Mafia: Russo, su trasferimento Germanà a Mazara mai risposta

Il magistrato, nel ’92 sostituto procuratore a Marsala: "la mia città deve fare i conti col proprio passato..."

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
21 Settembre 2022 12:07
Mafia: Russo, su trasferimento Germanà a Mazara mai risposta

A 30 anni dall’agguato a Rino Germanà c’è una domanda che rimane tutt’ora senza una risposta: perché nel giugno 1992 Germanà viene rimandato a guidare il commissariato di Mazara del Vallo dopo che era stato trasferito a Palermo? A chi dava fastidio quel poliziotto?”. L'ha detto il magistrato Massimo Russo, nel ’92 sostituto procuratore a Marsala, nella conversazione a tre (con lo stesso Germanà e il collega Massimo Corleo), organizzata nel pomeriggio del 14 settembre scorso dal Comune di Mazara del Vallo al palazzo dei Carmelitani, per il trentennale della sparatoria contro Germanà sul lungomare Fata Morgana.

Quel trasferimento fu una scelta scellerata e criminale – dice Russo, oggi alla Procura dei Minori a Palermo – che avvenne in un momento particolare in cui Germanà stava indagando su un politico trombato a nome Enzo, di area manniniana. Deposita il 19 maggio ’92 quell’annotazione e l’8 giugno viene convocato a Roma. Poi il trasferimento”. Russo ha definito Rino Germanà “un rappresentante dell’antimafia vera, un antieroe che col suo impegno quotidiano ha combattuto la criminalità organizzata. Quell’agguato del 14 settembre 1992 non può non essere contestualizzato nei fatti successi quell’anno”. Ancora il magistrato Russo: “La mia città deve fare i conti col proprio passato – ha detto – Come mai Riina ha vissuto tranquillo la sua latitanza anche da queste parti? Aveva i 'cani attaccati'? Cosa c’era qui a Mazara di così sicuro per lui?”.

Fonte Ansa

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