ll gup di Palermo Ermelinda Marfia ha condannato con il rito abbreviato 27 sodali di Matteo Messina Denaro, tra boss, gregari, estortori e favoreggiatori tutti appartenenti al clan mafioso di Campobello di Mazara. Nell’operazione “Hesperia” furono coinvolti 35 presunti mafiosi e fiancheggiatori della mafia, otto di loro sono attualmente sotto processo davanti il Tribunale di Marsala. La pena più severa , 20 anni di carcere, è stata inflitta al 67enne campobellese Francesco Luppino , considerato il vero braccio destro del defunto Messina Denaro perché da lui aveva ricevuto la delega alle nomine dei reggenti dei mandamenti ma anche alla gestione degli appalti e degli affari.A 20 anni è stato condannato anche il marsalese Francesco Giuseppe Raia.
Queste le pene inflitte agli altri imputati: 4 anni e 4 mesi a Paolo Bonanno, 6 anni a Leonardo Casano, 18 ad Antonino Cuttone, 9 anni e 4 mesi a Vito Gaiazzo, 4 anni e 4 mesi a Girolamo Causi, 4 anni e 4 mesi a Jonathan Lucchese, 4 Annie. 4 mesi a Marco Manzo, 5 anni e 4 mesi ad Antonino Nastasi, 8 anni e 8 mesi ad Antonino Pace, 6 ani e 4 mesi a Vincenzo Pisciotta, 5 anni a Giuseppe Prinzivalli, 5 anni a Francesco Pulizzi, 12 anni ad Antonino Raia, 20 a Francesco Raia, 8 anni e 8 mesi a Tiziana Rallo, 4 anni e 4 mesi a Vito Rallo, 6 anni a Vincenzo Rallo, 6 anni e 8 sei a Carmelo Salerno, 5 anni e 8 mesi a Giuseppe Salerno, 5 anni e 4 mesi a Giuseppe Speciale, 18 anni a Vincenzo Spezia, 4 anni e 4 mesi a Francesco Stallone, 4 anni e 2 mesi a Rosario Stallone, 6 a Michele Vitale.
L’indagine “Hesperia” portò all’arresto di 33 persone: 21 in carcere e 12 ai domiciliari. Tra loro, molti nomi noti della criminalità organizzata di Marsala, Mazara del Vallo, Campobello di Mazara e Castelvetrano, ma anche diversi volti nuovi. Le accuse a vario titolo contestate agli indagati sono associazione di tipo mafioso, estorsione, turbativa d’asta, reati in materia di stupefacenti, porto abusivo di armi, gioco d’azzardo e altro, tutti aggravati dal metodo e dalle modalità mafiose.