L’escursione naturalistica di domenica 28 aprile alla palude di Capo Feto

La visita ha toccato altre parti della zona umida in cui sono stati osservati il fratino e l’attraente voltapietre...

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
28 Aprile 2024 17:32
L’escursione naturalistica di domenica 28 aprile alla palude di Capo Feto

Ancora una volta i mazaresi consapevoli dell’importanza paesaggistica, naturalistica e turistica della palude di Capo Feto si sono dati appuntamento nel piazzale Largo F.lli Rosselli che da Tonnarella introduce alla zona umida per trascorrere un’altra mattinata a contatto con la natura. Il gruppo di visitatori, tra cui giovani studenti della Scuola Media Boscarino e dell’Istituto Industriale Ruggiero D’Altavilla, si sono soffermati nei pressi della Gorga della Tonnara od anche Gorga della Salinella, per osservare i cavalieri d’Italia che di recente si sono insediati in sito per la nidificazione.

Assieme ai cavalieri d’Italia è stata rilevata anche una coppia di fraticello, noto sternide protetto che si riproduce anche nella vicina laguna di Tonnarella. E’ noto che dalla Gorga delle Tonnara passa la condotta del metanodotto Algeria-Italia, creando un impatto non indifferente. Condotta del metanodotto che a mare, proprio dirimpetto alla Gorga della Tonnara, in seguito al sotterramento, ha formato una secca, straordinariamente importante sotto il profilo ecologico. In assenza di disturbo, nella secca è stata addirittura rilevata la presenza del Gabbiano corso, uno degli uccelli più rari a livello globale.

Eppure la secca versa in grave stato di abbandono, alla mercè di pescatori anche subacquei (bombolari) e di altri dilettanti, nonostante si dica che possa andare incontro ad eventi calamitosi. Il Concessionario, ad onor del vero, si è dichiarato disponibile a contribuire per compensare l’eventuale impatto arrecato dal metanodotto al litorale e agli ecosistemi naturali di Capo Feto, ma gli amministrazioni comunali mazaresi gli hanno esclusivamente chiesto di finanziare il cosiddetto ripascimento della spiaggia di Tonnarella.

A Mazara c’è chi pensa infatti che l’erosion di Tonnarella dipenda proprio dalla secca, formatasi in seguito alla posa e al sotterramento della condotta del gas. Evenienza alquanto difficile da dimostrare (come è emerso nel corso di un tavolo tecnico, presieduto dal Comandante Maurizio Ricevuto, in Capitaneria di Porto), a differenza degli impatti arrecati agli ecosistemi di Capo Feto. La visita ha toccato altre parti della zona umida in cui sono stati osservati il fratino, altro uccelletto protetto, come il fraticello, e l’attraente voltapietre.

Gli escursionisti hanno concordato di ritrovarsi a Capo Feto intorno alla metà di maggio, mese in cui è possibile (non è stato ancora possibile in altri mesi dell’anno) osservare l’ Hoplia attilioi, Coleottero, ad oggi, a livello mondiale, rinvenuto esclusivamente a Capo Feto.

Nota di Enzo Sciabica (Associazione Pro Capo Feto) 

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