Lettera ai governanti con dignità e onore dalla chiusura

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
30 Ottobre 2020 14:45
Lettera ai governanti con dignità e onore dalla chiusura

Esimi Governanti Tutti Nazionali Regionali   Dopo aver premesso che non sono d'accordo con le misure che Governo e Regione hanno imposto sul comparto cultura, e dopo aver adeguato a norme e altre norme e altre norme ancora, ogni angolo dei luoghi deputati a formazione artistica, filosofica e teatrale di cui dispongo,   TUTTAVIA   non vado nelle piazze con bombe e petardi, non sfascio negozi e non invito alla rivolta.   Ma CON DOLORE OBBEDISCO.   Non cerco escamotage che un DPCM scritto coi piedi offre, e non mi faccio scudo con la inviolabilità dei luoghi di diritto privato che in realtà sono le associazioni, equiparate a inviolabili case.

E non mi vanterò del fatto che le persone verrebbero lo stesso. Forse perché siamo stati bravi a rassicurare o forse perché hanno visto i cesti di spray a quintali e le macchine igienizzanti degne di un complesso operatorio o, forse, perché esasperate dalla ingiustizia.   Per queste tre/quattro settimane chiudo.   Chiudo l’attività di formazione teatrale, quella ludico ricreativa, quella spirituale e filosofica.   Chiudo.   In ossequio allo spirito della norma e imploro Dio che abbiate ragione, Governanti che in uno stato di diritto dovreste essere già a casa, e non più al timone di una nave che avete dato prova di non saper governare in questa tempesta.

  So che forse arriverà la nuova elemosina che avete promesso, come un boccone di pane duro al popolo coglione, e spero che non arrivi nelle stesse modalità della volta scorsa, quando non è arrivata. A molti di noi, autonomamente atipici, irregolari, artisti pazzi che vogliono restare liberi, che non si fanno assumere dalle strutture della zia, neanche i 600€ avete dato.   Appena giunti alla nostra "voce" avete finito i soldi che invece avete elargito a notai e onorevoli.

Così ci dicono i patronati. Altro che automatismo. Per noi niente. Vediamo stavolta. Ma di certo sarà automatico darci di nuovo niente.   Spero che, passata la bufera, vi dimettiate tutti, tornando ad una vita privata, ritirata, senza cariche e incarichi. Avete governato nella tempesta, è vero, ma non siete riusciti a anticiparne mai neanche un refolo di vento.   Noi, quei 1000€ al mese, che per Rocco Casalino sono forse una ricca mancia da ristorante di lusso, vorremmo guadagnarli con onore e dignità, contribuendo alla formazione e alla crescita di chi ci circonda.

Senza speculare e senza scodinzolare dietro le vostre porte dorate.   Spero riusciate a comprendere che obbedire significa ascoltare (avete cultura classica, spero).   Obbedite anche voi, dunque, ascoltate il Paese reale che vi chiede, in massa, un passo indietro.   Fatelo se amate l'Italia. Nessuno che abbia avuto governo o sottogoverno in questo tornado dovrebbe restare in politica. Davvero, dovreste tornare tutti alle vostre case, alle vostre famiglie. E stare dall'altra parte finché Dio vi concederà vita.

Dall'altra parte del potere. Mai più a voi. Mai più.   Giacomo  Bonagiuso

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