Il “Comitato pro-pulizia porto canale”, costituitosi nei giorni scorsi e formato da numerosi operatori economici (cantieri, officine, armatori, agenzie di servizio etc..), ha inviato una nota nella quale si annuncia che a causa della mancata escavazione del porto canale a partire da oggi vi è lo stato d’agitazione di tutto il comparto pesca e attività collaterali ed il blocco di tutte le attività con l’organizzazione di una manifestazione pubblica programmata per lunedì 25 maggio.
Nella nota inviata al Sindaco del Comune di Mazara del Vallo, al Prefetto della Provincia di Trapani, al Comandante della Capitaneria di Porto di Mazara, all’Assessorato Territorio e Ambiente Reg. Siciliana, al Demanio Marittimo U.O. S 5.9 – Mazara del Vallo, il Comitato ha motivato la decisione “viste le condizioni emergenziali in cui versa il porto di Mazara del Vallo, ed in particolare lo stato del fondale del porto canale, visti i continui ritardi nell’inizio dei lavori di escavazione e pulizia dello stesso, vista la mancanza di informazione e risposte esaustive, esaurienti e concrete da parte dell’amministrazione comunale e regionale”.
A che punto si trova la gara d’appalto per l’escavazione del porto canale a seguito del progetto dell'Ammnistrazione Cristaldi fin dal 2009? Ultimata la fase progettuale dei lavori di riqualificazione e dragaggio del porto canale, ridotto ad una fogna ed innavigabile per buona parte (si registra quasi quodianamente l'incagliamento di pescherecci), con il corredo delle analisi dei fanghi, quando inizieranno i lavori, primo stralcio esecutivo di circa 2 milioni di euro, per i lavori di ripristino dei fondali dopo l'analis dei fanghi condotta dal Cnr nei mesi scorsi? Necessita forse una rimodulazione dei costi del progetto originario di escavazione del porto canale.
Lo scorso 30 aprile nel corso di una riunione, convocata dalla stessa Amministrazione Cristaldi, tenutasi presso il palazzo dei Cavalieri di Malta, i rappresentanti dell’armamento e gli stessi operatori economici che espletano attività portuali hanno espresso “rabbia” per i ritardi degli interventi si erano detti pronti a recarsi a Palermo unitamente all’Amministrazione comunale: “la mancata illuminazione e la necessità del dragaggio del porto sono problematiche –era scritto nella nota del Comune- la cui risoluzione è fondamentale per la piena operatività ed il rilancio del porto. Le parti si sono aggiornate, istituendo di fatto un tavolo permanente: il prossimo passo sarà una trasferta a Palermo presso la Regione Siciliana".
Adesso bisognerà capire il perché l’iter è fermo alla Regione? Di chi è la responsabilità? Vi sono difficoltà nella realizzazione del progetto?
Il tempo darà risposta a questi interrogativi, nel frattempo “godiamoci” le isole di fango (vedi foto n.1) nel porto canale, gli scarichi fognari ed il buio durante le ore notturne complice di criminali sempre pronti a perpetrare le proprie ignobili azioni.
Francesco Mezzapelle
19-05-2015 10,30
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