E da noi, per un solo uomo che la nostra città aveva l'opportunità di aiutare è successo l'inverosimile. Cari amici vi invito a riflettere su quanto accaduto, su cosa significa veramente essere solidali, sulla necessità di imparare a mettersi nei panni dell'altro prima di giudicare. I Siciliani sono conosciuti in tutto il mondo come un popolo generoso e accogliente, impariamo ad esserlo tutti, ad esserlo veramente e nel profondo, anche e soprattutto nelle situazioni più difficili".

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